COVID-19 - Spadafora: "Siamo ripartiti: è un'emozione". Udinese, domani via agli allenamenti. AIC, Tommasi: "Aspettiamo la validazione del protocollo sanitario". La federazione spagnola apre alla finale di Copa del Rey a porte aperte

04.05.2020 22:20 di  Ludovica De Angelis  Twitter:    vedi letture

L'allarme Coronavirus continua a tenere banco in Italia, tanto da costringere il Governo ad attuare la chiusura di tutta l'Italia. Stando agli ultimi dati, sul territorio nazionale i casi attuali positivi sono 99.980, con una diminuzione di 199 rispetto al giorno precedente. 195 i decessi, per un totale di 29.079. I guariti sono 1.225, portando il totale a 82.879. I nuovi contagi sono stati 1.221. Vocegiallorossa.it vi ha aggiornato riguardo le principali notizie.

22:20 - Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha affidato alla propria pagina Facebook un pensiero sull'inizio della Fase 2. Ecco le sue parole: “Uscire di casa oggi, dopo settimane di surreale silenzio e rivedere Roma di nuovo in movimento, come le altre città, è stata una forte emozione. Siamo ripartiti, con tutte le difficoltà del caso, ma siamo ripartiti. Oggi sono riprese anche le attività motorie e sportive all’aperto e gli allenamenti individuali: molti atleti sono tornati finalmente ad allenarsi in vista di competizioni importanti in cui rappresenteranno orgogliosamente l’Italia. Cambieranno molte cose, dovremo necessariamente rivedere i nostri stili di vita se vogliamo continuare a riaprire tutti i settori del Paese“.

21:20 - (ANSA) - UDINE, 04 MAG - Da domani i campi del centro sportivo Dino Bruseschi saranno a disposizione per l'attività motoria individuale dei giocatori dell'Udinese. Lo rende noto il club friulano. La decisione è stata assunta in seguito all'indicazione, da parte del Governo, delle linee guida da rispettare per gli allenamenti individuali, ammessi da ieri dalle disposizioni governative e dall'ordinanza in vigore nella Regione Friuli Venezia Giulia anche per gli sport di squadra. Il centro sportivo sarà a disposizione dei calciatori della prima squadra che, in maniera facoltativa, vorranno sostenere attività motoria individuale. L'attività - aggiunge Udinese Calcio - si svolgerà nella più stretta osservanza delle norme di sicurezza e distanziamento sociale prescritte dalla legge, con i giocatori che accederanno, in maniera scaglionata e programmata, esclusivamente ai campi di allenamento,mentre tutti gli altri ambienti (spogliatoi, palestre, aree comuni) che resteranno rigorosamente chiusi. (ANSA).

20:20 - (ANSA) - ROMA, 04 MAG - "Siamo tutti in attesa di questo benedetto protocollo sanitario per la ripresa completa dell'attività. Non è stato ancora validato e non sappiamo ad oggi quali siano le criticità". Così il presidente dell'Assocalciatori, Damiano Tommasi, nel corso di una diretta Facebook. "Sicuramente una delle criticità da affrontare è quella della gestione del gruppo squadra in presenza di un caso di positività al coronavirus - spiega Tommasi - Siamo in attesa, so che la Federcalcio si deve interfacciare col Comitato tecnico-scientifico del Governo, ma non ho novità. L'8 maggio, venerdì, abbiamo il consiglio federale e contiamo per quella data di avere non dico il protocollo approvato ma almeno capire perché eventualmente non è stato ancora validato". (ANSA).

19:51 - ll presidente del CONI Giovanni Malagò ha parlato ai microfoni del TgSport su Rai Due: "Siamo in buona compagnia con gli altri settori del Paese, oggi una buona parte degli sport si è rimessa in moto e speriamo il prima possibile di coinvolgere tutti. Tornerà ad allenarsi anche Federica Pellegrini? Federica è il simbolo di quello degli atleti di vertice del nostro Paese. Sul nuoto tutti gli atleti di vertice hanno ricominciato, soprattutto a carattere individuale. Federica è in compagnia di qualche migliaio di atleti che si sono rimessi in moto. Non ci sono state discriminazioni per nessuno. Non metto bocca su una questione politica. Non ho mai parlato con nessun componente del Comitato tecnico scientifico, il mio comportamento è laico e non sono mai intervenuto. Ripartenza del campionato? Mi sono permesso di dire che il calcio ha il diritto e il dovere di provare a finire il campionato ma che è indispensabile avere un'alternativa per evitare che tutto vada a carte quarantotto".

