Cambio Campo - Demichelis: "La Juventus vuole andare in Champions League, ma non ci sono favorite per il 4° posto. Allegri sarebbe perfetto per la Roma"

Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.
L’ospite di oggi è Camillo Demichelis, giornalista di TuttoJuve.com, con il quale abbiamo parlato di Roma-Juventus.
Impossibile non partire in questa intervista con una domanda sul cambio in panchina. Come hai preso la scelta di esonerare Thiago Motta? Che ne pensi? Tudor è l’uomo giusto per risollevare le sorti della Juventus?
"Si è arrivato all’esonero di Thiago Motta perché ormai i rapporti con la società erano minimi e questa non ha avuto le risposte che si attendeva. Al tempo stesso, però, la dirigenza non ha neanche difeso il progetto Thiago Motta, che comunque era stato voluto fortemente da Giuntoli nella rivoluzione fatta quest’estate. Quindi, è stata una grande delusione per tutti il suo esonero, però dopo la sconfitta contro l’Atalanta per 0-4, vedendo lo stadio che si svuota al 70' e la non reazione con la Fiorentina, ci sono state riflessioni. Poi, ci sono stati dei confronti durante la settimana nella sosta per le nazionali che hanno portato ad avere questi rapporti ai minimi con parte della squadra e della società. Allora, si è deciso di interrompere il rapporto perché così non si poteva andare avanti: si metteva a rischio la qualificazione in Champions, che per la Juventus è diventata di vitale importanza. Tudor è un allenatore sicuramente con tanta grinta e che in questo momento soddisfa la piazza perché ha riportato la juventinità, cosa che prima ne si sentiva molto la mancanza. Per quanto riguarda il campo, il tecnico ha già cambiato molto perché, pur non giocando una grande partita, la Juventus contro il Genoa ha cambiato sistema di gioco: adesso, il calcio è più verticale e si è passati a una difesa tre, quindi ci sono stati già tanti cambiamenti in questa settimana. Si sta lavorando molto per cercare di velocizzare i tempi di apprendimento del gioco di Tudor. Solo i risultati ci diranno se la scelta di prendere l'allenatore croato sarà giusta o meno".
Tudor cosa dovrebbe fare per guadagnarsi la riconferma anche nella prossima stagione? La vedi come un’ipotesi possibile oppure una speranza remota?
"Tudor, per guadagnarsi una conferma, dovrà portare sicuramente la Juventus in Champions League e fare un ottimo Mondiale per Club. Questo potrebbe anche non bastare, perché il tecnico croato ha firmato un contratto fino a dopo il Mondiale per Club a 500.000 euro. Poi, c'è una opzione legata alla Champions per il prossimo anno. La Juventus, però, ha una contro-opzione, quindi può evitare di far esercitare al tecnico questa possibilità di prolungare il contratto. La squadra cerca di conoscere il prima possibile il tecnico, quindi in questo momento parlare del futuro di Tudor non è giusto. È un allenatore che ha dato la propria disponibilità quando altri, invece, volevano contratti di due anni per arrivare sulla panchina della Juventus. Si è preso la responsabilità di provare a portare la Juventus in Champions League, nonostante le difficoltà. In questo momento, verrà valutato il suo lavoro e poi se sarà così bravo e farà tantissimi punti, riuscendo a fare anche un ottimo Mondiale per Club, si sederanno in tavolo e parleranno del futuro. In questo momento, è davvero troppo presto per parlare sia di una possibile conferma che di una separazione finale".
In caso di addio di Tudor a fine anno anno, su chi punterebbe la Juventus? Penso a Gasperini, accostato ultimamente anche alla Roma…
"Il piano numero 1 per un eventuale sostituto di Tudor è quello di Antonio Conte: la piazza ha bisogno di un allenatore di grande personalità, carismatico e che possa sopperire a qualche mancanza della società a livello comunicativo. Se dovesse andare via Igor Tudor, penso soltanto ad Antonio Conte. Ci sono, poi, anche altre figure che possono essere dei candidati per la panchina della Juve, come Gasperini, Pioli, ma il club bianconero, dopo aver esonerato Thiago Motta, sa benissimo di poter affascinare Antonio Conte a fine stagione. Credo che proveranno a informarsi sulla situazione del mister del Napoli. Se dovesse liberarsi dai partenopei, molto probabilmente la Juventus farà di tutto per provare a portarlo sulla propria panchina. Adesso, Conte è totalmente concentrato sullo scudetto e la Juventus è totalmente concentrata sull'arrivare in Champions League. Credo che in questo momento sia ancora troppo presto per parlare di un possibile futuro di Conte alla Juventus".
Arrivati a questo punto della stagione, con l’obiettivo scudetto sfumato già da tempo. Quanto sarebbe deludente questa stagione per il club bianconero?
