Il turnover, lo spauracchio, l'amore per Paredes, ma nella testa di Mou ci sono solo i tre punti

La partita contro il Servette arriva tra la vittoria contro il Frosinone che ha dato quel mimino slancio alla Roma per ripartire in campionato e la trasferta di Cagliari, dove, a casa di Ranieri, mister che più "core de Roma" è difficile trovare, dovrà per forza confermarsi, il che vuol dire, ottenere altri 3 punti. 

Tuttavia c'è quel blasone europeo da rispettare, non tanto la voglia di rivincita per la finale di Budapest che per Mourinho è stata vinta, ma, più che altro, la necessità di spendere meno energie possibili, in vista di Cagliari e in maniera più lungimirante, in vista di una stagione lunga quanto quella precedente. 

Ecco che esce fuori il Mou calcolatore, quello che rispetta il Servette, ma sa che allo stesso tempo può/deve far riposare 4 titolari per  vincere il match. Passare il turno sì, ma evitare i playoff contro una squadra che scende dalla Champions League sembra essere la cosa più importante tanto gli ha dato fastidio o è stato deficitario per lui nella passata stagione, in termini di energie spese. (basterebbe dire che l'obiettivo è quello di vincere il girone),

Un Mourinho romantico, quello che confessa il proprio amore verso Paredes (a cui avevamo dedicato proprio un podcast giorni fa) che, a sua volta, non si fa scappare l'occasione per professare il proprio amore verso la Roma. In fin dei conti, tutti, a partire dall'argentino campione del mondo, hanno bisogno di essere coccolati un po' e sentire di essere importanti. Basti pensare a uno come Mou, che ha vinto tutto nella propria carriera, ma ogni volta ha bisogno di ricordare di come il prodotto Bove lo abbia inventato lui, un po' alla Pippo Baudo. 

Ma tra l'amore, le rivendicazioni, i complimenti di rito per gli avversari, lo Special One è abbastanza chiaro e torna serio quando chiude la conferenza in questa maniera: "Auguro ai tifosi del Servette, una bellissima serata, ma che tornino a casa con 0 punti".