Totti: "Il Liverpool un modello da seguire. Sarà una gara difficile per entrambe le squadre"
Queste le parole di Francesco Totti al sito del Liverpool, prossimo avversario della Roma in Champions League: "Il Liverpool è un modello da seguire per l'atmosfera, il sentimento e la passione dei tifosi. Nonostante il risultato ho un bel ricordo di quella gara (Champions League stagione 2001/02). Ovviamente, se ripenso alla finale di Coppa dei Campioni del 1984 è un brutto ricordo, quindi avremmo evitato un sorteggio del genere. Ma dovevamo pescare una delle 3 migliori squadre d'Europa e ci è toccato il Liverpool".
Su Salah:
"In questa stagione ho visto alcune partite del Liverpool, soprattutto perché ci gioca Salah ora. L'ho seguito costantemente . Negli ultimi giorni ho rivisto le partite in Champions League e penso davvero che sarà una partita difficile per entrambe. In un certo senso mi ha sorpreso che l'egiziano abbia fatto così bene nella sua prima stagione al Liverpool. D'altra parte, considerando la squadra, l'allenatore che hanno Klopp, per me, è uno dei migliori al mondo non mi ha sorpreso molto. E' stato messo nelle condizioni di esprimersi al meglio".
Totti ha parlato anche al sito ufficiale del Liverpool: Quando sento parlare del Liverpool mi viene in mente il rispetto, una grande società, una grande società, grandi tifosi, un modello. Ma tra le quattro più forti d'Europa, una la dovevi incontrare. Abbiamo incotnrato loro, lo stesso Barcellona era contento di affrontare la Roma, invece abbiamo dimostrato il nostro valore, il nostro club ha fatto vedere che serve anche la fortuna. Salah mi ha sorpreso fino a un certo punto, non pensavo che facesse così bene. Come ho detto prima, l'organico è completo, ha un allenatore che per me è tra i primi cinque al mondo, che permette loro di esprimersi al 101%. Già si percepisce l'atmosfera della semifinale di Champions League, noi non siamo abituati a fare queste partite. Le affrontiamo con lo spirito giusto, cercando di fare bella figura. Che vinca il migliore, speriamo di poter essere noi".