TRIGORIA - Di Francesco: "Empoli squadra in salute. Kolarov out, giocano Lu. Pellegrini, Manolas, Lo. Pellegrini e Dzeko. Dobbiamo aspettare Schick"
Eusebio Di Francesco ha risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa alle ore 13:00, in vista del match di domani sera contro l'Empoli di Aurelio Andreazzoli. Vocegiallorossa.it vi ha fornito in tempo reale tutte le dichiarazioni del mister. Eccole di seguito:
Giudizio sull'Empoli? Banco di prova importante?
"Ogni partita è un banco di prova, l'Empoli è in salute e meritava più punti. È una delle squadre cosiddette piccole che gioca meglio e tiene bene il possesso palla, veramente hanno qualità importanti, complimenti a Andreazzoli".
Lei ha iniziato la sua carriera professionale a Empoli, come sarà tornare lì?
"Sempre bello tornare lì, a Empoli mi sono formato come uomo. Ci sono tornato già non come allenatore della Roma, domani sarà la prima volta qui in panchina".
Kolarov?
"Domani giocherà Luca Pellegrini, Kolarov non sarà neanche tra i convocati, oggi neanche riusciva a camminare, giusto per farvi capire la disponibilità che ha dato e la forza mentale che ha avuto".
Il segnale delle italiane in Champions?
"Segnale di crescita, ma bisogna dare continuità".
Santon terzino e Florenzi in avanti come nel derby?
"Gli unici sicuri del posto sono Manolas e Pellegrini, sto ancora valutando. In mezzo al campo credo confermerò Lorenzo Pellegrini, poi dovrò decidere tra Cristante, Nzonzi, De Rossi se sta bene. Davanti ancora Edin Dzeko titolare, per il resto vedremo chi saranno i due esterni".
Come sta Daniele De Rossi e come procede la crescita di Coric?
"Coric è giovane, deve riuscire ad inserirsi al meglio perché viene da un campionato diverso, ma ha delle qualità importanti. Per quanto riguarda De Rossi valuteremo, ma oggi ha fatto tutto l'allenamento senza dare problemi. Se dovesse dare delle risposte positive giocherà dall'inizio".
Karsdorp e Schick?
"Karsdorp viene da un infortunio importante, ma deve ancora trovare la forma migliore. Il ragazzo deve migliorare e non si deve abbattere, per il momento abbiamo anche altre soluzioni per il ruolo di terzino destro. Schick ha fatto cose buone e altre meno buone, ma sono convinto dei suoi mezzi che sono sicuro che verranno fuori. Per il momento davanti cerco di sfruttare il grande momento di Dzeko".
Andreazzoli ha influito nella tua scelta di diventare team manager nella Roma?
"Ci scambiavamo tanti consigli a calcio-tennis con Bruno Conti e Luciano Spalletti. Avevamo un bel rapporto, ma non avevo pensato di fare l’allenatore in quel periodo".
Potremmo rivedere Florenzi spostato in avanti?
"In futuro sì, domani no. Se dovesse giocare lo farà da terzino".
La sosta è un "avversario"? Zeman ha parlato duramente di Schick. Il ragazzo altrove potrebbe crescere meglio?
"La sosta è sempre una cosa positiva per andare a recuperare l'energie fisiche e mentali. Tanti andranno in nazionale. Vedersi tutti i giorni non aiuta, è importante staccare, sia per l’allenatore che per i giocatori. Ma prima della sosta c’è l’Empoli, è una gara difficilissima, dobbiamo prendere i tre punti. Ieri ho sentito Zeman al telefono, è stato travisato mi ha detto, non ha mai messo in discussione le qualità tecniche di Schick. Siamo ad ottobre, non possiamo pensare di mandare a giocare Schick da un’altra parte, dobbiamo farlo crescere e sfruttare al meglio le sue qualità. Fino ad una settimana fa parlavate di un Lorenzo Pellegrini non in grado di giocare nella Roma, ora di rinnovo del contratto. Nel nostro mondo non esiste equilibrio, aspettiamo, a volte ci sono dei giocatori con un tempo di maturazione diverso. Patrik ha delle caratteristiche per diventare veramente un giocatore forte".
Come può mettervi in crisi l'Empoli di Andreazzoli?
"Non lo posso dire pubblicamente. Sono molto bravi ad andare in verticale. Si muovono coordinati tra attaccante e trequartista. Hanno una grande mobilità, hanno molto idee, ma soffrono un po’ nell’ampiezza del gioco. Abbiamo preso le giuste precauzioni per difenderci ma anche per attaccarli. Con le grandi poi l’Empoli se la gioca sempre alla pari".
Kolarov andrà in nazionale o avete sentito la federazione serba?
"Io non parlo mai con le federazioni o con i ct, non so manco chi siano. Io mi metto a completa disposizione. Non ho sentito nessuno, ma credo che lui debba andare. Mi sembra inopportuno che giochi in nazionale, non cammina. Io non mi intrometto con le nazionali, la mia società farà di tutto affinché torni il prima possibile".