Philipp Plein: "Il calcio è arte e linguaggio di comunicazione"
Lo stilista Philipp Plein ha parlato ai microfoni di Roma Channel a margine della presentazione delle sue divise: "Come e quando è nata la partnership? Volevamo una squadra di calcio, ci siamo guardati intorno e abbiamo visto il livello, le ragioni per cui sceglierla. Roma è la Capitale d'Italia, è un museo a cielo aperto. E' una città che ha reso grande chiunque ne abbia fatto parte. La seconda ragione è che abbiamo trovato una squadra di gladiatori moderni, siamo sicuri anche le età dei giocatori abbia contribuito a questa scelta. Gli stili? Ho deciso di inventare quattro stili, formali e casual, per ogni tipo di evento. Abbiamo messo un cappotto per viaggiare, uno per uscire, formali e non formali. Abbiamo messo tutto dentro, abbiamo deciso di fare più cose diverse. Non è un abbigliamento per manager, vogliamo che ognuno si ritrovi in questo. Questo è il modo di vestire che penso debba avere una squadra come questa.
Voglio un abbigliamento comodo e da vincenti. Cosa significa a livello di business la partnership con una squadra di calcio? Il calcio è seguito da tanta gente, è linguaggio di comunicazione e sport, per questo abbiamo scelto il calcio. Obiettivi? Stiamo lavorando in questi momenti, abbiamo negozi a Forte dei Marmi e a Milano, vogliamo aprire a Roma. I giocatori mi hanno chiesto perché non abbiamo aperto a Roma e dobbiamo farlo il prima possibile. Adesso ci leghiamo alla Roma, ora siamo mondiali. Se il calcio è una forma d'arte? Gli umani sono arte, il corpo umano è una forma d'arte. Ci sono ragazzi giovani che possono creare arte, sono dei gladiatori quando si allenano. Ci sono due possibilità: quella di essere un artista figurativo o di essere artisti con i vestiti".