Cambio Campo - Cocchi: "L'Empoli non sa barricarsi in difesa, giocherà guardando in faccia la Roma. Baldanzi? Deve dare qualcosa in più"

25.08.2024 19:20 di  Marco Campanella   vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Marco Campanella
Cambio Campo - Cocchi: "L'Empoli non sa barricarsi in difesa, giocherà guardando in faccia la Roma. Baldanzi? Deve dare qualcosa in più"
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Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.

L’ospite di oggi è Alessio Cocchi, giornalista di PianetaEmpoli.it, con il quale abbiamo parlato di Roma-Empoli.

Ripartiamo da Empoli-Roma, ultima gara dello scorso campionato divenuta storica per gli azzurri per la salvezza agguantata negli ultimi secondi. Puoi spiegarci che significato ha avuto per il mondo Empoli quella partita?
"Quella partita ha avuto un significato storico, visto che l’Empoli non era mai riuscito nella sua storia a centrare tre salvezze consecutive in Serie A. Indubbiamente, in quella specifica gara dobbiamo andare a riconoscere che la Roma non ha certo messo il suo 101%. Nonostante questo sono serviti i minuti di recupero per poter sfogare tutta la paura accumulata nel corso dell’incontro". 



Sulla panchina c’era Nicola, attuale allenatore del Cagliari. Cosa ne pensi del cambio con D’Aversa? Cosa ha di diverso tatticamente questo Empoli?
"Il cambio in panchina ci ha inizialmente sorpreso, anche perché Nicola aveva speso delle parole molto emozionali nei confronti di Empoli. Poi abbiamo capito che quello è un po’ un suo modus operandi, una situazione molto di facciata. La società è stata brava nella gestione della situazione, facendo anche penare non poco il Cagliari prima di liberare l’ex allenatore. Al momento D’Aversa sta ricalcando per molti versi la parte tattica lasciata in eredità dal predecessore, anche proprio a livello di modulo ripartendo da quel 3-4-2-1. Sarà poi il tempo a dirci se la scelta di questo specifico allenatore è stata azzeccata oppure meno, con lo stesso D’Aversa che dovrà far bene per smacchiarsi di dosso quel gesto che gli sta costando una lunga squalifica".

Dopo una serie di buoni risultati tra amichevoli e Coppa Italia, è arrivato un pareggio casalingo con il Monza. Come ci arriva l’Empoli alla sfida dell’Olimpico?
"Le prime partite, nel bene e nel male, lasciano sempre il tempo che trovano. Specialmente di questi tempi con un mercato ancora aperto e quasi tutte le squadre ad essere un cantiere in lavorazione. Sicuramente quello che è arrivato dalle prime uscite non può che essere considerato positivo, la squadra ha dimostrato una buona fase difensiva, con quella solidità che da alcuni anni ci contraddistingue. Di contro c’è sicuramente da affinare qualcosa nella fase di sviluppo della manovra. In questo conta molto anche l’aspetto della gioventù dei nostri giocatori più offensivi, da Colombo a Esposito, passando per Fazzini. La gara con la Roma è sicuramente una di quelle che dobbiamo considerare molto difficile, tra l’altro l’Olimpico è l’unico stadio che ancora l’Empoli non è riuscito a violare in tutta la sua storia. Come detto, sarà difficile, ma l’Empoli è squadra che non sa fare barricate e giocare preventivamente per il pareggio, quindi proverà a sfruttare le occasioni che si presenteranno guardando in faccia l’avversario". 

Nelle ultime settimane, Ola Solbakken è passato all’Empoli salutando proprio la Roma. Cosa ne pensi di questo giocatore e come lo hai visto nei primi minuti in azzurro?
"Anche qui c’è da ribadire che siamo all’inizio e sono poche le informazioni per poter stilare un primo giudizio. Sappiamo che il giocatore se sta bene può dare un contributo importante e, magari, in questo potrà essergli d’aiuto l’ambiente più familiare che troverà a Empoli. Con il Monza ha giocato uno scampolo di partita nel quale ha fatto vedere due buone cose: una difensiva con un grande recupero palla; una offensiva con una ripartenza andando via all’uomo addirittura con un tunnel". 

Percorso inverso, invece, lo ha fatto Tommaso Baldanzi qualche mese fa. Che ricordo hai di lui e come lo stai vedendo alla Roma? Lo stai vendendo in difficoltà? Ultimamente De Rossi lo sta provando da mezzala di centrocampo, un tuo giudizio?
"Parliamo di un ragazzo che noi portiamo dentro al cuore, avendolo visto crescere nel vero senso della parola. Va da sé che il passaggio alla Roma rappresenta uno scalino importante nella sua carriera, dovendo fare una crescita non soltanto come giocatore ma anche come uomo, visto che si rapporterà a un ambiente totalmente diverso da quello che ha lasciato. La scorsa stagione sicuramente non lo ha visto protagonista e lui per primo sa che dovrà dare qualcosa in più per mettere in difficoltà l’allenatore. L’augurio è che possa avere sempre maggior spazio, sentirsi la fiducia dell’ambiente addosso e dimostrare il suo grande valore. La posizione? Beh, lui è un trequartista puro, dovrà adattarsi e anche questo significa crescere".