COVID-19 - Gravina: "Fermare il campionato sarebbe la morte del calcio". App immuni, i dati raccolti saranno distrutti. Il bollettino di oggi: 2.086 nuovi contagi. Sileri: "Inverosimile che il calcio riprenda"

29.04.2020 22:50 di  Redazione Vocegiallorossa  Twitter:    vedi letture
COVID-19 - Gravina: "Fermare il campionato sarebbe la morte del calcio". App immuni, i dati raccolti saranno distrutti. Il bollettino di oggi: 2.086 nuovi contagi. Sileri: "Inverosimile che il calcio riprenda"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L'allarme Coronavirus continua a tenere banco in Italia, tanto da costringere il Governo ad attuare la chiusura di tutta l'Italia. Stando agli ultimi dati, sul territorio nazionale i casi attuali positivi sono 104.657, con una diminuzione di 548 rispetto al giorno precedente. 323 i decessi, per un totale di 27.682. I guariti sono 2-311, portando il totale a 71.252. I nuovi contagi sono stati 2.086. Vocegiallorossa.it vi ha aggiornato riguardo le principali notizie.

22:20 - Il numero di decessi confermati per il nuovo Coronavirus del Regno Unito è salito a 26.097, come riporta il Public Health England, sottolineando che il numero comprende per la prima volta i decessi sia negli ospedali, sia nelle case di cura. Numeri maggiori di morti per Covid-19, secondo la Johns Hopkins University, solo negli Stati Uniti (oltre 58mila) e in Italia (oltre 27mila).

22:00Il presidente della Figc Gabriele Gravina è intervenuto durante il meeting online dell’Ascoli Calcio ‘Crescere Insieme’ dove ha parlato anche dello stop del campionato italiano. Queste le sue parole: “Mi auguro che il mondo del calcio, che ha un impatto altamente sociale nel nostro Paese, possa ripartire con minori individualismi. Il piano B in caso di stop definitivo del calcio? Il mio senso di responsabilità mi porta ad avere un piano B, C, D. Ma se esso deve far rima con ‘è finita’ dico che, finché sarò Presidente della FIGC, non firmerò mai per il blocco dei campionati, perché sarebbe la morte del calcio italiano. Io sto tutelando gli interessi di tutti, quindi, ripeto, mi rifiuto di mettere la firma ad un blocco totale, salvo condizioni oggettive, relative alla salute dei tesserati, allenatori, staff tecnici e addetti ai lavori, ma qualcuno me lo deve dire in modo chiaro e mi deve impedire di andare avanti. Il tempo lavora a nostro favore, il danno economico è diviso per categorie: con la chiusura totale il sistema perderebbe 700-800 milioni di euro, se si dovesse giocare a porte chiuse la perdita sarebbe di 300 milioni, se si ripartisse a porte aperte la perdita ammonterebbe a 100-150 milioni, anche se quest’ultima ipotesi non è percorribile. Noi abbiamo forti responsabilità contrattuali verso partner e istituzioni internazionali, Uefa, Fifa. Vi immaginate quanti contenziosi dovremmo affrontare in caso di stop? Chi viene promosso? Chi retrocede? Quali diritti andremo a calpestare? Tutti invocano il blocco, lo faccia il Governo, ce lo imponga, io rispetterò sempre le regole. Sento dire che dobbiamo aspettare il contagio 0 e il vaccino. In questo modo in pratica ci stanno dicendo che non potremo disputare neanche il campionato 2020/2021. Quando sarà pronto il vaccino? Quando sarà disponibile? C’è differenza tra il gioco del pallone nelle piazzette e negli oratori e l’industria calcio, che è un’altra cosa. Ai calciatori con famiglie cosa diremo? Che magari per i prossimi 2-3 anni dovranno cambiare mestiere? Ogni giorno devo rintuzzare attacchi e la gente non capisce o fa finta di non capire. Ribadisco ancora una volta il concetto: io la firma su un blocco del campionato non la metterò mai. Se non ragionassimo come sistema, la ripartenza per i club avrebbe dei costi fissi ingenti”.

