Milan, Montella: "Totti ha fatto la storia del calcio italiano. Futuro in giallorosso? Magari nello stadio nuovo"

07.05.2017 08:00 di  Simone Ducci  Twitter:    vedi letture
Fonte: milannews.it
Milan, Montella: "Totti ha fatto la storia del calcio italiano. Futuro in giallorosso? Magari nello stadio nuovo"
Vocegiallorossa.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Il tecnico del Milan, Vincenzo Montella, è intervenuto nella conferenza stampa della vigilia del match di campionato contro la Roma

Sulle condizioni di Bacca? 
"Bacca sta bene, devo fare una scelta. Si sta allenando molto bene anche se viene da due partite in cui non ha giocato dall'inizio. Sceglierò domani. È molto molto competitivo".

Perché uno scommettitore dovrebbe puntare sulla vittoria del Milan?
"Sono cresciuto con mio padre che diceva di non scommettere perchè l'unico modo per vincere era non scommettere. Non mi piace scommettere".

Sul calo fisico di Deulofeu e altri giocatori. 
"Stanno bene tutti fisicamente vedendo i database di Milan Lab. Quest'anno i dati sono migliori rispetto agli ultimi anni nello stesso periodo. Non continuo se no esagero un po'. Molto spesso un calo apparente fisico è un calo di testa e possono essere tante le motivazioni. Fisicamente stanno tutti molto bene".

Sulle assenze di Bonaventura e Abate. 
"Mi piace attingere e ottimizzare a quello che ho a disposizione. Bonaventura è arrivato in Nazionale e ha caratteristiche molto importanti. La corsia di destra è stato uno dei punti di forza del girone d'andata. Un calciatore simile ad Abate non lo abbiamo in rosa, è quasi un'ala e Suso aveva anche più spazio. Ho dovuto cambiare qualcosina, però sono cose che capitano".

Sul rendimento ridotto rispetto all'andata. 
"Il motivo principale? Non lo so. Nel ritorno rispetto allo stesso momento dell'andata abbiamo fatto 12 punti in meno. Abbiamo fatto qualche punto in più rispetto al valore della squadra all'andata e qualche punto in meno al ritorno. Dividendo questi 12 punti abbiamo fatto 6 punti in più all'andata e 6 punti in meno al ritorno. Siamo in linea con il livello della squadra e siamo in linea con gli obiettivi fissati a inizio stagione".

Sulla scelta di Lapadula. 
"C'è l'aspetto tecnico-tattico, ma anche la condizione fisica. Lo vedo più in forma rispetto a gennaio e febbraio, in cui ha avuto qualche acciacco fisico".

Sulla difficoltà a segnare. 
"A livello percentuale siamo sotto rispetto alla pericolosità e alle occasioni create. Ci è mancata un po'. Serve avere rabbia agonistica e quel pensiero che non ti fa dormire la notte. Bisogna pensare di più a come arrivare al gol".

Sul perché ha definito partite facili quelle contro Roma e Atalanta. 
"Perchè soffriamo molto le squadre chiuse e ci esprimiamo meglio con le squadre più lunghe e che provano a vincere. A livello tattico i ragazzi possono esprimere le loro qualità. È più difficile aspettare le squadre come il Crotone".

Su come si sente dopo le parole di Fassone che lo confermano per il futuro. 
"Io sono molto sereno, so come vanno le questioni di calcio. Ho un contratto in essere, sento la stima dal primo giorno e quotidianamente. Questo rafforza anche il gruppo, perchè se non fosse certo del proprio allenatore qualcosa probabilmente perderebbe. I calciatori non hanno alibi, anche in questo caso. Possono e devono esprimersi al meglio".

Sul pensiero che deve avere la squadra. 
"Vorrei che pensasse al presente e al futuro. Non vorrei che si pensasse a cosa è accaduto l'anno scorso in questo periodo. Sono molto contento degli allenamenti delle ultime settimane, c'è più competitività. Mi auguro che riescano a trasmettere queste caratteristiche in campo".

Su Totti.
"È nato un bel rapporto nel tempo. Andiamo molto d'accordo, perchè non ci sentiamo mai. Ci vediamo spesso perchè le nostre mogli si vedono. C'è grande stima e rispetto. Non so se sia la sua ultima partita a San Siro. Ha fatto grandi cose a San Siro, quindi mi auguro che non giochi. Ha fatto la storia della Roma e del calcio italiano. Gli auguro di fare la miglior scelta possibile con la massima serenità".

Sul Milan come all'andata a Roma. 
"Serve un Milan migliore. Dobbiamo essere più determinati".

