Spalletti: "Nainggolan dice due bischerate a due sciacalli, ma è un calciatore pulito. Io devo meritarmi la Roma"
In vista della sfida di oggi alle 12:30 contro il Crotone, l'allenatore della Roma Luciano Spalletti ha parlato dalla sala stampa di Trigoria nella classica conferenza pre partita. Vocegiallorossa.it come di consueto vi ha riportato LIVE le parole del mister: "Florenzi continua il lavoro individuale, Totti ha avuto un problema intestinale stanotte e quindi non parte. Ha questo inizio di influenza”.
Salah cambia qualcosa tatticamente?
"La difesa a 4 c'era ugualmente senza il suo ritorno. Dipende dalla partita. Poter cambiare è un vantaggio. Lo è anche giocare allo stesso modo, perché ti consente di lavorare sempre su certi concetti. Però bisogna essere pronti a fare qualcosa di diverso e a usare l'intelligenza dei calciatori. Se riesci a cambiare tutto in maniera diretta è il massimo, ma è più difficile”.
Il Crotone ha retto un'ora contro la Juventus...
“Con il Crotone non ha faticato solo la Juventus, anche altre squadre hanno sbloccato il risultato all'ultimo, tipo il Milan. Nicola è un allenatore che lavora bene, manda messaggi giusti alla squadra, l'ha tenuta viva. Dovremo essere una squadra forte, non dobbiamo pensare agli avversari ma sappiamo quello che va messo per vincere. Se noi perdiamo contro il Crotone, fanno risultato Juventus e Napoli. I nostri avversari hanno tutti gli stessi colori, azzurri e bianconeri, perché ci stanno avanti”.
8 partite in un mese, saranno decisive?
“Si lo abbiamo detto più volte però noi ci stiamo arrivando bene. Abbiamo ritrovato giocatori che ci permettono dei cambi. Riusciremo a mantenere lo stesso rendimento pur dovendo far riposare qualcuno. Il numero ci vuole, e deve essere di grande qualità”.
Il video di Nainggolan?
“Da un punto di vista personale, so cosa succede. È evidente che quello che fa sul campo, il suo temperamento, è sotto gli occhi di tutti. È un bravissimo ragazzo. La garra va insieme alla lealtà, questa è la sua immagine. Non due bischerate dette a due persone fuori dal bar. Anche a me è capitato di parlare con dei tifosi fuori Trigoria. La disponibilità di un ragazzo che si ferma a parlare con i tifosi. Queste cose non interessano a nessuno, interessano solo le sue parole. Dice due bischerate a due persone che si sono rivelate due sciacalli, tra l'altro non si vede l'inizio del video e sono loro a portarlo su quel discorso, della Juventus. È uno sciacallo chi usa queste cose in maniera distorta. Il ragazzo è pulito e voi lo sapete bene. A me rimane la sua immagine, come è rimasta nello spogliatoio, un senso di protezione che mi aspettavo dalla mia squadra. Quelli che vogliono la nostra sconfitta sono quelli li. Noi siamo una squadra con uno spirito comune, per noi questa è una situazione normalissima. A noi interessa la gara di domani”.
Il suo obiettivo minimo per restare?
“Riuscire a mandare un messaggio forte di ricerca di mentalità, di vittoria. Lavorare al massimo e trovare una soluzione all'ossessione che ho, e trasferirla ai calciatori. Magari vincendo. Quello che a detto De Rossi lo ribalto, sono io che devo meritarmi la Roma. Per far questo bisogna vincere qualche cosa. Non devo firmare il contratto, devo meritarmi la Roma perché questo è un posto magnifico che va preservato. Si deve cartellare come con i giardini, manteniamolo così”.
Risultato minimo?
“L'ho detto, far vedere che siamo un marchio forte, la lupa pronta a sbranare qualsiasi pallone per vincere la partita. Si deve arrivare a Trigoria tutti i giorni con la mentalità giusta. Quello ci interessa, questo è il nostro desiderio principale”.
Come si spiega che un giocatore come Nainggolan che fa questo tipo di vita spesso sia il migliore in campo?
“Perché che vita conduce? Mi chiamate Radja che voglio farlo parlare con la giornalista. (La giornalista replica dicendo che il video è girato di sera, di fronte a un locale mentre fuma, ndr). Si ma non è un problema. Spesso è il migliore in campo perché fa una vita regolarissima, la fa meglio di tutti. Quella sera era una di quelle che concedo libere durante la settimana. Dipende dalle partite. Ognuno le consuma come vuole. Poi ci sono delle regole interne e parlano del rispetto fra di noi, lui è corretto come tutti. Se vuoi vedere la vita corretta, andiamo a vedere un paio di settimane d'allenamento in Russia e ti accorgi poi che sono abituati ad andare più forte. Sanno alternare il momento. Probabilmente Radja trova l'equilibrio nell'andare forte sempre. C'è chi mangia pochino, beve pochino, da pochi baci. Altri invece corrono molto, mangiano molto, danno molti baci, e hanno il loro equilibrio lo stesso. Lui è di questi”.
Un derby in notturna dopo 4 anni. Segnale positivo? Nura?
“Lui prosegue con la riabilitazione e ora si sta allenando abbastanza bene. Hai fatto bene a non farci dimenticare di niente. Per il derby è una fiducia che ci danno e dobbiamo sfruttarla. Ho sentito Gabrielli e ha ragione, dobbiamo comportarci bene, fare le cose corrette per far venire sempre più gente. Io una volta ero con i calciatori ed esponevo le regole. Uno mi disse «Mister se vuole non mi faccia giocare ma io tengo il cellulare acceso finché mia moglie e i miei figli non sono seduti dentro lo stadio». Questo clima di tensione fuori lo è anche per i calciatori, che non fanno venire le mogli per paura. E questo era il capitano della squadra. È giusto così, non ci deve essere quel clima di terrore. Si deve alzare il livello di sentimento per il divertimento. I calciatori sono coinvolti. Stadi nuovi per le famiglie. Dove sono più bravi, bisogna saper imparare”.
Secondo lei a che punto è lo stile Roma?
“Io mi sento a mio agio qui. Quando alleno, quando vado via tardi. Vedo molte situazioni. Non comando su niente ma voglio controllare su più cose possibili. C'è un modo corretto qui. C'è un presidente che crea cose nuove per migliorarci. Ci sono persone serie che cercano di tenere tutto corretto. Il dietro le quinte della Roma è di qualità. Questi ragazzi sono molto seri e corretti, sono cresciuti. Su Totti siamo abituati a lui perché non abbiamo trovato uno uguale, ma dobbiamo lavorare per trovarne più di uno. Dzeko è vicino ad essere uno come lui, come Strootman. De Rossi c'è, Fazio è una persona bellissima, Rüdiger è giovane ma fa vedere che è attaccato a questi colori. Sono tutti segnali positivi. Se mi domandassero di cambiare i miei giocatori non lo farei, però c'è da migliorare un pochettino sulla mentalità. Il livello è questo e non si scende di un centimetro. Chi arriva deve vedere il nostro livello e adattarsi, da qui in su”.