COVID-19 - Liga, le società vogliono concludere la stagione. Il bollettino di oggi: + 1.648 casi positivi rispetto a ieri. Cairo: "Per me il campionato è finito". Messi: "Barça rinuncia al 70% degli stipendi".

30.03.2020 22:40 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
COVID-19 - Liga, le società vogliono concludere la stagione. Il bollettino di oggi: + 1.648 casi positivi rispetto a ieri. Cairo: "Per me il campionato è finito". Messi: "Barça rinuncia al 70% degli stipendi".
Vocegiallorossa.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L'allarme Coronavirus continua a tenere banco in Italia, tanto da costringere il Governo ad attuare la chiusura di tutta l'Italia. Stando ai dati di oggi, sul territorio nazionale i positivi sono 75.528, 43.752 persone sono isolamento domiciliare con lievi sintomi o senza, 3.981 invece sono terapia intensiva. Nella giornata di oggi si sono registrati 812 deceduti, che portano il numero totale a 11.591. Sono 14.620 invece i guariti. Vocegiallorossa.it ha aggiornato LIVE su tutte le notizie al riguardo. 

21:40 - L'Hotel Michelangelo, struttura che spesso ha accolto discussioni e incontri di lavoro fronte calciomercato, si trasforma in questo momento di crisi Mondiale. Da oggi ben 300 camere sono a disposizione dei pazienti Covid-19 in attesa di negativizzazione e che potrebbero contagiare i parenti e gli affetti più vicini dopo la dimissione. Lo riporta tuttomercatoweb.com.

20:50 - Nella giornata di oggi, informa il Mundo Deportivo, la Liga si è riunita nelle sue principali componenti per discutere degli scenari futuri. E secondo il quotidiano, l’idea è una e una soltanto: finire, in qualunque modo, il campionato. Real Madrid, Barcellona e tutte le altre devono giocare ancora 11 giornate e nonostante l’idea di qualcuno di rendere nulla l’attuale stagione, la federazione ha chiara in testa la strada: priorità alla salute, ma quando le condizioni lo permetteranno si tornerà in campo. Magari a porte chiuse, magari intasando giugno e luglio di partite ogni 2-3 giorni.

20:30 - (ANSA) - RIO DE JANEIRO, 30 MAR - Anche il calcio brasiliano studia la riduzione degli stipendi dei calciatori per far fronte alle conseguenze economiche causate dalla pandemia. Alcuni club per giustificare il pagamento dei 'salari' di questo mese hanno messo d'autorità i calciatori in ferie, non incontrando resistenza, altri annunciano misure drastiche. E' il caso dell'Atletico Mineiro di Belo Horizonte, da dove il presidente Sergio Sette Camara annuncia un taglio secco del 25% per tutti i dipendenti del club, "a ogni titolo e livello". Per quanto riguarda la squadra, il presidente ha messo anche lui tutti in ferie, "ma passati questi 20 giorni e pagato integralmente il mese di marzo, il problema non si risolverà: penso che passeremo altri tre o quattro mesi di fermo". Ecco allora il taglio del 25%, "e chi non ci sta può andarsene. Io devo pensare al futuro del club, e non a questo o a quel giocatore che si lamentano. E' un sacrificio necessario, e chi non è soddisfatto vada via". EMBED START Image {id: "editor_0"} epa07798408 Rever (L) of Atletico Mineiro celebrates with his teammates after scoring a goal during the Copa Sudamericana Quarter-Final match between La Equidad and Atletico Mineiro at the Campin Stadium in Bogota, Colombia, 27 August 2019. EPA/CARLOS DURAN ARAUJO EMBED END Image {id: "editor_0"} (ANSA).

19:38 - Come si legge con un comunicato sul sito ufficiale, il Tottenham mette il proprio stadio al servizio della comunità per fronteggiare il COVID-19.

