Inaugurato il Giardino Nils Liedholm. Gualtieri: "Ricordarlo è un dovere e un onore". Presente Mancini. FOTO! VIDEO!
Roma Capitale, con il supporto della AS Roma, martedì 8 ottobre alle 11 ha intitolato, alla presenza del Sindaco Roberto Gualtieri, il giardino in via Gustavo D'Arpe, a Nils Liedholm, l'allenatore svedese che vinse lo scudetto con la Roma nel 1983. La cerimonia è avvenuta il giorno del 102° anniversario della nascita del tecnico svedese, scomparso il 5 novembre 2007. Vocegiallorossa.it era presente in loco e vi ha fornito la diretta dell'evento.
12:00 - Ecco il momento in cui viene svelata la targa del Giardino di Nils Liedholm:
Ecco il momento in cui viene ufficialmente (con difficoltà) svelata la targa in onore di Liedholm#ASRoma pic.twitter.com/T8jT7wYtKk
— VoceGiallorossa.it (@VoceGiallorossa) October 8, 2024
11:40 - Prende la parola Gualtieri: "È una vera gioia e, permettetemi, una fortissima emozione per me, essere qui oggi a inaugurare questa dedica a una figura straordinaria, davvero unica nel calcio mondiale: Nils Liedholm, al quale tutti noi dobbiamo tantissimo. Voglio ringraziare Carlo Liedholm per essere presente; permettetemi un saluto particolare anche a Luciano Tessari, che è stato il suo braccio destro. Un saluto affettuoso va a Ettore e Giacomo Viola, naturalmente, e un ringraziamento alla società qui rappresentata da Lorenzo Vitali. Un abbraccio e un saluto vanno anche a tutti i campioni della Roma di oggi, i romanisti e i tifosi, che hanno reso grande questa squadra, facendoci innamorare e sentire orgogliosi. Roma smetteva di essere la Rometta e diventava una squadra grande. Prima di tutto, credo sia importante dire che Nils Liedholm è un patrimonio del calcio mondiale, una figura straordinaria e uno dei più grandi centrocampisti di tutti i tempi, con una carriera eccezionale. Se non ricordo male – e il figlio potrà correggermi – lui aveva studiato ragioneria e aveva una mente straordinaria. Anche quando era in campo, mostrava una capacità unica di applicare l'intelligenza al gioco, oltre alla tecnica e al fisico. Pur non essendo un grande marcatore, è uno dei marcatori più anziani dei Mondiali, e in particolare ricordo come si bevette la difesa del Brasile nella finale del 1958, segnando il primo gol con una serie di dribbling incredibili. È stato anche una bandiera del Milan, dobbiamo ricordarlo: ha vinto quattro scudetti da giocatore e uno da allenatore. Amava l'Italia in modo incredibile e, in particolare, amava tantissimo Roma, cosa che me lo fa sentire particolarmente vicino. Personalmente, ho 17 anni nel 1983, un momento speciale, e quella fu una Roma unica, bellissima e innovativa. Liedholm era un uomo che non voleva che Roma si abituasse alla mediocrità. Sosteneva che una città bella come Roma doveva avere anche il miglior calcio del mondo. E questo obiettivo lo realizzò con dei campioni straordinari, alcuni dei quali sono qui oggi, ed è sempre un'emozione rivederli. Liedholm ci regalò una qualità di gioco eccezionale, non solo nella tattica che organizzava e dirigeva, ma anche nella sua capacità di emanare serenità, fiducia e buon umore. Aveva un umorismo fulminante, sempre garbato, che proveniva dalla sua grande intelligenza. Aveva anche un’ironia pungente che emergeva nei confronti di domande stupide o punti di vista superficiali. Riusciva a dominare e dirigere la squadra con grazia e intelligenza, rendendo Roma orgogliosa del suo gioco. Insisteva che Roma dovesse aspirare al meglio del calcio mondiale, e ci riuscì, lasciandoci un’eredità calcistica e umana straordinaria. Ricordare e onorare Liedholm è un dovere per noi tutti. Lo stiamo facendo, e ringrazio Alessandro Onorato per aver promosso iniziative che porteranno il nome di Liedholm nella toponomastica di Roma Capitale, rendendo omaggio a una figura così importante per la città".
11:30 - Queste le parole del Responsabile dell'area legale della Roma, Vitali: "Per noi oggi è un giorno molto importante, in cui l'amministrazione comunale riavvicina una figura storica e fondamentale, una vera bandiera di questa società, a quella che per tanti anni, in molteplici ruoli, è stata senza dubbio la sua squadra del cuore. Questa è una scelta significativa e desideriamo ringraziare sinceramente per questo gesto importante. La Roma è presente, e se c’è qualcosa che possiamo fare per rendere questo parco ancora più bello, gli sforzi dell'amministrazione comunale saranno pienamente supportati. La Roma risponde presente, quindi vediamo insieme cosa possiamo fare".