“Non ci saranno incassi dai botteghini, ci saranno meno sponsor perché le aziende sono in difficoltà, la valorizzazione del prodotto correrebbe il rischio di avere meno peso specifico, ci saranno meno diritti televisivi. Dobbiamo fare una riflessione: non è il caso di fare una riforma, intesa come modalità di sviluppo sostenibile e non solo per quanto riguarda il format playoff/playout? E’ questo il tema su cui dobbiamo concentrarci: siamo gli unici in Europa ad avere cento squadre professionistiche e non si possono più sostenere. Questa è la mia progettualità e lo dico da imprenditore, non da politico, io non so fare politica; sono portato a fare i calcoli ed a capire le criticità delle Leghe. Il vero imprenditore deve alzare l’asticella della qualità”.

“Approfitto per salutare tutti i presenti, allenatore, calciatori collegati e gli sponsor: faccio un plauso a questi ultimi, lo dico da imprenditore, che ha sempre finanziato lo sport. Il loro impegno è un atto di grande responsabilità sociale, apprezzo chi sostiene la passione di tanti tifosi, di tanti italiani. Ringrazio voi, ma il mio è un tributo a tutti coloro che in Italia sono vicini ai club”.

20:50 - Secondo quanto riferito da Sky Sport slitta la pubblicazione del comunicato della Lega Calcio sulla ripresa dell'attività agonistica nel corso del consiglio informale di questo pomeriggio. Non c'è infatti accordo o unità d'intenti fra i venti presidenti della massima serie. Domani intanti si terrà l'assemblea della FIGC alla quale parteciperanno tutte le componenti federali per fare il punto della situazione dopo quanto accaduto negli ultimi giorni. Sempre l'emittente satellitare parla di una possibile convocazione da parte del Comitato Tecnico-Scientifico del Presidente della FIGC Gabriele Gravina nei prossimi giorni.

19:27 - Come scrive TMW, José Bordalás, allenatore del Getafe ha donato seicento test sierologici da far eseguire agli operatori sanitari e ai pazienti delle case di riposo e dei centri psichiatrici, principalmente degli istituti nella provincia di Alicante, dove il tecnico è nato

18:50 - L'Associated Press informa che Nuno Gomes Nabiam, primo ministro della Guinea-Bissau, è risultato positivo al tampone per il Coronavirus.

18:26Corriere.it riporta che i dati che saranno raccolti dall'app immuni verrano distrutti entro il 31 dicembre 2020.

18:00 - Arriva il consueto bollettino della Protezione Civile104.657 sono attualmente positivi, 548 in meno rispetto a ieri. 1.795 sono in terapia intensiva68 in meno rispetto a ieri. Nella giornata di oggi si registrano 323 decessi, che portano il totale a 27.682guariti di oggi sono 2.311, per un totale di 71.252. 2.086 i nuovi contagi, i casi totali sono 203.591. Eseguiti 63.827 tamponi in più, per un totale di 1.910.761.

17:27 - Il professor Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, ha parlato a Radio Kiss Kiss: "Il documento della FIGC era un buon documento ma non voglio entrare nello specifico del protocollo. Non sappiamo quanto la stagione calda potrà influire sulla forza del virus. Non ci si deve rilassare. Non siamo ai livelli di due mesi fa ma vietato abbassare la guardia. Il problema non è quanto il protocollo sia perfettibile. È l’incertezza il maggiore avversario della ripresa del campionato. I paesi non sono tutti uguali. In Germania sono più sicuri nel ripartire perché è uno stato più efficiente, più organizzato anche di Francia e Regno Unito".

