Porto, Omorodion attacca i suoi compagni e poi si scusa: "Siamo come bambini di 10 anni. Se non ho la possibilità di tirare, come faccio a segnare?"

Samu Omorodion ha provato a tenere in vita in Porto fino alla fine. Ha segnato un bel gol nel primo tempo, sfiorandone un altro nella ripresa. Il giocatore è stato molto duro nelle dichiarazioni post gara: “Siamo entrati in campo bene, fino al gol, ma poi non possiamo disconnetterci così dalla partita. Dobbiamo essere più maturi perché la partita ci è scappa via in cinque minuti. L'espulsione? Cosa volete che vi dica? Siamo come bambini di 10 anni, non possiamo fare certe cose, con o senza palla. Ma questo è quello che è successo, dobbiamo concentrarci sulla Liga, tutto qui”, le sue parole a SportTV.
Sente che le manca qualcosa se non segna di più?
"Alla fine, se non ho la possibilità di tirare, come vuoi che faccia a segnare?".
L'attaccante ha poi cercato di buttare acqua sul fuoco con un messaggio su Instagram: "Voglio chiedere scusa ai tifosi e al club per le mie parole dopo la partita. Ho parlato a caldo ma non volevo criticare alcun compagno. Restiamo uniti e diamo tutti per inseguire il nostro obiettivo".
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