18:56 - Patrick Cutrone, risultato positivo al COVID-19, ha lanciato un messaggio social insieme alla Croce Rossa: "Sono stato contagiato anche io, ognuno faccia la sua parte, mi raccomando state a casa. La situazione sanitaria che sta affliggendo il nostro Paese e non solo ha coinvolto come diretto interessato anche me nel contagio, ragione per cui è importante che ognuno faccia la propria parte per uscirne al più presto insieme e più forti di prima. Mi raccomando, restate a casa e seguite indicazioni delle istituzioni sanitarie ogni giorno. Fatelo per voi, per le persone a cui volete bene e per chi ogni giorno combatte in prima linea questa battaglia''

18:13 - Arriva il bollettino odierno della Protezione Civile: Il numero totale dei positivi è di 75.528, con un incremento di 1.648 rispetto a ieri. 4.050 sono i nuovi contagi rispetto a ieri. 3.981 sono in terapia intensiva, 27.795 ricoverati con sintomie e 43.752 in isolamento domiciliare. Il totale dei guariti è di 14.620, con un incremento odierno 1.590 guariti, numero più alto di guarigioni dall'inizio dell'emergenza. I deceduti sono 812, portando il totale a 11.591.

17:25 - La multinazionale Johnson&Johnson ha annunciato di aver selezionato un candidato vaccino per il COVID-19 e che inizierà la sperimentazione sull'uomo al massimo il prossimo settembre. La multinazionale ha inoltre spiegato nella nota ufficiale di lavorare per aumentare la capacità produttiva per poter produrre in tempi rapidi un miliardo di dosi: "La compagnia  si aspetta di iniziare gli studi clinici sull'uomo al massimo a settembre 2020, e i primi lotti dovrebbero essere disponibili per una autorizzazione all'uso di emergenza all'inizio del 2021, una tabella di marcia accelerata se confrontata con lo sviluppo tipico di un vaccino".

16:55 - "Il campionato di calcio secondo me è finito e lo scudetto non va assegnato". A dirlo, ai microfoni di Radio 1, il presidente del Torino Urbano Cairo che nel corso dell'intervento si è espresso anche sul taglio degli stipendi dei calciatori in questo momento di emergenza: "Ci deve esser un contributo di tutti per uscire da questa situazione e ripartire. Sono molto fiducioso sulla possibilità di trovare un accordo con i calciatori".

16:35 - "Se la Juventus ha tagliato gli stipendi è perché quasi sicuramente non si giocherà più questo campionato, vuol dire che lo sanno già altrimenti non lo avrebbero fatto". Parole e pensieri di Antonio Cassano, che ha rilasciato una intervista al 'Corriere dello Sport' e ha commentato così la decisione dei calciatori della Juventus di tagliarsi lo stipendio di quattro mensilità per andare incontro alle esigenze della società

15:50 - Arriva anche il comunicato del Barcellona, dopo quello di Leo Messi che aveva annunciato la decurtazione del 70% degli stipendi della squadra. "Il Consiglio di Amministrazione del Barcellona, i membri dello staff di tutti gli sport professionistici e la maggior parte della squadra di basket hanno raggiunto un accordo per ridurre i loro salari fintanto che lo stato d'allerta sarà prolungato a causa del COVID-19. Nel caso della prima squadra di calcio la riduzione sarà maggiore del 70%. Questo ulteriore contributo da parte del personale, oltre al contributo che il club fornirà, garantirà di garantire il 100% dei salari a tutto il personale non sportivo, che sarà sotto ERTE questa settimana. Il club vuole ringraziare il coinvolgimento dei suoi atleti professionisti, in una situazione eccezionale come quella generata da questa emergenza sanitaria".

15:40 -  La UEFA ha invitato i segretari generali delle sue 55 associazioni affiliate per una video conferenza in programma mercoledì. Questo per fare il punto della situazione e discutere dell'eventuale riprogrammazione delle partite in calendario. Il meeting, si legge, esaminerà gli sviluppi di tutte le competizioni delle squadre nazionali e dei club, oltre a discutere di questioni come i contratti dei giocatori e i trasferimenti. Lo riporta Tuttomercatoweb.com.

