Cagliari-Roma: i sardi ricorrono al Tar, ecco cosa accadrà

19.04.2013 18:00 di  Alessandro Carducci  Twitter:    vedi letture
Cagliari-Roma: i sardi ricorrono al Tar, ecco cosa accadrà
© foto di Alessandro Carducci

La notizia è di poche ore fa: il Cagliari ha fatto ricorso al Tar del Lazio per la nota vicenda Cagliari-Roma, chiedendo quindi l’immediata ripetizione dell’incontro, prima della fine di questo campionato.

I FATTI - Cagliari-Roma si sarebbe dovuta giocare quasi sette mesi fa, esattamente il 23 settembre. Fu invece rinviata dal Prefetto di Cagliari dopo il comunicato con il quale il presidente del club sardo, Massimo Cellino, aveva invitato i propri tifosi a recarsi allo stadio, nonostante la gara dovesse disputarsi a porte chiuse, proprio per ordine della Prefettura. Il Giudice Sportivo aveva così decretato lo 0-3 a tavolino per la Roma, decisione confermata il 20 novembre scorso anche dalla Corte di Giustizia Federale. Nel frattempo, il Cagliari aveva presentato ricorso anche al Tar della Sardegna, affinché annullasse il decreto con il quale il Prefetto di Cagliari aveva rinviato la gara. Il Tar aveva poi accolto il ricorso del Cagliari ma il provvedimento, a causa dell'autonomia della giustizia sportiva, non ha potuto avere alcun effetto sulla decisione della Corte di Giustizia Federale di decretare la vittoria a tavolino della Roma. Il Cagliari però, lo scorso 20 dicembre, aveva presentato ricorso all’Alta Corte di Giustizia del Coni (il terzo e ultimo grado della Giustizia Sportiva), che ha dato nuovamente ragione alla Roma confermando la vittoria dei giallorossi.

IL TAR – Il Tribunale Amministrativo del Lazio è l’unico deputato a risolvere “ogni altra controversia avente ad oggetto atti del Comitato olimpico nazionale italiano o delle Federazioni sportive non riservata agli organi di giustizia dell'ordinamento sportivo“, così come recita l’art 3 della legge 280 del 2003, che regola i rapporti tra la Giustizia ordinaria e quella sportiva. In particolare, “è riservata all'ordinamento sportivo la disciplina delle questioni aventi ad oggetto  l'osservanza e l'applicazione delle norme regolamentari, organizzative e statutarie dell'ordinamento sportivo nazionale e delle sue articolazioni al fine di garantire il corretto svolgimento delle attività sportive”.

LA SENTENZA 49 DEL 2011 - Una sentenza della Corte Costituzionale di due anni fa aiuta a chiarire i rapporti tra giustizia sportiva e ordinaria. Nella fattispecie, il Tar sollevò la questione di legittimità costituzionale di alcuni commi del già citato decreto legge n. 220 del 2003, convertito, con modificazioni, nella legge n. 280 del 2003  “nella parte in cui riserva al giudice sportivo la cognizione sulle controversie relative alle sanzioni disciplinari non tecniche inflitte ad atleti, tesserati, associazioni e società sportive, sottraendola al giudice amministrativo, anche là dove esse incidano su  diritti ed interessi legittimi che, per l’ordinamento generale, il rimettente TAR è chiamato a tutelare”.  La Corte Costituzionale dichiarò non fondate le perplessità del Tar, legittimando quindi definitivamente l’autonomia dell’ordinamento sportivo.

IL RICORSO DEL CAGLIARI – La sentenza 49 del 2011 della Corte Costituzionale potrebbe quindi venire in aiuto alla Roma, che farà leva proprio sull’autonomia della giustizia sportiva, che si è già pronunciata in merito alla vicenda Cagliari-Roma, decretando la vittoria a tavolino dei giallorossi. Secondo il club giallorosso, difeso dall’avvocato Saverio Sticchi Damiani, il Tar può pronunciarsi esclusivamente in merito ad un risarcimento in denaro che la società sarda potrebbe chiedere, in virtù della decisione del Tar della Sardegna di annullare il provvedimento con il quale il Prefetto di Cagliari aveva rinviato la gara. Come appreso da Vocegiallorossa.it, il club di Cellino punta invece al risarcimento mediante reintegrazione in forma specifica, con la restituzione cioè di quello che il Cagliari considera un bene tolto ingiustamente, e i legali del club chiederanno la possibilità quindi di disputare la gara prima della fine di questo campionato. Solo in caso di esito negativo, i sardi chiederebbero il risarcimento del danno per equivalente monetario. Una decisione del genere andrebbe però a sconfessare la già citata sentenza 49 del 2011 della Corte Costituzionale, motivo per cui da Trigoria trapela una certa tranquillità.

COSA ACCADRA’ – L’udienza del Tar è fissata per il prossimo 24 aprile. Il Cagliari chiederà un provvedimento cautelare con il quale si possa disputare la partita tra Cagliari e Roma. La decisione del Tribunale Amministrativo del Lazio sarà comunicata la sera stessa o, al massimo, il 26 mattino. La società sarda avrebbe poi la possibilità di fare un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato, che sarebbe discusso il 7 maggio o il 14 maggio.