19:11 - La federazione spagnola ha risposta alla domanda di Athletic Bilbao e Real Sociedad di giocare la finale di Copa del Rey a porte aperte: "La RFEF condivide pienamente il desiderio dei club di giocare la finale della Copa del Rey quando le circostanze sanitarie e sportive consentiranno alla finale di essere aperta al pubblico e con la presenza di le tifoserie. La Copa del Rey è uno dei trofei con la maggior tradizione nel calcio spagnolo e merita una finale con il pubblico. Per questo, la RFEF ringrazia la decisione e la richiesta congiunta di entrambi i club e articolerà i meccanismi regolatori necessari affinché la finale si possa svolgere al momento opportuno prima della fine della stagione 2020/2021. La RFEF stabilirà, in comune accordo con la Real Sociedad e l'Athletic Bilbao, la data più conveniente per la finale, che sarà la grande celebrazione del calcio spagnolo".

18:31 - Come si legge sul sito ufficiale della FIGC: "Si svolgerà venerdì 8 maggio la prossima riunione del Consiglio Federale. I lavori inizieranno alle ore 12.00 e si svolgeranno in conference call. All’ordine del giorno, oltre all’approvazione dei verbali delle riunioni del 24 febbraio e 10 marzo 2020 e alle comunicazioni del Presidente, i seguenti argomenti: informativa del Segretario Generale; modifiche regolamentari; nomine di competenza; decreto Presidente Consiglio dei Ministri del 26 aprile 2020: provvedimenti conseguenti; circolare UEFA n. 24 del 24 aprile 2020: determinazioni conseguenti; Licenze Nazionali stagione sportiva 2020/2021; termini tesseramento in ambito professionistico stagione sportiva 2020/2021; ratifica delibere di urgenza del Presidente Federale; varie ed eventuali.

17:58 - Arriva il consueto bollettino della Protezione Civile: 99.980 sono attualmente positivi, 199 in meno rispetto a ieri. 1.479 sono in terapia intensiva, 16.823 ricoverati con sintomi e 81.678 in isolamento domiciliare. Nella giornata di oggi si registrano 195 decessi, che portano il totale a 29.079.guariti di oggi sono 1.225, per un totale di 82.879 1.221 i nuovi contagi, i casi totali sono 211.938. I tamponi fatti nelle ultime 24 ore sono 37.631.

17:34 - Il Professor Andrea Ferretti, esperto in Medicina dello Sport, Ortopedia e Traumatologia e attuale Responsabile dell'Area Medica delle Nazionali di calcio ha parlato al Messaggero: "Sarà l'evoluzione della pandemia nelle prossime settimane a decidere le sorti del calcio. Sarà necessario approntare un nuovo protocollo per disputare le partite".

16:55 - Con un comunicato congiunto Real Sociedad e Athletic Club, società basche attese dalla finale di Copa del Rey, hanno reso noto la loro intenzione di disputare la partita a porte aperte. Considerata la situazione, la data in cui si dovrebbe giocare è ovviamente da determinare.

16:30 - (ANSA) - ROMA, 04 MAG - "L'auspicio di tutti sarebbe quello di rivedere il campionato, cosa difficile. Questo è un periodo drammatico, sotto vari punti di vista. C'è voglia da parte della Figc di vedere completato il campionato, anche per i problemi economici che comporterebbe un'eventuale interruzione. Questo, però, lo deciderà il Governo. Bisogna anche dire che un calciatore prof. non può stare quattro mesi senza allenarsi. Dovremmo studiare un metodo per farli allenare in sicurezza, magari con protocolli diversi rispetto a quelli messi sul tavolo finora". Così Enrico Castellacci, storico medico della Nazionale e attuale presidente della Libera Associazione Medici italiani del calcio (Lamica), a Sport-Lab.it "Il protocollo della Commissione Figc non ha soddisfatto il Comitato tecnico-scientifico - aggiunge il prof. Castellacci -. Noi medici del calcio non siamo stati invitati al tavolo, nonostante fossimo un punto importante in questo progetto. Avremmo gradito portare le nostre idee. In alcune categorie, come Serie B e Lega Pro, si vivono momenti diversi. L'applicazione dei protocolli in Serie C è fuori dalla realtà, perché ci sono più carenze rispetto alla massima serie. Noi l'avevamo detto subito, sostenendo dal principio che questi protocolli escludono molte categorie, oltre al fatto che sono difficili anche da applicare in A". "I punti oscuri dei protocolli - sottolinea - vanno chiariti. La Figc ha detto che li avrebbe ripresi. Nel protocollo si dice che, qualora si dovesse trovare un giocatore positivo al Covid-19, l'atleta sarebbe messo in quarantena, gli altri invece sono limitati a semplici accertamenti, senza quarantena. Questo contrasterebbe col Dpcm governativo. Bisogna chiarire questo punto, prendendo spunto dal protocollo tedesco: in Germania si mette il giocatore in quarantena e si fanno più tamponi agli altri. Se sono tutti negativi si continua. Capisco le cautele, perfettamente giustificate. Quand'ero in Cina ho vissuto una situazione analoga. Gridavo alla prudenza, ma capisco che un Governo possa essere cauto nella ripresa". (ANSA).