13:40 - Comunicato di Leo Messi in qualità di capitano del Barcellona: "Da parte nostra, è giunto il momento di annunciare che, per far fronte a questa situazione d'emergenza, ci sarà una riduzione del 70% del nostro stipendio. Non solo, forniremo anche contributi in modo che i dipendenti del club possano riscuotere il 100% del loro stipendio. finché dura questa situazione". 

13:20 - Si allunga il bollettino di guerra dei medici deceduti a causa del Coronavirus in tutta Italia. L'ultimo aggiornamento della Federazione nazionale degli Ordini Medici riporta infatti che sono 61, 11 nelle ultime ventiquattro ore, i dottori morti in questa battaglia conto l'emergenza sanitaria

13:00 - (ANSA) - FIRENZE, 30 MAR - "Sono stato contagiato anche io, ognuno faccia la sua parte, mi raccomando state a casa". È l'appello lanciato da Patrick Cutrone attraverso un video-social al fianco della Croce Rossa. "La situazione sanitaria che sta affliggendo il nostro Paese e non solo ha coinvolto come diretto interessato anche me nel contagio - ha continuato il giovane attaccante della Fiorentina - ragione per cui è importante che ognuno faccia la propria parte per uscirne al più presto insieme e più forti di prima. Mi raccomando, restate a casa e seguite indicazioni delle istituzioni sanitarie ogni giorno. Fatelo per voi, per le persone a cui volete bene e per chi ogni giorno combatte in prima linea questa battaglia''. Insieme ai compagni di squadra Vlahovic e Pezzella Cutrone è uno dei giocatori viola risultati positivi giorni fa al test del coronavirus. (ANSA).

12:40 - Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha parlato in conferenza stampa spiegando che questa settimana sarà decisiva nella lotta all'emergenza Coronavirus: “Allo stato attuale in regione contiamo duemila ricoverati (1989 per la precisione), 413 deceduti, 747 dimessi, 356 persone in terapia intensiva e 74 nuovi nati. Questi i dati del Veneto. Il servizio di supporto psicologico ha avuto 1680 chiamata e 650 colloqui. Questa settimana ci giochiamo la partita, è la settimana cruciale perché le restrizioni stanno pagando, abbiamo un ritardo di 5 giorni sul modello e quindi stare in casa e uscire solo se necessario ci hanno aiutato a rallentare la diffusione dei contagio. Ringrazio i veneti per quello che stanno facendo. - continua Zaia - Avendo noi il picco programmato per il 15 aprile questa settimana e la prossima sono fondamentali per capire il trend. La preoccupazione è alta sopratutto per la situazione delle case di riposo che qui, come in Lombardia ed Emilia, ha visto una maggiore diffusione del virus per una serie di fattori. Oggi ne abbiamo nuovamente parlato dopo aver adottato fin da subito provvedimenti molto restrittivi e stiamo continuando su questa strada anche perché dobbiamo fare i conti anche sull'alto numero di contagi fra i dipendenti e gli operatori sanitari delle stesse. Le mascherine non mancano, ne abbiamo acquistate 13,5 milioni di fra FP2 e FP3 e cerchiamo di distribuirle a tutti coloro che ne fanno richiesta. Futuro? Stiamo raginando su una sorta di patente per coloro che sono guariti”.

12:20 - Capitolo preparazione, Walter Zenga, allenatore del Cagliari, dice la sua ai microfoni di Radio Rai. La domanda è chiara: quanto servirà per una ripartenza dopo la fine della crisi sanitaria? "Un conto è una vacanza, un conto è questa situazione. La preparazione sarà del tutto differente, servirà allenamento specifico dopo due mesi chiusi in casa. E non ci saranno amichevoli di preparazione. Ci si giocherà un campionato di dodici partite in uno spazio molto ristretto, cambierà del tutto la metodologia di preparazione. È un discorso molto complesso e articolato, non ho mai pensato di poter tornare a giocare il tre di maggio, mi sembra una data troppo vicina. Se la FIFA ha dato la disponibilità a posticipare ulteriormente la data del 30 di luglio, secondo potrebbe essere fattibile giocare d'estate e accorciare lo stop tra una stagione e l'altra. Chi se ne frega delle vacanze".