16:54 - Marcello Nicchi, presidente dell'AIA, ha parlato a TMW Radio:

Stamattina ha parlato il ministro Spadafora, che sembra pessimista su una ripresa del campionato. Cosa ne pensa?
"Credo che ogni giorno che passa c'è sempre più incertezza e questo mi dispiace moltissimo. Non posso permettermi di criticare decisioni del Governo. Per quanto riguarda lo sport, posso dire che è un momento particolarmente delicato, siamo tutti molto in ansia per le sorti del nostro Paese ma ci sono tante cose che avrebbero bisogno di risposte e che avrebbero bisogno che arrivino da un solo interprete. Andare avanti senza un punto di riferimento è come andare a fari spenti. Si sta correndo un rischio, che è quello dei contagi. Abbiamo rispettato in modo ferreo le direttive sanitarie e governative, ma ora c'è bisogno di accelerare i protocolli, di dare delle risposte: se non parte questo campionato, se non riparte il prossimo. Se a giugno-luglio non si può ripartire, mi chiedo come si può ripartire ad agosto-settembre. Non si deve passare dalla responsabilizzazione alla terrorizzazione. Bisogna cominciare a parlare di casa nostra, per una volta dobbiamo essere noi quelli da seguire. Non manderà gli arbitri a rischiare se non c'è sicurezza, quantomeno minima. Abbiamo visto provvedimenti nebulosi. Per esempio il no ad allenamenti di gruppo ma sì a singoli. L'arbitro come singolo si può allenare si o no? Bisogna cominciare a capire se si può ripartire o meno. L'ultima disposizione UEFA, che chiede una definizione dei campionati entro il 3 agosto, non è casuale. In quel periodo sarebbe iniziata la preparazione degli arbitri. E allora cosa fare? Ricominciare solo allora, oppure fermarci? Sarà molto difficile poter continuare il campionato di A, ma non si parla anche di Serie B e C, dove molti club rischiano di non riprendere per nulla". 

Negli altri Paesi è il Governo ad aver deciso di fermare il campionato:
"Bisognerà prendere delle decisioni. Stiamo snobbando il mondo dilettantistico e vogliamo sapere cosa succederà. Ci sono migliaia di atleti e arbitri lì. A tutti servirà del tempo per ritrovare la forma fisica. Ci sono le condizioni sanitarie per riprendere ma magari non quelle atletiche per riprendere. C'è il rischio infortuni per giocatori e arbitri. Tutti siamo fermi in casa ma nessuno ci dice cosa fare per il futuro. Oggi probabilmente non ci sono le condizioni per ricominciare, per una serie di motivi, dai morti ai contagi, fino ai protocolli che vanno rivisti. Mi domando: a settembre-ottobre cosa cambierà per farci riprendere in sicurezza? Niente. Bisogna provare a ripartire, con un protocollo che ci garantisce la massima sicurezza possibile al momento. Come ci sarà un semaforo rosso, ci si rifermerà. Ma bisogna riprendere. La sicurezza piena non può darcela nessuno. Serve avere degli obiettivi. Prima di dire che tutto è finito bisognerà, prima o poi, riprovare a partire. Se le condizioni sono particolarmente pericolose, ci si rifermerà. Ma se le condizioni ci permettono di ripartire e i rischi sono programmati e calcolati, si deve riprendere e andare avanti".

16:27 - Il Consiglio Federale svizzero ha deciso di allentare le misure contro la diffusione del Coronavirus anche nello sport. Così dall'11 maggio del 2020 gli allenamenti corali saranno di nuovo possibili, con la condizione di mettere a punto un protocollo chiaro per lo sport. È questa la decisione nella riunione di oggi. Nello sport di massa gli allenamenti possono riprendere in tutte le discipline.

OLTRE 2 MILIONI DI PERSONE - Il Consiglio Federale ha fatto capire che una buona fetta di popolazione dipende dallo sport, con circa 100 mila posti di lavoro. L'attività sportiva può essere svolta in gruppi di 5 persone massimo, senza contatto fisico, tranne negli sport di punta come il calcio: lì possono svolgersi con minori restrizioni, riducendo al minimo le possibilità di trasmissione.

RIPRESA PARTITE ALL'OTTO GIUGNO - Il campionato svizzero così va verso il ripristino delle normali attività per la prima settimana di giugno, a porte chiuse. La decisione finale verrà comunque presa il 27 di maggio, fino ad allora le competizioni non saranno autorizzate.

