Totti: "Lukaku è un acquisto che fa la differenza, ma non per lo scudetto. Io non sono il proprietario della maglia numero 10 della Roma"
Francesco Totti, ex capitano della Roma, si è soffermato a lungo sui giallorossi in una lunga intervista rilasciata a Radio Serie A, a cominciare dall'arrivo di Romelu Lukaku: "La bellezza di noi romanisti è questa, quando c'è una cosa un po' più grande la facciamo diventare grandissima. La passione che ci mettono i tifosi della Roma è difficile trovarla in giro. Lukaku è un grande acquisto, fa la differenza, speriamo che trovi subito sintonia con Dybala. Ma un giocatore non può fare una squadra, per centrare gli obiettivi devi avere un organico completo. Lui e Dybala sono due top player, speriamo si intendano il prima possibile".
Darebbe la sua 10 a Dybala?
"Io non sono il proprietario di quella maglia. Il prossimo che la indosserà dovrà portare rispetto non al numero, ma alla società, alla Roma, e ai suoi tifosi. Deve essere uno che sta alla Roma per vent'anni, perché darla a un giocatore per uno o due anni non sarebbe significativo, non converrebbe neanche al giocatore stesso che sarebbe riempito di responsabilità. Paulo, per rispetto, non me l'ha mai chiesta e mai me la chiederà. È un professionista e un uomo esemplare, non uno stupido".
Il caffé coi Friedkin?
"No, ancora non lo abbiamo bevuto. Sono ancora chiusi i bar (ride, ndr)...".
L'inizio della stagione:
"Devono cambiare i risultati, ma Mourinho e la squadra sanno già come comportarsi, come giocare. E gli acquisti daranno una mano in più".
Perché la Roma non è da Scudetto?
"Perché non è attrezzata per vincerlo, è meglio essere realisti. Ci sono squadre più forti, per cui l'obiettivo deve essere il ritorno in Champions League perché la Roma la merita. Per me la favorita per lo Scudetto è la Juventus, ma tutto può succedere".
Mourinho?
"Come allenatore e gestore è il numero uno, come paarla, averlo in un club è l'ideale. È l'arma in più di questa Roma".