Retroscena Dovbyk, ecco perché avrebbe potuto giocare Tottenham-Roma con l'altra maglia
La Roma sfida il Tottenham, Artem Dovbyk affronta una squadra che avrebbe potuto essere il suo presente. Chissà, magari in un universo parallelo gli Spurs lo scorso agosto hanno deciso di concretizzare quell’interessamento nato tra aprile e maggio per il gigante ucraino e di sborsare i quaranta milioni chiesti dal Girona invece di investire 63 milioni di euro su Dominic Solanke del Bournemouth, centravanti autore di sei gol in questa stagione. Proprio come il giallorosso.
Multiverso a parte, Dovbyk invece è sbarcato a nella Capitale e si è trovato in una situazione quanto mai complicata tra esoneri, crisi e contestazioni. Una situazione che certamente non lo ha aiutato a esprimersi al meglio, così come quel gioco di squadra che non ha esaltato le sue caratteristiche. Come se non bastasse, l’assenza di un vice centravanti (con tutto il rispetto per Shomurodov, ora tra l’altro infortunato) lo ha costretto a riposare mai e adesso si trova nella situazione di dare il massimo senza essere al meglio. A riportare il retroscena è Il Corriere dello Sport.
Prima Londra, poi casa. Prima il New White Hart Lane, oggi Tottenham Hotspur Stadium, poi lo Stadio Olimpico. E lì, tra le mura amiche, la Roma tornerà ad avere i tifosi, tanti tifosi, dalla propria parte. Ritornano i sold out grazio all'effetto Claudio Ranieri che ha spinto i romanisti a occupare totalmente il settore ospiti dello stadio londinese e ad acquistare tanti biglietti anche per la gara di lunedì prossimo contro l'Atalanta.