12:00 - L'Ospedale Spallanzani ha diramato il bollettino medico di oggi 30 marzo 2020. I pazienti positivi al COVID-19 sono 216, 25 di questi necessitano supporto respiratorio. In giornata sono previste dimissioni di pazienti asintomatici o paucisintomatici. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture sono 149. Nell’ambito del Progetto Regionale Ospedale –Territorio, coordinato dall’Istituto Spallanzani, in collaborazione con l’Ordine dei Medici di Roma e da Confcooperative, d’intesa con la Direzione della Asl Roma 5 e con il Sindaco di Nerola, è in atto un Programma di monitoraggio della Popolazione , sede di un focolaio di Covid-19. Inoltre, l'Istituto Spallanzani comunica che il Poliziotto appartenente al COmmissariato di Spinaceto è ormai in reparto di degenza ordinaria e sta seguendo un percorso di riabilitazione.

11:42 -Finire la stagione senza intaccare la prossima: parola di Gravina - Il presidente della FIGC Gabriele Gravina torna a parlare, stavolta sulle frequenze di Radio Cusano Campus. Confermata l'intenzione di concludere la stagione 2019-20, a dispetto delle ultime dichiarazioni di Tommasi e Spadafora: "La priorità è terminare i campionati entro l'estate, senza compromettere la stagione 2020-21. Non possiamo permetterci un'estate piena di contenziosi sul profilo procedurale e legale. Vincenzo Spadafora ha detto che proporrà il blocco delle attività sportive fino alla fine di aprile compresi gli allenamenti, aspetterei la decisione del Consiglio dei ministri. Certo, è un messaggio che richiede alcune riflessioni: la prima riguarda il momento di grande difficoltà che stiamo vivendo e che sta cambiando i nostri modelli di vita. I nostri campionati sicuramente non riprenderanno prima di maggio, questo era uno scenario che avevamo già ipotizzato".

11:20 - Damiano Tommasi, presidente dell'AIC, sindacato dei calciatori, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport ripartendo dall'accordo sul taglio degli ingaggi della Juventus: "Con Chiellini sono sempre in contatto: hanno voluto affrontare il discorso prima di tutti, trovando un accordo con piena soddisfazione. Non mi sento delegittimato, perché dovrei? Noi diamo una cornice ma senza togliere l'autonomia dei singoli. Nel caso in cui i campionati dovessero non riprendere, la base di accordo dei bianconeri potrebbe essere una base di partenza per tutti". Poi sulla salute dei calciatori: "L'allarme dei medici sportivi è anche il nostro. Prima di ripartire sarà necessario certificare l'idoneità fisica. La polmonite non è una barzelletta".

10:52 - L'Inter ha deciso di cautelarsi in vista di una possibile ripresa del campionato ed entro la prossima settimana richiamerà in Italia i sette giocatori che hanno deciso di lasciare il paese per fare ritorno in patria. Lukaku, Eriksen, Handanovic, Brozovic, Young, Moses e Godin dunque torneranno qualche giorno prima di Pasqua e inizieranno la quarantena di 14 giorni prevista dalle disposizioni governative italiane. I giocatori avevano lasciato Milano tra lunedì e martedì scorso ma visto che non ci sono certezze né sull'eventuale ripresa, né sulle eventuali nuove disposizioni dei vari paesi in giro per il mondo a causa dell'evolversi dei contagi, i nerazzurri hanno deciso di rompere gli indugi e a giorni tutta la rosa di Conte sarà di nuovo riunita. Anche se purtroppo solo nella stessa città e non all'interno del centro sportivo, ancora blindatissimo. A riportarlo è La Gazzetta dello Sport.