15:55 - Ai microfoni di Radio 2, ha parlato il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri: “Anche un’amicizia è un affetto stabile, a volte è migliore di un familiare. Andare anche a casa di un amico dal 4 maggio? Sì, se è un amico vero, se non è una scusa. Se io incontrassi un amico caro ora, dopo tre mesi, lo abbraccerei e ci scapperebbe pure una lacrimuccia. In questo momento non sappiamo se il sesso è a rischio, ma di sicuro lo è la vicinanza. Può essere un rischio è difficile frenarsi, ma magari due ragazzi si vedono dopo tanto tempo è difficile frenarsi, ma magari qualcuno ha a casa la nonna di 75 anni. Il metro va bene, ma se è di più è meglio, questo se non hai la mascherina. Mentre all’aperto il rischio di contagio è più improbabile, ma la medicina è fatta di probabilità. Calcio? Inverosimile che riprenda, nel rispetto dei giocatori, non è il tennis o la F1, c’è contatto fisico tra i calciatori“.

15:34 - Questa sera alle 21.30, spiega SkyTg24, andrà in scena una riunione del Consiglio dei Ministri. All’ordine del giorno, spiega l’emittente, il decreto sulle intercettazioni, le nuove misure in materia di ordinamento penitenziario e soprattutto le misure riguardanti la privacy e la tutela dei dati personali in relazione all’app Immuni.

15:18 - Il premier giapponese Shinzo Abe, racconta SkyTg24, ha risposto nelle ultime ore ad una interrogazione parlamentare spiegando come la questione Olimpiadi (ad oggi posticipate dall’estate 2020 al 2021) sia da tenere sotto stretta osservazione. In particolare il premier nipponico ha lasciato intendere come se anche nel 2021 non dovessero esserci le condizioni per tenere sotto controllo l’epidemia (quindi con la produzione di vaccini o terapie adeguate, ndr), i Giochi potrebbero essere definitivamente cancellati. Un ulteriore rinvio, ad oggi, non è fra le ipotesi calde tenute in considerazione.

15:00 - Ai microfoni di Radio 24, Damiano Tommasi ha rilasciato altre dichiarazioni:

"Vorremmo capire se c'è la possibilità di allenarsi individualmente su un campo sportivo più grande. Sono scelte subordinate alla responsabilità delle strutture e a un protocollo che noi chiediamo. Non mi risulta ci siano protocolli validati su altri sport individuali, poi ci sono anche le responsabilità del datore di lavoro. È una catena che si deve unire. L'apertura degli sport individuali ci sollecita ad avere un protocollo in sicurezza per lunedì o per quando ci sarà possibilità di averlo. Ci sono però anche presidenti che non se la sentono di prendersi la responsabilità magari in zone in cui il problema è più sentito".

14:47 - Il Commissario per l’emergenza Coronavirus Domenico Arcuri ha parlato in audizione davanti alle commissioni riunite Finanze e Attività Produttive, come riporta La Repubblica: “Le regioni hanno in deposito 47 milioni di mascherine che gli abbiamo fornito. Sul territorio sono già previsti depositi regionali e pure 4 depositi degli uffici del commissario dove vengono stoccati i dispositivi. Vengono progressivamente distribuiti quando servono, non c’è un problema di dove conservare questi beni. I prezzi calmierati per le mascherine? Prima dell'emergenza una mascherina costava circa 8 centesimi, dopo alcuni giorni si trovavano in vendita a 5 euro: è uno spazio di profitto che andava assolutamente limitato”.

14:30 - Ecco il consueto bollettino diramato dall'Ospedale Spallanzani di Roma:

I pazienti COVID 19 positivi sono in totale 105. Di questi, 17 pazienti necessitano di supporto respiratorio. In giornata sono previste ulteriori dimissioni di pazienti asintomatici o paucisintomatici. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali, sono a questa mattina 375.