Sulla Roma. 
"Mi fa piacere che questa settimana siate più concentrati sugli avversari, rispetto alle ultime due settimane dove mi avete fatto un po' anche innervosire (ride, ndr). La Roma è ferita dal derby, ma so anche che hanno calciatori di grandissima qualità e personalità. Mi auguro di non trovarla arrabbiata, sarà una partita molto difficile. È una squadra che lotta per il secondo posto e fino a poco fa lottava per lo Scudetto. Dobbiamo essere più arrabbiati di loro per fare nostra la partita".

Sulla situazione Muntari. 
"Credo che rispetto a quanto sia successo in campo, l'arbitro abbia seguito il regolamento. Era un suo dovere. La corte d'appello credo abbia messo davanti i diritti dell'uomo rispetto al calciatore. Dovremmo tutti vivere questo sport come un divertimento senza altri fini".

Sulle parole di Maldini. 
"Nutro grande stima, non posso commentare le sue parole non essendo lui all'interno. Io so che stiamo provando a costruire qualcosa di importante, so che c'è un piano economico importante. Vedo che c'è la dirigenza presente, lavorano quasi 20 ore al giorno, probabilmente più di un allenatore. Ci sono le risorse e soprattutto le persone. Quindi sono contento, per il resto ognuno ha il proprio punto di vista".

Su Milan-Roma e Atalanta-Milan.
"Veniamo da due pessimi risultati, abbiamo necessità di prendere più punti dell'andata in cui giocammo due ottime partite ma raccogliemmo soltanto un punto. È il momento di riprenderci qualcosa".

Sui manichini appesi a Roma. 
"Non so se sia tifo o meno, ho la mia idea e non mi va di esprimerla. È un episodio pesante che merita di essere censurato".

Su Spalletti. 
"Sicuramente è un allenatore molto attento a livello tattico e riesce a cambiare la squadra in corsa. Devi essere sempre molto concentrato contro di lui, perchè può avere un'intuizione da un momento all'altro".

Se i calciatori considerano obiettivo un po' minore la conquista del sesto posto. 
"Siamo un po' calati tutti perchè tutte le squadre hanno spinto molto come andarci. È una competizione la cui prima parte è un po' sotto al livello del campionato italiano, mentre la seconda parte come livello è superiore a molte partite della Serie A e si avvicina a quello della Champions League. In più, vincendola, ti darebbe la possibilità di disputare la finale di Supercoppa Europea e di partecipare alla Champions l'anno prossimo. Quindi se il calciatore non ha l'ambizione di questo, deve cambiare mestiere".

Sulle modalità dell'annuncio del ritiro di Totti. 
"Non so, qualunque fosse stata la scelta sarebbe stata chiacchierata, ma ci è abituato".

Se allenerà mai la Roma. 
"L'ho già allenata, ho vinto un derby con Totti che ha fatto due gol e giocato tutte le competizioni. Magari nello stadio nuovo quando lo farà, chissà".

Sui gol che mancano di Suso e Deulofeu. 
"Anche di Ocampos, spesso ce lo dimentichiamo, che ha avuto diverse occasioni durante le partite".

Sull'ossessione per il gol che devono avere gli attaccanti. 
"Alcuni ci pensano più di altri, non mi riferivo solo agli attaccanti, ma anche agli altri calciatori. Non è un problema di Bacca e Lapadula, loro ci pensano molto".

Su De Sciglio e l'accoglienza del pubblico. 
"De Sciglio è molto stimato dalla parte tecnica e dalla società. Ha attraversato un momento non facilissimo, è estremamente sensibile e serio. Mi aspetto dal pubblico che possa sempre incoraggiare tutti i calciatori e anche me per tutta la partita. Accetto i fischi, ma quando un calciatore viene fischiato mi sento fischiato anche io. Mi auguro che ci sia una tregua. Laddove ci fosse bisogno di lui, mi auguro che per lui non ci sia un clima ostile e poi a fine anno decideremo cosa fare, anche insieme al pubblico, di De Sciglio. Vi chiedo, se possibile di sostenere lui e la squadra, perchè sarà fondamentale creare un clima di unione. Se giocherà ci sarà la gerarchia che c'è stato tutto l'anno che probabilmente per me non è la gestione ottimale di come stabilire il capitano, ma essendo arrivato in corsa ho preferito lasciare le gerarchie passate".

Sugli allenamenti che prima non erano così intensi. 
"Penso sia una reazione ai risultati negativi, si è alzato il livello di competitività e di conseguenza un po' più di intensità ma quella è relativa".

Sulle partite in cui il Milan di notte fa molto meglio. 
"Vedendo un po' le partite di giorno e di notte, preferisco così rispetto al contrario".

Su Donnarumma capitano. 
"È un bambino, come mio personalissimo pensiero. Sono contrario personalmente al portiere capitano perchè è lontano per parlare con l'arbitro, è lontano dai compagni e dall'azione". Lo scrive milannews.it.