10:30 - Sabato nero per il rispetto delle regole, in particolare del divieto sugli spostamenti. Con un'impennata di multe. Lo scrive Il Corriere della Sera: nonostante i controlli siano stati minori (203.000 contro i 210.000 di venerdì), le infrazioni sono schizzate verso l'alto. Quasi 5.000 multe (4.942 per la precisione) sono state infatti elevate nei confronti di cittadini che violavano le normative. Tra questi, anche 50 positivi al COVID-19, che ora rischiano ben più della sanzione amministrativa (comunque non lieve: da 400 a 3.000 euro). Una situazione che porta il Viminale ad aumentare i controlli. In attesa che lo stop venga prorogato: il governo ha già deciso ed è al lavoro per il nuovo decreto. Avanti così almeno fino al 18 aprile, poi si valuterà.

10:13 - I vertici della Premier League sono al lavoro per capire come terminare il campionato in corso. Secondo l'edizione odierna del The Indipendent, la possibile soluzione sarebbe quella di disputare le 92 partite rimanenti a porte chiuse seguendo un format stile Mondiale. Gli incontri si disputerebbero tutti nelle Midlands e, forse, anche a Londra, con ogni squadra in un hotel differente per cercare di prevenire qualsiasi forma di contagio poiché anche un solo caso farebbe tramontare l'operazione. Inoltre, i match si giocherebbero ogni giorno in fasce orarie differenti per garantire così anche una copertura tv totalitaria. Infine, qualora l'idea si realizzasse, è possibile che le gare possano disputarsi non negli stadi ma nei centri di allenamento.

09:51 - Intervistato dall'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, il centrocampista dell'Atalanta Marten de Roon ha parlato della possibile ripartenza della Serie A. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:

Si sentirebbe pronto per tornare ad allenarsi o è ancora troppo presto?
"È sbagliato parlare di calcio, conta solo la salute: sicuramente ho voglia di muovermi, sudare e correre con la squadra, ma c’è un maledetto virus che dobbiamo sconfiggere".

Secondo lei, Serie A e Champions League riprenderanno?
"Non ne ho idea, penso sia complicato immaginare di rientrare in campo prima di un paio di mesi: sarebbe già importante chiudere la stagione, rinuncerei anche alle vacanze. Girano molte voci sulle possibili soluzioni, ma come possiamo fare delle ipotesi? Poi, se si ripartisse, si giocherebbe un mini-campionato: sarebbe come tornare ad agosto".

In un contesto come quello attuale, quale ruolo ricopre il calciatore?
"Marginale, zero dubbi: i veri protagonisti sono i medici".

09:40 - "Anche il Sassuolo verso il taglio degli stipendi": questo il titolo della Gazzetta di Modena in prima pagina, dedicato alle ultime vicende neroverdi. Anche gliemiliani pensano al taglio degli stipendi. Oggi un nuovo incontro tra Lega Calcio e AIC per scegliere le modalità della sospensione delle retribuzioni ai calciatori: i neroverdi non decideranno in autonomia come la Juventus.

09:20 - Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato al quotidiano spagnolo El Pais: «Siamo nella fase più acuta. È difficile fare previsioni esatte. Gli esperti sono ancora cauti, ma è ragionevole pensare che siamo vicini al picco. Sabato abbiamo superato le 10.000 vittime e questo ci fa molto male e dovrebbe allertare la comunità internazionale. Ma allo stesso tempo ieri abbiamo avuto anche il numero record di cure: 1.434. Voglio esprimere la nostra vicinanza e solidarietà al governo spagnolo e alla sua popolazione. È un dramma che conosciamo molto bene e posso immaginare le difficoltà che affrontano. Vogliamo uscire da questa crisi il più presto possibile, tra l'altro, per aiutare altri paesi come la Spagna con medici, respiratori e dispositivi di protezione individuale. Lo stop delle attività produttive? È una misura durissima dal punto di vista economico. È l'ultima misura che abbiamo preso e non può prolungarsi troppo. Per scuole e università, invece, si possono introdurre modifiche affinché gli studenti non perdano l'anno o l'esame».

09:04 - Michela Persico, compagna del difensore della Juventus Daniele Rugani che come lui è risultata positiva al Coronavirus, ha parlato a Canale 5 nel corso di Live - Non è la D’Urso: “La mia gravidanza? La pancia sta crescendo. Avrei voluto dare la notizia in modo diverso e in tempi migliori, ma essendoci ritrovati in questa situazione la notizia è esplosa e ho deciso di parlarne io prima che lo facessero tutti”.

