Mirante: "Questa è una squadra che ha orgoglio, quando non prendi gol la soddisfazione è doppia. Il 7-1 è stato una lezione per noi"
Mirante in zona mista
"La Roma fuori dalla crisi? Non lo so. Sinceramente abbiamo fatto dei passi in avanti rispetto alle precedenti occasioni dove siamo stati in vantaggio e ci siamo fatti riprendere. Ieri non è stato così, siamo stati una squadra solida. Questo è importante per noi perché per ambire alla posizione che vogliamo ottenere bisogna ritrovare quella solidità che ci è mancata. Cosa è scattato dopo il 7-1? Questa è una squadra che ha orgoglio. È stata una lezione per noi e speriamo di averla accantonata bene".
Mirante a Roma TV
“La parata su Djordjević? Non ci si può fermare, anche gli assistenti aspettano la fine dell’azione, ci siamo fatti sorprendere sul secondo palo, abbiamo perso la marcatura ma difensivamente abbiamo lavorato bene, il fatto di non prendere gol è importante per noi. Giusta concentrazione? Il Chievo ha cambiato un po’ faccia dopo aver cambiato allenatore. Siamo stati bravi perché, a differenza dell’andata, abbiamo gestito bene il vantaggio. Davanti sono micidiali, a centrocampo avevamo due ammoniti e non abbiamo mai rischiato. È un passo in avanti per quanto riguarda la maturità, è quella che ti fa andare in Champions. Cosa serve per mantenerla? Anche partite come queste, serve lavorare insieme tra i reparti, serve non prendere gol, serve prendere e dare qualche calcio, vincere le battaglie in area fa bene. Fa ritrovare coesione e compattezza, quando non prendi gol la soddisfazione è doppia. Gli allenamenti? Conosco il mio ruolo, so cosa devo fare alla Roma, come mi devo allenare. Effettivamente sono aiutato dal mio preparatore, che è una persona molto meticolosa e pretenziosa, per questo la domenica ho i riferimenti giusti. Alla mia età ho bisogno di questo, non posso sedermi e accontentarmi. So che quella partita o due che giocherò dovrò farmi trovare pronto, sono il secondo portiere della Roma ed è grande cosa per me”.