Monchi: "Non troviamo la strada che ci serve. Cessioni entro il 30 giugno? Forse. Di Francesco è un allenatore forte"
Monchi a Roma TV a fine partita
"Il momento? Analisi difficile e negativa, non troviamo la strada che ci serve. Siamo in una situazione difficile e le sensazioni sono brutte. Dov'è il problema? Non credo che ci sia solo un problema, ma ne abbiamo di più. Ci sono problemi sportivi, mentali e di atteggiamento, non siamo arrivati qua solo per una cosa. Ora dobbiamo lavorare insieme per trovare soluzioni".
Monchi a Sky Sport a fine partita
"Io avevo detto che dopo la vittoria del derby avremmo dovuto dimostrare la nostra crescita. Non l'abbiamo fatto, siamo in un momento difficile. Dobbiamo lavorare insieme a testa alta, cercando soluzioni. Se si è perso il collettivo? Questo succede quando non si arriva a fare il giusto e ognuno vuole combattere da solo. Questo significa che c'è cuore ma bisogna lavorare insieme. Se Nainggolan è ancora un giocatore da Roma? Nainggolan ha visto la gara insieme a me: ha sbagliato e ha pagato. Continua a essere importante per il futuro della Roma. Da chi dei nuovi mi aspettavo di più? Non bisogna fare analisi definitive nei primi sei mesi, tutti, me compreso, possiamo fare di più. Bruno Peres? Finora c'è stato un interesse ma non siamo vicini. Coutinho al Barcellona per 160 milioni? Oggi ho solo la testa qui, quello che ha fatto il Barcellona non mi importa. Non ho saputo nulla di Coutinho, è difficile per me parlarne oggi".
Monchi in zona mista a fine partita
“È difficile spiegare, credo che ci siano molte cose che non vanno bene. Bisogna analizzare il problema e trovare soluzione. Assumiamoci le responsabilità e ora, con la sosta, dobbiamo pensare tranquillamente nel trovare delle soluzioni. Magari bisogna parlare di meno e fare di più. Il mercato? Per arrivare nel mercato bisogna avere i soldi, voi sapete la nostra situazione. La soluzione va cercata a Trigoria. Cosa è cambiato a livello sportivo? È difficile da spiegare, alcune volte i problemi sportivi derivano da problemi mentali. Magari non abbiamo amministrato bene alcuni risultati positivi: dopo il primo posto in Champions e la vittoria del derby siamo calati. Come è possibile questo crollo? Negli ultimi 16 anni sono cambiati molti effettivi in società. Il problema non sono solo le persone ma anche le mentalità. Se Di Francesco rischia? Abbiamo altri problemi, l’allenatore è forte. Se l’esclusione di Nainggolan può essere un passo per cambiare questa mentalità? È stata una decisione presa perché lui non ha fatto una cosa buona. La società ha pensato al meglio per il presente e per il futuro. Se ci saranno cessioni entro il 30 giugno? Forse sarà così. Il primo problema è sportivo ma abbiamo anche altri problemi, dovremo trovare soluzioni. Che idea mi sono fatto sui problemi della Roma? Stiamo lavorando tutti i giorni per provare a cambiare la storia, non è facile”.