14:15 - Proposta dei broadcasters in Inghilterra per la ripresa della Premier League. Un espediente per cercare di tamponare quanto possibile all'assenza del pubblico. Secondo quanto riportato dal Daily Mail le emittenti Sky Sports e BT Sport sono pronti a mettere a disposizione dello spettatore l'opzione "crowd noise" ossia l'effetto pubblico. Numerosi club di Premier League stanno inoltre valutando l'idea di riprodurre il rumore della folla dagli altoparlanti dello stadio durante le partite, in modo da poter in qualche modo "stimolare" i calciatori. Questo, però, potrà eventualmente avvenire previa autorizzazione della Premier League.

13:50 - Il Ministro dello Sport, Spadafora a La7: "La maggioranza dei presidenti di Serie A potrebbe chiederci di fermare il campionato per prepararsi al meglio al prossimo campionato". 

13:30 - Gli scienziati svizzeri, infatti, hanno concluso che i bambini piccoli non corrono rischi di infezione da Covid-19 perché non hanno i "recettori" presi di mira. Il dott. Daniel Koch, capo dell'unità per le malattie infettive del Dipartimento federale della sanità pubblica, ha dichiarato in conferenza stampa a Berna: "I bambini sono molto raramente infetti e non trasmettono il virus. Ecco perché i bambini piccoli non corrono rischi. Oggi si può dire con abbastanza sicurezza che i bambini non sono grandi portatori del virus. E che di rado si ammalano. Naturalmente i nonni sono contenti di non doversi preoccupare per i nipoti. Ma questo significa anche che potete di nuovo prendere in braccio i vostri nipoti. Il problema sono i genitori. Di solito sono loro a trasmettere il virus, non i bambini. Ma sono i nonni ad essere a rischio. Perciò si possono abbracciare di nuovo i bambini piccoli, purché ci si mantenga a distanza dalla generazione di mezzo".

13:00 - Ultime sulla ripresa degli allenamenti del Milan direttamente da Sky Sport. La squadra, a parte Kessiè e Ibrahimovic, si trova tutta in Italia. Alcuni giocatori, dopo il decreto di Conte, avevano pensato di tornare nelle propri Paesi ma al momento non è stato possibile perché sono in regime di quarantena (il Milan li aveva convocati il 20 aprile per fargli osservare un periodo di 14 giorni di quarantena e farsi trovare pronti per il 4 maggio). La novità è che ieri c'è stato un contatto tra la parte sportiva rappresentata da Massara, Maldini e Gazidis con gran parte dello spogliatoio, dove hanno ribadito di non mollare e continuare gli allenamenti virtuali che coinvolgono tutta la squadra. Il tutto in attesa delle decisioni sul campionato.

12:40 - La Moto GP ha cancellato i GP di Germania, Olanda e Finlandia che si sarebbero dovuti correre tra giugno e luglio. 

12:20 - Se da una parte Sky, DAZN e Img continuano a chiedere alla Lega sconti e dilazioni di pagamento in vista dell'ultima scadenza per la sesta tranche del totale dell'accordo che dovrà essere versata i primi giorni di maggio, dall'altra i club di Serie A non sono disposti a trattare in questi termini e hanno già emesso le fatture in attesa dei versamenti. Se le emittenti in questione decideranno di non pagare, arriveranno immediatamente le ingiunzioni di pagamento e la guerra sarà totale. Una possibilità che tutti vorrebbero scongiurare anche in vista degli accordi futuri. Al momento le prospettive di un taglio drastico rispetto a quanto incassato nel triennio precedente sono quasi certe, a meno che non entri un altro soggetto in gioco, magari Amazon, a creare di nuovo un clima di competizione che possa alzare nuovamente gli eventuali proventi. A riportarlo è Il Corriere dello Sport.

