La Roma torna a essere piazzata: un'arma ritrovata?
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I segnali positivi mostrati dalla Roma nella vittoria per 3-1 contro l'Udinese allo Stadio Olimpico sono molteplici. Il primo che salta subito all'occhio sono sicuramente i tre punti guadagnati che permettono ai giallorossi di superare in un colpo solo Atalanta e Fiorentina, raggiungendo così il quinto posto a sole tre distanze dal quarto. Si può citare anche l'aver superato quota 4500 gol segnati nella propria storia in Serie A, solo le tre strisciate del nord ne hanno fatti di più. C'è, inoltre, un altro particolare che può far sorridere José Mourinho: l'essere tornati a segnare su calcio piazzato.
La Roma, infatti, contro i friulani è passata in vantaggio grazie al colpo di testa di Gianluca Mancini pescato da un cross da fermo al bacio di Paulo Dybala dalla trequarti. Questo tipo di soluzione non si vedeva addirittura da 51 giorni: bisogna tornare indietro fino al 5 ottobre, in occasione di Roma-Servette, con l'incornata vincente di Andrea Belotti dagli sviluppi di un corner battuto da Leandro Paredes per il definitivo 4-0. Situazione identica a quanto visto per il gol del 2-2 contro la Salernitana, nella prima giornata del campionato corrente. Eppure, il calcio piazzato è stato l'arma segreta della Roma targata Special One nelle due ultime stagioni, specialmente nella passata. Nell'annata 2022/2023, infatti, la Roma è riuscita a guadagnare punti e vittorie pesanti proprio grazie a questo fondamentale, basti pensare alle due trasferte di Milano: contro l'Inter, Smalling regala la vittoria sfruttando una punizione dalla trequarti; contro il Milan, invece, la Roma acciuffa un pareggio che sembrava insperato nel finale segnando entrambi i gol dagli sviluppi di un calcio piazzato. Nella scorsa stagione, la fase offensiva zoppicava vistosamente, ma i romanisti sapevano che anche solo un calcio d'angolo poteva bastare per riaccendere speranze ed entusiasmo. Ma cosa è cambiato in pochi mesi per fare molto più fatica in quella che sembrava quasi l'unica tattica buona per segnare? Un po' di cose. Innanzitutto, non si può non citare la partenza di Roger Ibanez alla quale si aggiunge la lunga assenza di Smalling, due che sapevano mettere la testa al momento giusto. Erano sicuramente loro gli assi nella manica di José Mourinho in area di rigore, per sfruttare al meglio un piazzato. I giallorossi hanno perso tanto senza loro due anche in zona gol e non solo dal punto di vista di solidità difensiva. Ad oggi - attaccanti esclusi - dei calciatori capaci di andare a saltare sono rimasti solo Gianluca Mancini, per l'appunto, e Bryan Cristante. Al tempo stesso, però, va anche detto che la Roma sembra molto più in grado di segnare grazie alle proprie gambe, sviluppando maggiormente manovre offensive.
Chissà se aver ritrovato confidenza con il calcio piazzato possa tornare a essere l'arma in più per la Roma di Mourinho in questa stagione.