16:05 - (ANSA-AFP) - BERLINO, 04 MAG - Una prima serie di test ha rivelato dieci casi di positività al coronavirus nei club tedeschi di prima e seconda divisione, che sperano di riprendere la competizione a maggio. Lo ha reso noto la Lega calcio tedesca (DFL). Dei 1.724 test già svolti nei 36 club interessati (18 in ciascuna divisione), dieci hanno dato un risultato positivo, afferma la Lega, che non rivela alcun dettaglio sulla posizione dei casi e ancor meno l'identità delle persone testate. Secondo le normative in vigore in Germania, chiunque sia stato in contatto con un caso positivo deve osservare un periodo di isolamento di 14 giorni. (ANSA-AFP).

15:30Umberto Calcagno, vice-presidente dell'AIC, oggi ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco un estratto delle sue parole: “Ripartire sarebbe un segnale importante. La Serie A avrebbe un effetto benefico anche verso il basso. Il nostro sistema deve fare tutto il possibile per ripartire, se non si potrà allora alzeremo le mani. Le ultime dichiarazioni di Spadafora? Non voglio immaginare che ci sia avversione verso lo sport più importante in Italia, credo sia mancata un po' di compattezza riguardo alla ripartenza. Questo ha creato confusione. Adesso Leghe e Figc sono compatte e il Ministro lo sa. La nostra Associazione si è affidata ai medici, il nostro sistema deve farsi trovare pronto quando ci sarà uno spiraglio. Per ora stanno ripartendo gli allenamenti singoli. Stiamo ripartendo lentamente così come il nostro Paese. Mi preoccupa il fatto che la comunità scientifica parli di convivenza con il virus, dovremo capire come potrà farlo il calcio anche nelle sue dimensioni più piccole. Se la ripartenza sarà con il virus questa cosa mi spaventa. Le società di Lega Pro sento che non sono pronte per applicare il protocollo. Questo mondo cambierà anche a livello di costi, mi dispiacerebbe avere una ripartenza a più velocità, anche se sarebbe comunque importante una ripartenza. Chiediamo di prepararci per la ripresa. Innanzitutto con gli allenamenti singoli, poi con il protocollo. Abbiamo la responsabilità di provarci, non voglio giocare a tutti i costi ma se il calcio riparte sarebbe un bel segnale per il Paese".

15:05 - Attraverso il proprio profilo Facebook, Matteo Renzi, leader di Italia Viva, attacca il ministro Spadafora, che sempre sui social ieri sera ha esternato il proprio pensiero sulla ripresa del campionato. "Campionato di calcio. Non è la priorità, certo, ma è una scelta importante. Dice il Ministro dello sport che "non se ne parla proprio". E chi lo ha deciso? Lui allo specchio? In democrazia si parla di tutto. E si parla soprattutto delle scelte che riguardano tanti cittadini. Il ministro venga in Parlamento, non può decidere da solo: siamo una democrazia".

14:40 - Simon Rolfes, direttore sportivo del Bayer Leverkusen, ha parlato a BBC World Service Sport in attesa della decisione del governo (attesa per mercoledì 6 maggio, ndr) in merito alla possibile ripartenza della Bundesliga: “La cosa importante adesso è che abbiamo ricevuto feedback positivi dalla politica in merito al nostro concetto di gare senza spettatori. Il governo pensa che siamo in grado di farlo. Vedremo quale sarà la decisione. Non so esattamente quando ma speriamo di poter giocare a maggio, aspettiamo di capire se a metà o a fine mese. I test saranno fatti ai giocatori ogni 3-4 giorni. La mattina quando si svegliano, i giocatori dovranno rispondere a 5 domande e le risposte andranno al dirigente che si occupa dell’emergenza e al capo dei nostri medici. Quello sarà il primo check fatto a casa da ognuno. Poi proveremo a separare i giocatori quanto più possibile, usando spogliatoi diversi per portare al minimo il rischio”.

