ESCLUSIVA VG - Gerolin: "Siviglia-Roma? I giallorossi possono confidare nel condottiero Mourinho. Dybala? Spero sia solo pretattica"
Siviglia-Roma in programma mercoledì 31 maggio alle ore 21:00 sarà la seconda finale di Europa League nella storia dei giallorossi, la prima da quando la competizione ha cambiato denominazione. Infatti, fino alla stagione 2008/2009, la manifestazione si chiamava Coppa UEFA con la Roma che si giocò il titolo nell’annata 1990/1991 contro l’Inter, in una finale andata e ritorno che vide prevalere i nerazzurri. In campo, in entrambe le gare, c’era Manuel Gerolin, che la nostra redazione ha contattato in esclusiva per parlare di Siviglia-Roma.
Trova delle similitudini tra la cavalcata che avete fatto nella stagione 1990/1991 in Coppa UEFA e quella della Roma di Mourinho in Europa League?
“Ogni volta che si arriva a giocare una finale europea, le similitudini si trovano sempre ma l’importante è portare a casa il risultato. Per esempio, la Fiorentina ha giocato la finale di Coppa Italia ma non ha vinto, ovviamente spero che la Roma possa farlo con il Siviglia al contrario di quanto abbiamo fatto noi nella stagione 1990/1991 contro l’Inter”.
Recentemente Mourinho ha dichiarato che la stagione della Roma "sarà comunque fantastica": è d’accordo?
“Non sono d’accordo con quello che ha detto Mourinho, proprio perché lui ha una mentalità vincente quando arrivi in finale devi vincerla. I giudizi sono rimandati dopo Budapest, chiaro che se porti a casa l'Europa League a quel punto la stagione è da 10 e lode”.
La Roma arriva alla finale di Europa League con la matematica certezza di giocare in Europa anche la prossima stagione a prescindere dall'esito del match. Il Siviglia, invece, a due gare dalla fine del campionato sarebbe fuori dalle competizioni e può salvarsi solo vincendo l’Europa League. Questa situazione può mettere più pressione agli andalusi?
“No, quando si gioca una finale le pressioni sono sempre le stesse. Il Siviglia è una squadra difficile, in un certo senso è la detentrice del trofeo perché ha vinto sei finali su sei e sa cosa vuol dire vincere questa competizione. La Roma, però, può confidare nel suo condottiero che è Mourinho. Per la Roma sarebbe fondamentale giocare la Champions League per gli introiti che ne derivano, senza questo traguardo non dico che sia una stagione deludente però cambierebbe molto. Avere già un piazzamento europeo è importante, però la Champions è troppo importante”.
Nella conferenza stampa durante il media day, Mourinho ha parlato delle condizioni di Dybala dichiarando: “Spero di portarlo in panchina”. Secondo lei è solo pretattica?
“Mi auguro sia solo pretattica. Dybala è un elemento importante per la Roma perché oltre ai gol può fornirti anche diverse soluzioni lì davanti, soprattutto perché quest’anno l’attacco della Roma ha fatto fatica, penso ad Abraham che non si è ripetuto sui numeri dell’anno scorso e Belotti che non è andato benissimo. Spero che sia disponibile”.
Lei ha giocato in un calcio dove l’Italia dominava a livello europeo e quest’anno ci sono tre italiane in finale nelle tre competizioni organizzate dalla UEFA: siamo sulla strada giusta per tornare su quei livelli?
“Quest’anno il calcio italiano si è mostrato in ripresa, l’importante però è che non sia un caso isolato e si dia continuità anche nei prossimi anni”.