"Giuntoli, nei discorsi fatti con noi giornalisti, ha sempre parlato di quarto posto perché rispetto a tutte le altre squadre la Juventus ha cambiato 16 giocatori e guida tecnica. Ovviamente, essere eliminati in Coppa Italia dall'Empoli e Champions League ai play-off dal PSV Eindhoven sono state due grandi delusioni, però l'obiettivo della Juve non era quello di vincere lo scudetto, ma era quello di qualificarsi in maniera più semplice alla Champions League e far crescere questo progetto. Le cose non sono andate bene nell'era Thiago Motta e questo fa vedere la realtà in maniera ancora più negativa, però la Juventus vuole andare in Champions League. Sapeva benissimo le difficoltà di questa stagione con 16 cambiamenti in rosa, cambiamenti nella società, cambiamenti nella guida tecnica, quindi possiamo dire che tra le squadre che sono in lotta per la Champions League è quella che ha cambiato più di tutti. C'erano delle difficoltà, perché a volte devi anche conoscerti prima di far partire un progetto e alla Juventus le cose non sono andate bene, però sicuramente è una stagione negativa. L'obiettivo di inizio anno non era quello dello scudetto, ma era il quarto posto, perché l'Inter è stata costruita con un anno d'anticipo con acquisti svincolati; il Napoli comunque ha 8 giocatori che hanno già vinto lo scudetto nella formazione titolare, quindi erano squadre più pronte rispetto alla Juventus. I bianconeri hanno azzardato con tutti questi cambi, la speranza è di aver costruito una rosa giovane, dato che è la seconda più giovane della Serie A, e che ciò possa portare poi dei frutti in futuro".
A proposito di corsa Champions, pensi che la Juventus sia la favorita per il 4º posto? Secondo te, quante chance ha la Roma?
"Per la lotta al quarto posto non penso ci sia una favorita, perché tutte le squadre comunque sono lì a distanza di pochissimi punti e ci sono tantissimi scontri diretti che faranno la differenza, insieme anche alle altre partite. Sarà la squadra che avrà più continuità nell'ultimo periodo ad andare in Champions League, però, vedendo i risultati, possiamo dire che la Roma viene con un cammino più importante rispetto a tutte le altre e in questo momento è tra le più in forma. Credo non ci sia una reale favorita, però dico che la Roma può sicuramente ambire alla Champions League: lo dice lo storico, ha fatto più punti di tutti nell'ultimo periodo e quindi è sicuramente una squadra che ha delle certezze e lo sta dimostrando con grande continuità di risultati".
Nell’intervista antecedente alla gara d’andata, dichiarasti che la cessione di Soulé è stato un affare anche per la Juventus. Sei ancora di questo parere oppure credi che l’argentino avrebbe fatto comodo ai bianconeri?
"Se non ricordo male l'intervista precedente, avevo parlato di affare per entrambi: con la Roma che si è ritrovata a prendere un giocatore di sicuro valore e la Juventus che ha incassato una cifra importante. Reputo che Soulé sia un grandissimo calciatore, che ha dimostrato di fare bene anche alla Roma e soprattutto si è dimostrato ancora una volta un ragazzo per bene e intelligente fuori dal campo. Ha saputo aspettare la sua occasione, ha avuto pazienza nei momenti difficili e adesso che ha più spazio sta dimostrando la sua grande classe con delle bellissime giocate. Credo sia assolutamente un giocatore di altissimo livello. Per quanto riguarda la Juventus, è sempre piaciuto a Thiago Motta e credo onestamente che Soulé possa giocare in qualsiasi squadra. Sono dell'idea che la Juventus, in una situazione economica diversa, probabilmente avrebbe deciso di tenerselo stretto uno come Soulé".
Che ne pensi di Claudio Ranieri e della sua Roma? Hai un ricordo del tecnico nei suoi anni in bianconero?
"Claudio Ranieri è uno degli allenatori più importanti della storia del calcio italiano. La sua carriera parla per lui. È un allenatore capace di fare delle imprese straordinarie e lo sta facendo anche quest'anno con la Roma. Riesce a risolvere i problemi di tutte le società. Lo fa senza proclami, ma lavorando e dimostrando tutto sul campo, ma soprattutto facendosi amare dai suoi giocatori. Credo che sia davvero un allenatore straordinario, un esempio per il calcio italiano. Il ricordo che ho di Ranieri alla Juventus è che fece molto bene, non era per niente facile arrivare dopo la Serie B. C'è del rammarico per gli ultimi mesi della sua avventura alla Juventus, perché comunque si meritava di finire la stagione per quanto mi riguarda. Credo che tutti i tifosi della Juventus lo possano ricordare con un grande sorriso, perché lui ha comunque riportato il club in Champions League. Ha contribuito anche l'anno successivo a riportarla nuovamente in Champions. Dopo la Serie B, ha fatto un lavoro straordinario. Anche se sei la Juventus, tornare in Serie A dalla Serie B ti crea tante aspettative. Non era facile, dato che nel mercato si cambiò tanto. Anche nella Juventus ha fatto un lavoro incredibile. La sua carriera parla per lui. Ovunque è andato, si è fatto amare. Credo che questa sia una cosa veramente incredibile. Soprattutto, che non capita a tutti gli allenatori".
Uno dei nomi caldi per la panchina della Roma è quello di Massimiliano Allegri. Dopo tanti anni in bianconero, come vedresti il tecnico in giallorosso?
"Allegri è un grandissimo tecnico, è un grandissimo comunicatore: sa gestire una rosa, ha la personalità, ha il carattere e credo che una piazza come Roma, così calda, può aver bisogno di un tecnico così, di un leader vero. Quindi, la Roma ha l'opportunità di scegliere un grande tecnico e, probabilmente, Allegri è perfetto per allenare la Roma, però non sono scelte che dipendono da me. Credo che abbia tutto per poter allenare alla grande un club come la Roma e, onestamente, ha anche qualcosa di simile a Claudio Ranieri: è molto pragmatico e riesce sempre a centrare gli obiettivi. Quindi, penso che potrebbe essere il tecnico ideale per succedere a Ranieri".
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