13:57 - Steve Parish, presidente del Crystal Palace, tramite le colonne del Times ha parlato del protocollo che la Premier League sta mettendo a punto per permettere la ripresa del campionato e la sua conclusione: “Ho visto tutte le proposte riguardanti allenamenti e viaggi delle squadre. Ci saranno delle sfide, ma queste proposte offrono un livello di protezione a giocatori, staff e ufficiali di gara che credo renderanno il calcio della Premier League uno dei luoghi più sicuri nella fase della convivenza, di certo molto più sicuro che un viaggio al supermercato”.

13:44 - Ripresa del campionato o stop definitivo? La SPAL, nonostante si trovi in piena zona retrocessione, è uno dei pochi club che fino a questo momento ha deciso di non schierarsi. Una posizione che oggi, in una intervista al sito ufficiale, ha voluto spiegare il patron Simone Colombarini: "In queste settimane non ci siamo mai fatti sentire proprio perché non volevamo aggiungere la nostra voce alle tante che si sentono, anche perché spesso cambiano idea. La nostra è una posizione di attesa, aspettiamo la decisione delle istituzioni per capire se questo campionato potrà riprendere e come. E in ogni caso, noi ci faremo trovare pronti. Non vogliamo entrare nel merito del giusto o sbagliato ripartire, perché ci sono tante argomentazioni sia a favore della fine anticipata che della ripresa. Noi non vogliamo esporci troppo in questa fase, siamo una società professionistica e ci atterremo alle norme. Se si dovesse proseguire, sarà in piena e assoluta sicurezza".

13:28 - Greg Clarke, presidente della Football Association in Inghilterra, ha scritto una lettera ai membri della federazione per parlare delle sue sensazioni a lungo periodo riguardanti il calcio e soprattutto il ritorno degli spettatori negli stadi. La Premier League, scrive la BBC a riguardo, fra i possibili scenari sta valutando anche quello di giocare l’intera prossima stagione, la 2020/2021, senza pubblico: “La verità è che non sappiamo ancora come andranno le cose. Ma con il distanziamento sociale in atto ancora per un po’ di tempo dovremo affrontare sostanziali cambiamenti nell’intero ecosistema calcistico. Per esempio è difficile immaginare folle di tifosi, che sono la linfa vitale del gioco, tornare a vedere le partite in breve tempo. La FA sta costruendo diversi scenari che potremmo potenzialmente affrontare come risultato della pandemia”.

13:12 - Dopo Jack Grealish, Kyle Walker e Moise Kean, la Premier League deve fare i conti con un’altra violazione del lockdown da parte di un giocatore, almeno formalmente, di proprietà di un club inglese. Nelle scorse ore Marcos Rojo, difensore del Manchester United in prestito all’Estudiantes, è stato immortalato da un video del fratello Franco mentre fuma e gioca a carte con gli amici (in totale una decina di persone). Il tutto è avvenuto in Argentina, dove il lockdown è in vigore almeno fino al 10 maggio. L’Estudiantes sta già valutando provvedimenti, nelle prossime ore secondo la BBC anche lo United si farà sentire col giocatore per riprendere i suoi comportamenti.

12:58 - Di seguito, il consueto bollettino medico dell'Ospedale Spallanzani di Roma:

L’Istituto Spallanzani, nell’ambito della sua flessibilità organizzativa è entrato nella III fase, ovvero di accoglienza di Pazienti positivi e sospetti, accolti da tutti i presidi sanitari e sociosanitari del Lazio. In questo momento sono ricoverati presso il nostro Istituto 157 pazienti legati al COVID-19, di cui 100 positivi e 53 sottoposti ad indagini. 17 pazienti necessitano di supporto respiratorio. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali, sono a questa mattina 394.

