Cambio Campo - Herran: "L'Athletic non scende mai in campo per pareggiare. Paura della Roma? No, ma c'è molto rispetto. La finale a Bilbao mette pressione"

Cambio Campo - Herran: "L'Athletic non scende mai in campo per pareggiare. Paura della Roma? No, ma c'è molto rispetto. La finale a Bilbao mette pressione"Vocegiallorossa.it
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di Marco Campanella
fonte Redazione Vocegiallorossa - Marco Campanella

Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.

L’ospite di oggi è Alfonso Herran, giornalista di Diario As, con il quale abbiamo parlato di Roma-Athletic Club.

La Roma è imbattuta in Serie A da ben 11 partite e sta viaggiando a una media punti importanti. L’Athletic ha paura paura dei giallorossi? 
"Più che paura, ha molto rispetto per la storia del club, per la forza del suo stadio e per l'esperienza del suo allenatore. Sa che in Europa tutti gli avversari hanno dei punti pericolosi e, sebbene abbia perso solo una partita, ha dovuto dare il massimo per ottenere punti nelle altre".

La prima partita si giocherà allo Stadio Olimpico, dove la Roma dà sempre il meglio di sé. L’Athletic potrebbe venire a Roma per strappare un pareggio positivo, in vista della sfida del San Mames?
"L'Athletic non scende in campo con l'idea di pareggiare. Né al Bernabeu né allo stadio del Barcellona. Sono sicuro che giocheranno la loro solita partita coraggiosa, pressando nella metà campo avversaria e cercando di gestire il pallone. Se nella parte finale della partita vedranno che la situazione è complicata, forse penseranno a rimanere in zona difensiva e a far valere il ritorno a Bilbao".



Sancet potrebbe saltare la sfida contro la Roma per infortunio. Come sta? Quanto è importante per la squadra di Valverde? 
"Valverde ha già spiegato che non ha intenzione di correre il minimo rischio con Sancet. La stagione è molto lunga e l'infortunio al retto femorale della gamba destra gli consiglia di stare tranquillo. In linea di massima, doveva fare due settimane. Vediamo se riuscirà a recuperare. È un giocatore fondamentale per collegare il centrocampo e la linea d'attacco. Ed è il capocannoniere dell'Athletic. Sta per tornare in Nazionale. È stato votato come miglior giocatore di febbraio nella Liga". 

In cosa, secondo te, la Roma dovrà fare attenzione all’Athletic? Quale saranno i maggiori pericoli per i giallorossi? 
"Il ritmo che dà al gioco, la velocità di Williams e la verticalità di tutto il fronte d'attacco. La squadra di Valverde è molto sicura in difesa, con il portiere internazionale Simon e il campione europeo Vivian in testa, oltre a Jauregizar al centro che è in forma smagliante sia in difesa che in attacco. I baschi sanno sempre come creare pericoli dai calci piazzati. Lo si è visto nel pareggio di Paredes all'Olimpico".

D’altro canto, invece, in cosa dovrà fare attenzione l’Athletic contro la Roma?
"Soprattutto Dybala, che è in forma straordinaria. E il ritorno di Dovbyk, autore del gol nella partita della fase a gironi. Ordine, linee strette, formazione equilibrata con centrocampisti creativi e velocità in contropiede. Ranieri è noto per amare un mix di giocatori tecnici e fisicamente potenti, con tocchi corti e costanti". 

Negli ultimi anni la Roma ha costruito una vera e propria storia europea: è arrivata una volta in semifinale di Champions League, una volta in finale e due in semifinale di Europa League, e ha vinto la Conference League. Pensi che questa maggiore abitudine a giocare certe partita possa favorire la Roma rispetto all’Athletic che torna per la prima volta quest’anno in Europa dopo tanti anni?§
"L'Athletic è abituato a questo tipo di partite, anche se è passato molto tempo dall'ultima volta che ha giocato in una gara a eliminazione diretta in campo europeo. Negli ultimi cinque anni, è stata una squadra molto affidabile in Coppa di Spagna, con partite molto difficili. La scorsa stagione hanno addirittura vinto il trofeo ai rigori. Le grandi atmosfere lo motivano, come si è visto sabato al Metropolitano. L'unica cosa che può metterlo sotto pressione è sapere che la finale di Europa League è a Bilbao a maggio, in casa, la gente gli chiede di arrivarci e questo mette molta pressione sulle loro spalle".