L'avversario - Attendendo la contromossa di Pioli
Sarà il Milan di Pioli ad affrontare la Roma nei quarti di finale di Europa League, con il ritorno in programma domani sera alle 21:00.
POSSESSO PALLA – Il Milan, così come la Roma, predilige avere il controllo del pallone. I rossoneri fanno circolare la palla fino a spostarsi su una delle sue fasce, sovraccaricandola con molti uomini per raggiungere un duplice obiettivo: da una parte, i rossoneri cercano di sfondare su quella fascia moltiplicando le linee di passaggio e le possibilità di combinare nello stretto con rapidi uno-due per liberare l’uomo. Il secondo obiettivo è quello di attirare gli avversari nella stessa zona di campo per poi, nel caso, cambiare lato e attaccare rapidamente il lato debole. Il dato è comunque chiaro: la squadra di Pioli è ultima per passaggi lunghi in Serie A (insieme al Bologna), preferendo risalire il campo con rapide combinazioni o andando in dribbling con i suoi uomini di più qualità. Lo scopo è anche quello di attirare l'avversario, farlo uscire dal proprio guscio, dalla propria comfort zone, per poi trovare così spazio con le sgroppate micidiali di Hernandez e Leao (e non solo).
SOVRAPPOSIZIONE TERZINI – Come già accennato, il Milan gioca molto sulle fasce chiedendo ai terzini frequenti sovrapposizioni. A sinistra, i rossoneri possono schierare due bocche di fuoco come Hernandez e Leao, che risalgono il campo con un mix letale di esplosività, qualità, potenza e forza fisica. Non è un caso che i milanesi siano primi, in Serie A, per volte in cui sono entrati in area palla al piede, così come sono primi per distanza percorsa palla al piede verso la porta avversaria. A destra, va leggermente meglio ma occhio a Pulisic, il quale spesso si accentra, facendo spazio alla sovrapposizione del terzino destro. Giroud, invece, oltre a finalizzare viene spesso incontro a cucire il gioco.
MOSSA E CONTROMOSSA, PRONTA LA GABBIA PER HERNADEZ E LEAO - La scorsa settimana, la mossa di De Rossi di piazzare El Shaarawy a destra ha spiazzato Pioli. Il Faraone, insieme a Cristante e Celik, ha anestetizzato la coppia Hernandez-Leao e il tecnico giallorosso conta di fare lo stesso domani, schierando Bove al posto dello squalificato Cristante, aggiungendo polmoni e dinamismo.
TENDENZA AD ALLUNGARSI – Il problema del Milan risiedeva nella fase difensiva. La squadra di Pioli è quattordicesima per tiri concessi, un numero molto alto per una squadra con le ambizioni come quelle del Milan. I tanti infortuni nella parte centrale della stagione avevano complicato molto i piani di Pioli, costretto in alcune occasioni a schierare addirittura Hernandez centrale. La situazione è, attualmente, migliorata, ma la tendenza ad allungarsi ancora rimane, con un rischio calcolato da parte dei rossoneri di provare a pressare gli avversari (non tutti e non sempre), con il risultato di rischiare di farsi trovare scoperti in contropiede.
L'ATTEGGIAMENTO DI DOMANI - Il Milan avrà ovviamente l'obbligo di accelerare per recuperare la rete di svantaggio. La Roma non dovrà farsi schiacciare nella propria metà, altrimenti soccomberà, ma dovrà essere abile nell'uscire palla al piede contro la, probabile, pressione rossonera. Sarà fondamentale trovare i giusti meccanismi per far uscire il pallone rapidamente e con qualità, per poter sfruttare gli spazi che la squadra di Pioli dovrà necessariamente lasciare.