TRIGORIA - Di Francesco: "Infortunati? Forse Dzeko e De Rossi in panchina. Zaniolo non sarà riproposto in attacco. Mi sento sempre in discussione. Mercato? Sarà fatto qualcosa, è inevitabile"
Alle 13:15 Eusebio Di Francesco parlerà a Trigoria per presentare il big match contro la Juventus, in programma domani alle 20:30 all'Allianz Stadium.
Come di consueto, Vocegiallorossa.it vi offrirà la diretta testuale del match.
Infortunati?
"Le possibilità più grandi le ha Dzeko. Oggi farà il primo allenamento con la squadra e valuteremo se portarlo in panchina. Non gioca da 20 giorni, è impossibile farlo partire dal primo minuto. Quasi sicuramente tra i convocati. Speranze per De Rossi, che oggi si allenerà con la squadra. Lo valutiamo giorno dopo giorno. Per gli altri, non ci sono possibilità".
Come si affronta la Juve?
"Dimostra di essere la più forte e non da quest'anno. La Roma non ha mai risultato a Torino e magari tireremo fuori una grande prestazione. Servirà una gara di alto livello. Bisogna far bene mentalmente, tecnicamente e fisicamente. Sono fattori imprescindibili per fare una grande gara".
Gioca Schick o viene riproposto Zaniolo?
"Più difficile la soluzione Zaniolo. Quando provi delle cose ti rendi conto se la soluzione sia giusta o meno e non ho avuto delle risposte da Zaniolo in quella posizione. Sicuramente si giocheranno i due posti da attaccante o giocheranno tutti e tre Ünder, Schick e Kluivert. Anche Ünder ha avuto qualche problema, è da valutare, bisogna valutarlo perché non si è mai allenato con la squadra fino a ieri".
Florenzi esterno alto?
"Vorrei tenere la formazione top secret ed è difficile, viste le disponibilità che ho. Potrebbe essere utilizzato in quel ruolo, non è la prima volta che lo farebbe, si adatta con molta facilità".
Se a inizio stagione le avessero detto che avrebbe trovato la Juve con questo distacco cosa avrebbe pensato?
"La Juventus non mi meraviglia. Noi abbiamo fatto di meno, per colpa di tante situazioni, in alcune partite abbiamo buttato dei punti. Spesso Allegri cambia formazione e ha sempre una squadra di altissimo livello. Noi possiamo fare meglio".
La Roma non ha mai vinto all'Allianz Stadium. Può incidere anche il fatto che la Juventus abbia cambiato solo due allenatori mentre la Roma cinque?
"C'è anche uno stadio che favorisce la Juve, come clima. Quando ci sono andato per la prima volta ho notato che nello spogliatoio degli ospiti ti fanno vedere tutti gli scudetti e le coppe vinte e questo ti mette in soggezione. Poi ovviamente un conto è andarci con il Sassuolo e un conto con la Roma. Bisogna concentrarsi per ambire di fare un risultato importante, che sarebbe anche storico".
Si sente rassicurato dopo l'incontro tra Monchi e Pallotta?
"Mi sento sempre in discussione, vedendo che le cose non girano. Ci si fanno delle domande e si cercano le soluzioni. Guardo avanti e cerco di fare meglio di quanto fatto per ora".
L'eventuale presenza di Florenzi esterno alto implica una difesa a 4 o a 3?
"Tutto può avere una logica. Ho provato tutte e due le formazioni nell'ultimo periodo. Non cambiano i concetti, la logica, al massimo gli interpreti e qualche movimento. La Roma deve difendere meglio, a prescindere dal modulo. Le difficoltà più grandi sono in fase difensiva, il problema sono i gol subìti. In fase realizzativa stiamo facendo meglio. Non conta il modulo ma come si muove tutta la squadra".
Mercato a gennaio?
"Qualcosa sarà fatto ma non gliel'ho chiesto. Gli ho parlato più di quello che bisogna fare in questo momento per arrivare al 29, poi si faranno delle valutazioni importanti ma è inevitabile che sarà fatto qualcosa sul mercato, viste le condizioni generali, i dubbi fisici su tanti giocatori, non possiamo non muoverci".
Perché la differenza di rendimento della difesa?
"Il campo è l'unico modo. Ieri abbiamo lavorato ancora su alcuni concetti solo con la linea difensiva. Più che errori di reparto abbiamo fatto tanti errori individuali. Sui calci piazzati non abbiamo fatto bene mentre nel passato eravamo quasi invalicabili. L'errore più grande sarebbe parlare solo di linea difensiva".
Cosa prendere a modello della Juventus?
"Ha costruito in mentalità e vincere aiuta a vincere. Poi la solidità che ha, il fatto che la famiglia Agnelli sia a capo da una vita, avere uno stadio ha fatto crescere la Juventus al livello esponenziale".
Contento o meno che giocherà Ronaldo? Vuole giocarsela con lui in campo?
"Lui è il pericolo numero uno, è un fuoriclasse. Magari non lo vedi per 35 minuti e poi tira fuori un colpo fenomenale. Preferirei non giocasse, ovviamente".
Pallotta ha detto che chi non presta il massimo impegno deve farsi da parte. La squadra mette il massimo impegno?
"Ha chiesto massimo impegno a tutti, anche agli addetti stampa, a chiunque. Possiamo fare molto meglio ma tanti obiettivi li abbiamo superati, come i gironi di Champions. Leggo che la Roma abbia avuto un girone facile, tante volte la Roma ha avuto squadre facili e non ha passato nemmeno il preliminare".
De Rossi ha parlato di quanto siano stati difficili alcuni addii da assimilare. Si è risolta la situazione al livello emotivo?
"Se De Rossi ne ha parlato significa che si è appianata la situazione. Lasciamo il passato indietro. Questo è stato un errore, se l'ha detto il capitano significa che il gruppo ha pagato questa situazione ed è positivo sia stata assimilata la situazione".
Come stanno Pastore e Perotti?
"Grande continuità negli allenamenti. Sono contento della loro crescita ma difficilmente giocheranno dal primo minuto. Perotti ha superato quei problemi che non gli consentivano di allenarsi tutti i giorni".
Ünder e Kluivert li abbiamo visti nella ripresa contro il Genoa molto dentro al campo. Può essere una possibilità anche per domani? Può chiedere di più agli attaccanti nella rincorsa dell'avversario?
"Intanto per non farla prendere agli altri bisogna tenerla e dobbiamo migliorare. A rincorrere si fa più fatica. Per esempio, quando El Shaarawy ha recuperato palla contro la Samp è diventata una forza in più per attaccare e fare gol. L'aspetto psicologico è molto importante. Impattare bene una gara dà fiducia anche per rincorrere gli avversari. Abbiamo bisogno dell'aggressività degli attaccanti. Mandžukić contro il Torino difendeva dentro l'area di rigore sui loro traversoni. Mentalità. Bisogna prendere esempio da questi grandi attaccanti".