11:25 - Prende la parola il figlio di Nils Liedholm: "Buongiorno, mi fa una certa emozione essere qua oggi, non tanto per parlare in pubblico, che lo faccio abbastanza spesso, ma essere a Roma e intitolare a mio padre un posto, un'idea magnifica che ha avuto il comune di Roma, naturalmente magnifica per noi, ma sarebbe stata magnifica anche per lui, che amava veramente Roma, tantissimo. Purtroppo la frequentava poco perché era troppo famoso in quei tempi e faceva fatica a godersela, ma lui amava soprattutto camminare di notte intorno al centro dove lui abitava, via di Ripetta, quelle zone lì. Devo dire che lui aveva un amore per Roma sconfinato. Non posso dire che la Roma fosse la sua società preferita perché se la divideva col Milan, dove aveva giocato tantissimo, è stato capitano per tantissimi anni, però Roma gli era entrata nel cuore. Lui usava a dire, quando era arrivato, alla prima Roma, quella di Anzalone, che per i romanisti la Roma era come il parente malato, di cui se ne parlava sempre bene, la famosa rometta, e così, perché c'era questa affezione della gente, che è unica in Italia, nessun'altra società calcistica ha il tifo, il calore e la passione dei romanisti. E questo a lui lo aveva colpito tantissimo. E questo è un motivo di grande orgoglio, non posso fare altro che ringraziare il comune, il sindaco, la giunta, l'AS Roma che ha consentito a mio padre di ottenere determinati risultati. Grazie".
11:20 - Prende la parola il presidente del IX Municipio, Titti Di Salvo: "Benvenuti e benvenute a tutti voi che siete qui oggi, e un saluto speciale alle autorità, in particolare al sindaco e all'assessore. Sapete, i nomi delle strade, delle piazze e dei parchi raccontano storie. Raccontano storie a chi passa per quei luoghi, perché gli spazi pubblici hanno anche il compito di ricordare e tramandare i fili della storia e delle vite di persone importanti. Ebbene, questo giardino, questo parco, racconterà una storia importantissima, quella di Nils Liedholm. Ma la racconterà soprattutto ai bambini e alle bambine, perché questo è un luogo frequentato da moltissimi di loro, oltre che dagli altri cittadini di Trigoria. A partire da novembre, infatti, cominceranno i lavori di riqualificazione, un grande investimento da parte del municipio, che restituirà ai bambini aree ludiche e giochi degni di essere vissuti. La storia che questo parco racconterà sarà quella di un uomo straordinario, campione sul campo e nella vita, come si dice a Buccaro, in Monferrato, circa due anni fa. Sarà una storia meravigliosa. Altri, prima e dopo di me, vi parleranno delle qualità eccezionali di Liedholm, del suo talento, delle sue capacità come campione, allenatore e sportivo. Io, invece, vorrei concludere con un pensiero: è importante raccontare ai bambini e alle bambine che verranno qui non solo la storia di un grande sportivo, ma anche il valore dello sport come scuola di vita. E se c’è una figura che rappresenta al meglio questa idea, quella persona è proprio Nils Liedholm".
11:15 - Ecco sindaco e assessore che salutano gli ex calciatori della Roma: Chierico, Giannini, Righetti.
Il Sindaco di Roma @gualtierieurope e l'assessore @Ale_Onorato con i calciatori del 'barone'
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11:08 - Arrivati il sindaco Gualtieri e l'assessore Onorato.
Il Sindaco di Roma @gualtierieurope è arrivato al parco Nils Liedholm e si intrattiene con il figlio
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@mrccmpnll #ASRoma pic.twitter.com/AE3T7yy3tA
10:55 - Arriva anche Vito Scala.
10:43 - Presente anche Franco Tancredi.
10:40 - Arrivati Francesca Viola e Sebino Nela
09:00 - "Nils Liedholm ha scritto la storia del calcio mondiale e ha regalato ai tifosi romanisti gioie memorabili - ha commentato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri - Le intitolazioni di una città sono uno strumento importantissimo per custodire il ricordo ed è quindi sacrosanto che Roma ricordi il 'Barone' svedese con un luogo a lui intitolato proprio nei pressi del centro sportivo della squadra di cui è stato in anni gloriosi la guida indiscussa, un modo per tramandare anche ai tifosi più giovani la memoria di grandi persone amate e rispettate da tutti come Liedholm è sicuramente stato".
"Liedholm è stato e sarà sempre uno degli allenatori più importanti della storia del calcio internazionale e della nostra città - ha aggiunto l'Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato - Ha lasciato un ricordo indelebile, anche per l'aspetto umano: era un signore, un simbolo di un calcio romantico e glorioso che è riuscito a farsi apprezzare da tutti. Abbiamo voluto fortemente intitolargli un giardino, perché la memoria è una componente fondamentale del nostro presente e la base da cui partire per il nostro futuro: è nostro compito tramandare alle nuove generazioni storie, esempi, di persone come Liedholm. L'intitolazione di questo giardino non è un'azione isolata, ma rientra nell'iniziativa più ampia di celebrare i grandi campioni dello sport romano: a breve renderemo omaggio anche a Pino Wilson, il capitano del primo Scudetto della Lazio".