Mourinho e gli sfoghi Special contro i suoi giocatori, una storia vista e rivista
Il pareggio in casa del modesto Servette non è andato giù a José Mourinho, che nell’immediato post partita ha accusato alcuni suoi calciatori di giocare questo tipo di gare in maniera superficiale. Non è la prima volta che lo Special One mette sul banco degli imputati i suoi uomini e probabilmente non sarà nemmeno l’ultima.
In questa stagione, al termine di ogni trasferta di Europa League, Mourinho ha avuto sempre qualcosa da ridire. Nonostante la vittoria per 2-1 in casa dello Sheriff al debutto, il tecnico ha sottolineato come la squadra abbia disputato un primo tempo lento e senza aggressività, senza controllo del gioco tanto da parlare di “miracolo” per aver chiuso la prima frazione in vantaggio.
Ben più altisonante lo sfogo post Slavia Praga-Roma, dove ha definito la sconfitta “orribile” e accusato i suoi giocatori di non aver tenuto un atteggiamento serio, corretto e professionale, escludendo dalle critiche il solo Bove. Ieri sera, invece, oltre a parlare di superficialità, Mourinho ha anche dichiarato che alcuni giocatori hanno perso una chance per dimostrare il loro valore, tanto che in futuro saranno utilizzati solo quando ci saranno calciatori tra virgolette morti.
In tutto ciò, Mourinho non ha fatto i nomi dei soggetti in questione, anche se basta fare 2+2 per capire a chi possa riferirsi. Un po’ come accaduto un anno fa dopo il pareggio per 1-1 in casa del Sassuolo, tra l’altro prossimo avversario della Roma, dove Mourinho disse pubblicamente che un giocatore lo aveva tradito per l’atteggiamento mostrato in campo, invitandolo addirittura a trovarsi una nuova squadra nel mercato di gennaio. Pur non facendo il nome, chiaro fu il riferimento a Karsdorp, poi rimasto a Roma e tornato a essere impiegato con regolarità.
Ripercorrendo il suo primo anno nella Capitale, uno dei primi sfoghi Special di Mourinho fu dopo il 6-1 subìto contro il Bodø/Glimt. Il tecnico aveva messo in campo una squadra imbottita di riserve, ma nel post gara arrivò a dire che i titolari del Bodø erano più forti delle seconde linee della Roma. In quel caso, inoltre, Mourinho optò anche per escludere alcuni giocatori come Diawara, Reynolds, Kumbulla, Villar e Borja Mayoral, spedendoli in tribuna nella gara successiva contro il Napoli salvo poi reintegrarli gradualmente.
Infine, anche dopo un bel pareggio per 1-1 conquistato l’anno scorso in casa della Juventus, Mourinho ebbe da recriminare apertamente contro i suoi giocatori, ammettendo di essersi vergognato di loro per la prestazione del primo tempo. Tra due giorni la Roma affronterà il Sassuolo e Mourinho si aspetta una risposta da chi scenderà in campo, con l’auspicio che il suo ennesimo sfogo abbia toccato le corde giuste e porti una reazione.