12:27 - Il ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, ha dedicato un lungo post su Facebook alla fase 2 e alla parziale ripartenza del nostro Paese. Queste le sue parole:

"Oggi qualcosa riparte. Oggi ricominciamo a muoverci. Con prudenza e cautela, con lo stesso senso civico mostrato fino ad ora. Quasi 4,5 milioni di persone tornano al lavoro, le prime aziende riaprono. L’Italia inizia ad accendere i motori. Adesso è il momento della responsabilità perché siamo comunque in un’ulteriore fase di monitoraggio, non dimentichiamocelo. E non si può sbagliare. La crisi sanitaria non è finita. Il virus non se ne è ancora andato. Ma questa volta saremo noi a fare la differenza. Mettiamo al sicuro la nostra vita rispettando le distanze e indossando le mascherine. Oggi inizia una nuova e importante sfida per il Paese. Non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia. Ma diciamoci anche che ad oggi la prova degli italiani è stata gigantesca. Ecco, diciamocelo, perché ce lo meritiamo. Siamo stati i primi in Occidente ad essere colpiti, milioni di famiglie prese alla sprovvista, il dolore, le morti in ospedale, i turni strazianti di medici e infermieri, gli aiuti dall’estero, i ventilatori polmonari. Pensavamo che non ce l’avremmo fatta e invece, almeno per ora, ce l’abbiamo fatta. Per ora, è stata una grande Italia, una grande Nazione. Non era facile e non era scontato, ma siamo riusciti a resistere. Però non è ancora finita. Dimostriamo chi siamo adesso. Restiamo distanti ma vicini e usciamo insieme da questa crisi. Pian piano ci riprendiamo i nostri spazi. Non molliamo".

11:55 - Donald Trump non torna sui suoi passi e attacca ancora una volta la Cina in merito all'origine del Coronavirus: "Il COVID-19 è nato a causa di un terribile errore che la Cina non vuole ammettere. I cinesi hanno cercato di nasconderlo, ma non ci sono riusciti", le sue parole alla Fox. Il presidente degli Stati Uniti ha poi aggiunto anche una stima prevista in quanto a decessi: "Prima avevo previsto 65.000 vittime, ora però dico 80-90.000".

11:40 - Nessun nuovo contagio interno e solamente tre casi provenienti dall'estero, senza alcun decesso. Secondo l'ultimo aggiornamento della Commissione nazionale per la sanità, in Cina sono così 82.880 i casi di Coronavirus dall'inizio dell'epidemia, con 4.633 morti e un totale di 481 pazienti ancora ricoverati, dei quali 33 gravi.

11:18 - Il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha parlato ai microfoni di Radio Anch'io Sport, sulle frequenze di Radio Rai

Cosa pensa della possibile ripresa del campionato?
"Un tentativo va fatto, ma a guidarci deve essere il Governo. Le autorità stanno facendo tutto il possibile per far sì che tutto vada bene e soprattutto in sicurezza, la salute è fondamentale. Serve un protocollo molto sicuro. Non so se il campionato ripartirà. Non sono in grado di dirlo. Ci sono tentativi di farlo ripartire, si inizia con gli allenamenti individuali. E’ bene che parli la Lega con i suoi rappresentanti, il presidente Dal Pino e l’ad De Siervo. All’interno della Lega c’è compattezza, ma evidentemente anche opinioni differenti. Nuove formule? Ho sentito tante ipotesi, non lo so. Credo sia giusto mantenere il format del campionato, la gente è abituata così e lo preferisce".

10:55 - Intervistato da la RepubblicaWalter Ricciardi ha commentato così i primi effetti della fase 2 sul comportamento degli italiani: "Le situazioni che abbassano il distanziamento fisico mettono a rischio la salute di tutti. Ma voglio ricordare che, come si è aperto, si può anche richiudere. Per farlo abbiamo degli indicatori che ci permettono di prendere misure correttive nel caso di un ritorno dell'epidemia. Le chiusure, se le cose vanno male, avvengono automaticamente". le parole del consigliere del ministro alla Salute nonché rappresentante italiano del Consiglio dell'OMS.

"Non è ancora finita", avverte infine Ricciardi. "Dobbiamo avviare un cambiamento culturale per convivere con il Coronavirus, perché restiamo in una fase rischiosa. Solamente in 15 giorni, il tempo di incubazione del virus ma anche dello sviluppo dei primi casi secondari, si vedrà se la malattia torna a diffondersi in modo esponenziale".

