OLIMPICO - Voi Siete Leggenda, Malagò: "Divisione curve? Va riformata cultura sportiva". Candela: "Curva Sud invidiata da tutti". FOTO!
Presso la Sala Conferenze dello stadio Olimpico, l'ex romanista Vincent Candela ha sostenuto la conferenza stampa di presentazione all'evento Voi Siete Leggenda, che vedrà tornare in campo le vecchie glorie giallorosse il prossimo 29 dicembre. Presenti Giuseppe Giannini, Dodo Chierico, Giacomo Losi, il dottor Mario Brozzi ed il Presidente del Coni Giovanni Malagò.
Prende la parola Giovanni Malagò: "Candela è un amico di lunga data, siamo quasi coetanei... Mi ha parlato della disponibilità dello stadio per questo progetto, se l'iniziativa fosse stata fatta da un laziale o altre squadre sarei stato felice di supportarla. E' chiaro che la Roma è un affetto particolare. Andiamo in una direzione che mi piace, lo sport si mischia col sociale. Oggi il mondo dello sport ha l'opportunità di essere sentito e visto, c'è una evidente visibilità che ogni tanto eccede, siamo nell'epoca dei social e ogni parole viene strumentalizzata per creare problemi. Vincent, complimenti, felice di avere qui un pezzo di storia. Giochiamo in casa, mi dispiace solo di non poter giocare a calciotto sabato per una distorsione... Scherzi a parte, il Coni è vostro alleato. Buon Natale, buon 2016 per Roma e la Roma, per la candidatura Olimpica. Candela, tu sei francese ma ormai sei uno di noi, in questa grande partita della candidatura olimpica non ti dico che queste iniziative aiutano, ma non guastano. Avere grandi giocatori di epoche diversi come Losi, Chierico e Giannini è importantissimo, oggi un pezzo di Weltroni parla della divisione delle curve. Va riformata una cultura sportiva, se ricreiamo le fondamenta per le nuove generazioni, per le Olimpiadi cambia tutto. C'è un effetto valanga, ci sono persone che vivono di ricordi delle Olimpiadi degli anni '60. Pensate oggi cosa potrebbe significare capitalizzare Roma '24".
Parla Mario Brozzi: "Da piccolo sognavo di venire qui oggi, di diventare il medico della Roma. Quante pagine scritte con tanti amici dopo essermi allontananto delicatamente, in nome di quella dea che abbiamo inseguito e a volte conquistato, la vittoria. A volte vince una squadra, a volte una città o una nazionale che si ritrova in questa bellissima pagina. Ma ogni volta c'è un perdente, per far vincere tutti occorre una madre che elevi questo mondo di divisi all'interno di una famiglia: la cultura. Bravo Vincent, hai trasformato i fermenti di una carriera in qualcosa che germoglia nella vittoria della cultura dello sport. Ogni si faccia allevare da questo spirito, se sarà così cresceremo. E' una fede che si mette al di sopra tutti, misere quelle fedi in cui i santi si elevano all'altezza di Gesù e la Madonna".
Giacomo Losi: "Non sono un gran parlatore, ero meglio in campo. Grazie dell'invito, mi interesso ancora di calcio alla mia età, ho iniziato a 13 in mezzo alla strada e lo sono ancora a 80 anni. Questa passione non passa e cerco di trasmetterla ai ragazzi, ho una piccola società a Valle Aurelia e mi diverto ad allenare ancora. Cerco di muovermi, per me è meraviglioso trasmettere la mia voglia e il mio modo di comportarmi. Come uno si comporta in campo lo fa anche nella vita, è un punto di riferimento. Mi hanno insegnato valori e li ho trasmetti ad allievi e compagni. Ho giocato 15 campionati e sono stato ammonito nell'ultima partita che ho fatto. Non volevo amazzare l'avversario per vincere, è la mia mentalità".
E' il turno di Candela: "Mancano tanti valori ma si possono ritrovare, dipende da noi. Ricominciamo, non pensiamo al passato, che siamo stati campioni, la nostra curva è invidata da tutto il mondo. Ora va fatto meglio con il nostro valore, altrimenti se si pensa al passato è la fine".
Giuseppe Giannini: "Intanto vorrei salutare tutti e ringraziare Vincent per il suo invito. Ho accettato immediatamente senza pensarci su. Proprio in questo momento credo sia importante rimarcare l’appartenenza a questi colori. Sarebbe bello rivedere il 29 dicembre tante glorie del passato e del presente. Poi la cosa principale è che il tutto è fatto per uno scopo benefico. Sarà anche bello vedere uno stadio tutto pieno”.
Odoacre Chierico: "Ringrazio Vincent, sono onorato di essere qui. Bisognerebbe fare tante cose nel mondo dello sport e non solo, alla presentazione dell'evento mi ero emozionato ed è stato lo stesso oggi. Abbiamo dei figli tutti e sono fortunato, essere coinvolto è importante per aiutare chi è stato meno fortunato. E' la passione che ci accompagna, nessuno ci ha indirizzato, è la storia di tutti. Io sono un po' più vecchio di altri, l'importante è aiutare qualcuno. Con la nostra presenza siamo onorati di fare tutto questo. E' un'iniziativa bellissima, saremo sempre al fianco di Candela finché potremo".
Marco Evangelisti de Il Corriere dello Sport: "E' il palcoscenico delle leggende e dei ragazzi dell'iniziativa. E' un onore supportare questa giornata, sono 90 anni di storia raccontati dal giornale. E' un'occasione per colmare questa assurda spaccatura tra i tifosi e la Roma".
Parla ancora Candela: "Avevo tante cose in testa per ringraziare e parlare dei tifosi, le mie bambine mi hanno chiesto se lo stadio sarebbe stato così pieno come visto in un video. Voglio mandare un messaggio forte, qualcuno può sentirsi ferito o deluso, dobbiamo pensare al nostro obiettivo che è la beneficienza. Tutti insieme, dagli sponsor a tutti i partecipanti, squadra e tifosi, lasciamo l'orgoglio personale che non ci fa evolvere e ci ferma. Siamo romanisti, persone giuste e oneste, pensare che possiamo regalare un futuro a tanti bambini. Ma come? Tutti possiamo farlo, cambiamo il modo di pensare e doniamo strutture per crescere, è la nostra forza, essere tutti inisime per una sera e ripartire da questa serata, senza pensare al passato. Tante cose sono cambiate, abbiamo bisogno di tutti. Gandhi diceva che ognuno sia il cambiamento che vuole vedere nel mondo".