12:00 - “Non esco di casa dall’8 marzo ma non vivo con paura: mi sono abituato al nuovo modo di lavorare. Anche al lunedì, invece del tradizionale pranzo di Arcore, ci si collega su Zoom con il presidente Berlusconi”. Inizia così l’intervista di Adriano Galliani al Corriere della Sera. Da dirigente scafato e con decenni di esperienza, Galliani prova poi a dire la sua sul momento del calcio: “Governo, Coni, Figc e Lega spaccati sulla ripartenza? Non credo che il problema risieda nelle figure che presiedono queste istituzioni. L’origine di tutti i mali è l’imposizione della UEFA di far terminare tutti i campionati entro il 2 agosto per dare spazio nelle settimane seguenti alle finestre europee. Sarebbe stato meglio assecondare le osservazioni della Fifa e consentire ai singoli campionati di poter concludere i tornei con le squadre sì al lavoro, ma da agosto e in campo da settembre. Poi la nuova stagione si sarebbe disputata nell’anno solare 2021, magari spostando gli Europei a novembre-dicembre”.

11:40 - Il Basilea dice no alle porte chiuse. Il presidente del club, Bernhard Burgener, ha dichiarato a SRF: "Non viviamo di entrate dai media, quelle sono tra il 7 e il 10%. Le grosse cifre vengono dagli spettatori, dagli sponsor, dalle entrate allo stadio, dal merchandising e dai trasferimenti. I match a porte chiuse significherebbero solo maggiori costi per noi, ovvero circa 300mila franchi per ogni partita in casa a fronte di nessuna entrata".

11:20 - Durante il suo intervento su La7 durante il programma ‘Omnibus’ il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha parlato anche dei problemi di attuabilità del protocollo che la FIGC ha presentato nei giorni scorsi al Comitato tecnico scientifico: “Il rischio zero non c’è. Io ho chiesto al comitato se il protocollo della FIGC fosse applicabile o meno. Per esempio, siamo sicuri che la quantità di tamponi richiesta sia assecondabile? Il comitato ci ha detto che hanno problemi loro stessi per i tamponi, quindi è da valutare anche perché Serie B e Serie C magari non possono seguire il protocollo”.

10:50 - La Lega B detta le sue condizioni per concludere il campionato, attraverso un comunicato diramato nella giornata di ieri. "La Lega di B vuole sconfinare a fine agosto" titola oggi La Gazzetta dello Sport. "Dateci tempo. La serie B chiede un ulteriore sconfinamento per provare a portare la barca della stagione in porto. Ieri, il consiglio direttivo della Lega ha deliberato all’unanimità di percorrere questa strada specificando che «il termine della stagione potrà essere fissato e individuato nei periodi della finali delle competizioni Uefa".

10:30 - Il Paris Saint-Germain valuta l'idea di giocare le partite restanti di Champions League in Qatar. Dopo la decisione del Governo francese di vietare le manifestazioni sportive fino a settembre, il club prende atto dell'impossibilità di giocare in Ligue 1 ma resta la questione europea ed ecco l'idea di Nasser Al-Khelaifi, che ieri ha dichiarato: "Rispettiamo la decisione del governo francese. Con il benestare della UEFA, intendiamo partecipare alla fase finale della Champions League. Se non è possibile giocare in Francia, giocheremo le nostre partite all'estero, garantendo nel contempo le migliori condizioni di sicurezza sanitaria per i nostri giocatori e tutto il nostro staff ".

10:00 - Il presidente dell'AIC, Damiano Tommasi, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport.

Tommasi la decisione del governo non vi è andata giù.
"Non le troviamo un senso. Non sto parlando della ripresa della stagione appesa a tante incognite ma della possibilità per i giocatori di allenarsi individualmente in strutture dove sono controllati. Parliamo di salute degli atleti, questa norma rischia di produrre un aggravamento e non il contenimento del rischio. Per il calciatore il ritorno alla giusta forma atletica dopo questo stop obbligato è un passaggio necessario e utile anche ad evitare infortuni e per essere pronti per iniziare il 18 maggio gli allenamenti di gruppo".

