Ag. Bove: "Il 30 agosto è un giorno che non dimenticheremo mai, ci siamo trovati spalle al muro"
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Diego Tavano, agente tra gli altri di Edoardo Bove, ha parlato del suo assistito:
Come sta Bove?
"Edoardo è molto più di un semplice assistito per me. È un ragazzo di 22 anni con la maturità di un uomo: intelligente, sensibile e speciale. Dopo un periodo difficile, ora sta bene e continua a sottoporsi a esami di controllo, ma siamo ottimisti. Il suo caso ha unito tantissime persone, come ha raccontato lui stesso al Festival di Sanremo. Il sostegno ricevuto è andato oltre le rivalità calcistiche, dimostrando quanto sia una persona speciale. Voglio anche ringraziare Firenze e la Fiorentina: la città si è stretta intorno a lui con affetto, i tifosi lo hanno coccolato e la società è sempre stata al suo fianco. Firenze è un posto meraviglioso con un grande cuore".
Il ministro dello Sport Abodi ha espresso il desiderio di rivederlo in Serie A. Ne avete parlato?
"Ho un ottimo rapporto con Abodi, ci ha invitati al Ministero e andremo a trovarlo appena possibile. Le sue parole sono state apprezzate, perché l’Italia sta cercando di allinearsi ad altri paesi su questo tema. Naturalmente, sarà necessario approfondire la questione nelle sedi opportune per capire se ci siano i margini per un suo ritorno in campo".
Bove ha dichiarato che gli piacerebbe giocare in Premier League. È un'ipotesi concreta?
"Lui e la fidanzata Martina sono molto legati a Londra, una città che amano. La Premier League potrebbe essere un’opzione per il futuro, ma al momento non stiamo pensando a nulla di definitivo. Vedremo più avanti".
Si è parlato di una sua cessione forzata al Nottingham Forest. È vero che ha lasciato la Roma per Lina Souloukou?
"Il 30 agosto è stato un giorno che né io né Edoardo dimenticheremo mai. Ci siamo trovati con le spalle al muro di fronte alla possibilità di trasferirsi al Nottingham Forest, con un eventuale prestito all’Olympiacos, visto che il proprietario è lo stesso. Non era un’opzione che ci convinceva, mentre la Fiorentina era la destinazione giusta, tanto che da settimane ero in contatto con il direttore generale Pradé. Abbiamo spinto in quella direzione e si sono create delle frizioni: non capivamo perché Edoardo dovesse essere ceduto a una cifra così bassa. Lui considera Roma casa sua e ama i suoi tifosi, ma quando ha capito l’intenzione del club, ha scelto con determinazione la Fiorentina. E col senno di poi, abbiamo avuto ragione", le sue parole a chiamarsibomber.com.
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