10:40 -  Oggi dovrebbe esservi l'atteso incontro tra il Comitato tecnico-scientifico del governo e la commissione medica della FIGC: era in programma ieri, ma è saltato e dovrebbe svolgersi nelle prossime ore. Mercoledì, poi, ci potrebbe essere una decisione del governo: è atteso infatti il decreto maggio, non è escluso che l'esecutivo decreti lo stop definitivo al campionato. Giovedì ci sarà l'assemblea di Serie C, che dovrebbe ratificare la proposta del proprio consiglio direttivo di chiedere lo stop del campionato. Venerdì, infine, sarà il turno del consiglio federale: ovviamente, molto dipenderà da cosa sarà successo da qui a fine settimana.

10:20 - "Sono uno dei 20 associati e non so se il campionato ripartirà. Ci sono dei tentativi, da oggi con gli allenamenti individuali e, dal 18 maggio, di gruppo. Su questo tema è bene che parli la Lega, dal presidente Dal Pino all'amministratore delegato De Siervo". Queste le parole di Urbano Cairo, presidente del Torino, che ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio anch'io sport. Cairo non si è sbilanciato sulla ripresa della Serie A, a suo parere ora "l'aspetto fondamentale è che sia adottato un protocollo totalmente sicuro, soprattutto per quando dovessero riprendere le partite, con il contatto fisico tra i giocatori. In questa fase è importante tenere in conto questo elemento".

10:00 - Continuano le schermaglie, anche politiche, sulla ripresa degli allenamenti (da oggi il via libera a quelli individuali) e soprattutto del campionato di calcio. Con il ministro Spadafora protagonista ieri sera di un’accesa querelle social, e la giornata di mercoledì che dovrebbe essere quella decisiva, potrebbe essere arrivato il momento di Giuseppe Conte. Secondo quanto riferito da La Gazzetta, infatti, il premier vorrebbe intervenire in prima persona per confrontarsi col mondo del calcio, in un tentativo di sintesi dei due approcci della politica alla questione.

I due fronti. Sul tema, infatti, sembrano esservi due orientamenti di segno opposto all’interno del governo. Spadafora vorrebbe accelerare i tempi e, senza un’intesa tra FIGC e Comitato tecnico-scientifico sul protocollo, ritiene opportuno fermare definitivamente il campionato. Non è chiaro però se tutto il Movimento 5 Stelle sia di quest’avviso. Nel PD, ma anche in partiti come Italia Viva o tra esponenti tecnici dell’esecutivo, viceversa, prevale una linea attendista: procedere per step, trovare una sintonia con il resto d’Europa e provare a ripartire, se si potrà, senza forzare i tempi.

09:30 - "Test a raffica, così si evita la quarantena", parole del virologo Andreoni con cui il Corriere dello Sport titola in taglio laterale. L'esperto dichiara: "Se un atleta risulta positivo si può pianificare una batteria di tamponi a cui sottoporre tutti colori che hanno avuto contatti". I test sierologici saranno preferiti ai tamponi e nel protocollo sanitario potrebbe essere previsto che i tamponi vengano fatti solo nel caso in cui vengano riscontrati anticorpi nei test molecolari, di modo che si possa verificare se il virus sia ancora attivo.

09:15 - Il documento organico predisposto dalla commissione medica FIGC è stato ritenuto "insufficiente" dal Comitato tecnico-scientifico. Il vero problema rimane sempre lo stesso, cioè cosa fare in caso di positività? Gli scienziati sono stati categorici su questo: di fronte a un caso, i calciatori o lo staff della squadra devono essere trattati come tutti gli altri e ciò prevede due settimane di quarantena sia per il positivo sia per le persone che hanno avuto contatti con lui. La commissione medica della FIGC aveva studiato un modello tedesco con una chiusura di una settimana per prevenire qualsiasi possibilità di contagio e tamponi a distanza di 24 ore e test sierologici in 5-7 giorni. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.

09:00 - Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ha rilasciato delle dichiarazioni al Corriere della Sera: “A partire dal 4 maggio i cittadini saranno i veri protagonisti della Fase 2. Sino ad ora abbiamo ottenuto buoni risultati con le misure restrittive. Adesso però saremo tutti chiamati ad un surplus di attenzione. Più che a decreti e a ordinanze dobbiamo puntare ai principi di autotutela e di responsabilità: occorrono comportamenti appropriati infatti per tutelare sé stessi e senso di responsabilità per proteggere gli altri. Non dobbiamo sperperare in pochi giorni quello che abbiamo faticosamente guadagnato in 50 giorni. […] Dovremo tutti insieme cambiare marcia al Paese. Sono fiducioso, insieme ce la faremo”.