Rispetto a un eventuale contagio durante gli allenamenti o il campionato, quale è la posizione dell’Aic?
"La positività di un calciatore è un tema centrale. Ci si ferma? Viene isolato, si fanno i test agli altri e si prosegue? Il protocollo che è stato preparato prevedeva una serie di casistiche, però sembra che presenti delle criticità e vada rivisto. In ogni caso deve essere tutto molto chiaro su cosa fare se si riprende: test, tamponi, spazi, viaggi, trasferte, lavoro di gruppo".

Dalla salute ai contratti dei calciatori: emolumenti tagliati o rimandati.
"È una delle tante salite dello Zoncolan. Per quanto riguarda gli emolumenti molte società hanno trovato gli accordi con i giocatori. All’Aic preoccupano da questo punto di vista più le serie inferiori della serie A, perché gli stipendi sono completamente differenti. I giocatori hanno già dimostrato disponibilità a fare dei sacrifici con rinunce o dilazionamenti sulla stagione prossima. In A in media c’è la rinuncia a una mensilità. Nelle serie inferiori ne chiedono di più nonostante stipendi inferiori. Sarebbe importante sapere quali sono le perdite reali dei club e del sistema: perché le rinunce devono essere parametrate...".

E sui contratti in scadenza il 30 giugno? Alcuni giocatori si libereranno altri rientreranno dai prestiti.
"La proroga di prestiti e contratti non è ancora stata affrontata: serve un’autorizzazione della Fifa e poi l’accordo tra società e atleta. In teoria un club potrebbe non volersi avvalere più di un giocatore in scadenza evitando di pagare ulteriori mensilità. O un giocatore voler passare ad altro club con il quale magari ha già firmato guadagnando di più. Servirebbe una regola che valga per tutti. Ma bisogna lavorarci...".

9:30 - La Gazzetta dello Sport fa il punto sui campionati esteri. Quello francese non riprenderà mentre in Inghilterra studiano le diverse soluzioni per poter iniziare il 7 o il 14 giugno, attendendo le misure del Governo sulla Fase 2. Il campionato potrebbe finire il 26 luglio. In Spagna dal 4 maggio gli atleti potranno tornare ad allenarsi individualmente e dall'undici maggio anche in piccoli gruppi. Il Ministro della Salute iberico ha comunque dichiarato di non poter ancora dire se il calcio potrà riprendere le sue attività prima dell'estate. Il campionato potrebbe comunque iniziare il 12 giugno. La Germania potrebbe addirittura riprendere a metà o a fine maggio per concludere i campionati entro il 30 giugno: "La Bundesliga come la conosciamo non esisterà più se il campionato non dovesse riprendere", ha dichiarato l'ad del Borussia Dortmund.

9:04 - Ieri il MInistro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha sentito telefonicamente il presidente dell'AIC, Damiano Tommasi, per spiegare la decisione di posticipare l'allenamento degli sport di squadra al 18 maggio: "Non c'era altra scelta rispetto alla differenziazione nella ripresa degli allenamenti tra sport individuali e sport di squadra. La scelta del Governo è dovuta alle indicazioni stringenti del Comitato tecnico scientifico, secondo il quale gli sporr di squadra prevedono lo spostamento di un maggior numero di persone". Queste le parole del Ministro, riportate da Il Tempo.

8:53 - Se entro l'anno prossimo non sarà stato trovato un vaccino, saranno annullati i Giochi Olimpici in programma in Giappone. Il Messaggero di oggi riporta infatti le dichiarazioni di Yoshitake Yokokura, capo dell’Associazione nazionale dei medici giapponesi: "Personalmente credo che sia un’impresa ardua immaginare l’organizzazione dei Giochi senza prima avere introdotto un vaccino efficace alla cura del virus".

8:45 - A 39 giorni dalla sua prima positività, Paulo Dybala non è ancora guarito.  La notizia rimbalza dalla Spagna: è Josep Pedrerol, presentatore di “El Chiringuito de Jugones” a riferire della quarta positività della Joya  al Covid-19. Dybala, tuttavia, resta asintomatico e sta bene. Proseguirà la sua quarantena a Torino. Lo riporta Tuttojuve.com