Roma-Liverpool, Pallotta sospeso 3 mesi dalla UEFA: pronto il ricorso. L'ironia del presidente: "Se non posso entrare negli spogliatoi, dove posso fare il mio massaggio prima del match?"
Nella giornata di ieri, la UEFA ha reso note alcune decisioni disciplinari in merito alla semifinale di ritorno di Champions League Roma-Liverpool. I giallorossi dovranno pagare una multa di 19.000 euro per lancio di petardi, insufficiente organizzazione e scale bloccate nello stadio. Inoltre, il presidente James Pallotta è stato sospeso per 3 mesi dall'esercizio della sua funzione durante le competizioni UEFA, a partire dal primo match della stagione 2018/2019 di Champions League. Egli non potrà entrare nell'area tecnica, negli spogliatoi e nel tunnel, non potendo comunicare né con lo staff tecnico né con i giocatori. Il patron americano paga così le dichiarazioni post-gara: "È imbarazzante che succedano cose di questo genere in Champions. Se non c'è il VAR tutto diventa uno scherzo di fronte a cose di questo genere, è inaccettabile quello che abbiamo visto, se ne sono accorti tutti tranne gli arbitri in campo".
LE PAROLE INTEGRALI POST ROMA-LIVERPOOL DI PALLOTTA
Su Twitter, è arrivata l'ironica risposta di Pallotta: "Se non sono autorizzato a entrare negli spogliatoi, dove posso fare il mio massaggio prima della partita?"
UEFA appeal incoming from Pallotta 😉
— AS Roma English (@ASRomaEN) 20 luglio 2018
“If I’m not allowed in locker room, not sure where I get my pre-match massage?” pic.twitter.com/7tEYfJYgiI
(ANSA) - ROMA, (ANSA) - ROMA, 20 LUG - 20 LUG - La Roma farà ricorso contro i tre mesi di sospensione comminati oggi dall'Uefa al presidente James Pallotta per le sue dichiarazioni post Roma-Liverpool, semifinale di Champions disputata il 2 maggio. Lo apprende l'Ansa. Il club capitolino cercherà di far valere le sue ragioni spiegando che il presidente, nel dopo-partita, se l'era presa 'a caldo' col delegato Uefa e in privato, mentre pubblicamente non aveva fatto commenti sulla direzione di gara. Tra l'altro, sull'account in inglese del club il presidente, una volta appresa della squalifica, aveva ironizzato sulla decisione Uefa scrivendo "se non mi è permesso di andare negli spogliatoi, dove farò il messaggio pre-partita?".