Tocca ancora a lui

Claudio Ranieri ha preso una squadra agonizzante, sconfitta nell’animo, scoraggiata nel cuore, sull’orlo di una crisi di nervi, oltreché sull’orlo di andare in zona retrocessione. L’ha trasformata, rigenerata, ha rimesso in piedi i pezzi con tutto il nastro adesivo che aveva a disposizione. Ha fatto del suo meglio e, in campionato, i giallorossi si stanno riappropriando delle posizioni più consone al blasone e ai soldi spesi per rinforzare la squadra. In Europa, il miracolo non è riuscito, un po’ perché l’Athletic Club è stato bravo e un po’ perché Hummels e l’arbitro lo sono stati molto meno.
CACCIA ALL’EUROPA – Ciò che sembrava pura utopia, ora sembra quasi un obiettivo realistico. L’Europa sta lì, ma un calendario proibitivo e l’infortunio di Dybala sembrano due macigni difficili da superare. E qui torniamo a parlare di Ranieri. Ha fatto un miracolo a rimettere in piedi la Roma, ora ne servirà un altro per continuare a farla macinare. Inseguire un posto nobile nella prossima Europa (non osiamo nominare la Champions, basterebbe già l’Europa League) sarà un’impresa non da poco, senza il giocatore più talentuoso di tutta la Serie A e senza più un cammino europeo da percorrere, cammino che era diventato una dolce abitudine negli ultimi anni.
A Ranieri è sempre stata riconosciuta l’abilità di toccare le corde giuste dei giocatori ed è proprio ciò che servirà nelle prossime settimane: i big match saranno tanti, duri e tosti. Sarà un inferno, ma la Roma ha la possibilità di dare un senso a una stagione maledetta. Per farlo, però, serve un’impresa nei prossimi due mesi. L’ennesima impresa cui è chiamato Sir Claudio Ranieri. In bocca al lupo.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 20/2010 del 11/11/2010
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale: Alessandro Carducci
© 2025 vocegiallorossa.it - Tutti i diritti riservati