Come ha scoperto Daniele di essere malato?
“Aveva i classici sintomi del Coronavirus. La società avrà ritenuto opportuno, vedendo i suoi sintomi, di intervenire e di sottoporlo al tampone. Poi ho voluto farlo anche io perché ero incinta. Dobbiamo cercare di restare uniti per superare questo virus invisibile. Io mi sono spaventata molto, anche perché questo è il mio primo figlio. Alla poca esperienza si è aggiunto questo momento delicato, il giorno che ho saputo di Daniele ho trascorso dieci minuti infernali, la mia testa è andata in corto circuito. Tutti sappiamo qual è la situazione, ma quando ti colpisce in prima persona è uno shock. I medici fanno fatica a darsi una risposta e a trovare le cure, quindi non sapevo a chi chiedere aiuto. Ho chiamato i miei genitori che tra l’altro sono a Bergamo, nella zona più colpita”.

08:43 - "A casa fino a dopo Pasqua". Questo il titolo con cui si apre l'odierna edizione de La Repubblica in edicola stamani: "Verso i 100 mila contagiati, rallentano in Lombardia ma crescono a Milano. Intervista a Berlusconi: "Draghi farebbe ripartire il Paese". Il governo proroga le restrizioni. L'Istituto di Sanità: "Valuteremo tra due settimane. Possibili riaperture da metà aprile".

08:22 - Il Coronavirus sta avendo e avrà inevitabilmente effetti anche sul mondo del calcio. Secondo quanto riportato da Marca, diverse trattative per i rinnovi contrattuali sono attualmente ferme proprio a causa dell’emergenza sanitaria. Tra questi c’è quella relativa al prolungamento contrattuale del capitano del Real Madrid, Sergio Ramos. Lo spagnolo è in scadenza nel 2021 e per il momento non ha ancora trovato un accordo per il rinnovo nonostante vesta la maglia merengue già da 15 stagioni. Sebbene il Real Madrid sia un club solido dal punto di vista economico, la crisi rischia di portare comunque degli effetti negativi. Per questo motivo al momento le negoziazioni sono state congelate. Nella stessa situazione sono anche Luka Modric e Lucas Vazquez.

08:00 - Il Coronavirus è sempre più una piaga mondiale. Crescono i casi di contagio da COVID-19 anche il Brasile, dove il ministero della Sanità ha fornito i dati aggiornati. Il numero attuale delle vittime sale a 136, mentre i contagiati sono arrivati a quota 4.256.

07:55 - Crescono i malati da Coronavirus anche negli Stati Uniti, divenuti ora il primo Paese al mondo per numero di contagiati. Secondo il conteggio della CNN, sono adesso almeno 135.856 i casi rilevati e accertati di COVID-19 attraverso i sistemi sanitari pubblici statunitensi. Fino a questo momento le persone decedute negli States sono 2.391.

07:50Giovanni Malagò, presidente del CONI, ha così parlato del rinvio delle Olimpiadi al 2021 in collegamento con La Domenica Sportiva sugli schermi di Rai 2: "Questo evento è storia, è riconosciuto come il più importante nel mondo dello sport e non solo. Oggi più che mai c'è una grande attesa, e ci sono tutti i presupposti per far sì che dalle Olimpiadi di Tokyo si possa ricominciare al meglio e mandare dei nuovi segnali a tutti. Non c'è nessuna notizia ufficiale, ma rimane la possibilità di anticiparle: il CIO è in contatto con le federazioni per capire le date della stagione. Io ho un'idea, forse mi sbaglio ma non credo, anche perché ho parlato con tanti amici e colleghi di questo mondo: penso che entro poco il CIO uscirà con la data del 23 luglio, con buona pace di tutti. In assoluto è la data che crea meno problemi per organizzare un 2021 pieno di impegni. Giusto per dirne uno c'è l'Europeo di calcio, l'NBA e altre manifestazioni".