Peccenini: "La Roma corre troppo poco. Con il Genoa è subentrata un po' di paura"

18.09.2024 01:00 di  Redazione VG   vedi letture
Peccenini: "La Roma corre troppo poco. Con il Genoa è subentrata un po' di paura"
Vocegiallorossa.it

Franco Peccenini, ex calciatore della Roma, è intervenuto alla trasmissione “Bar Forza Lupi” su Centro Suono Sport 101.5.

Come è maturato il pareggio di Genova?
“De Rossi, nel post partita, ha sostenuto che la squadra si sia abbassata troppo, ma che non è stato lui a dirglielo. Forse, non glielo ha comunicato a parole, ma, di certo, con i fatti, gli ha mandato questo messaggio: se sostituisci Saelemaekers con Hermoso ed El Shaarawy con Celik, è chiaro che vuoi blindarti, chiuderti il più possibile per difendere il gol di vantaggio. Così, però, hai concesso molto campo al Genoa, rinunciando alle ripartenza, ti sei fatto schiacciare e, alla fine, hai subìto il gol del pareggio”.

A inizio ripresa la sostituzione di Saelemaekers con Hermoso, poi altri tre cambi al 60’, quando la Roma stava comunque dominando. Non è stato forse troppo presto per iniziare a difendersi? E, poi, perché farlo, a centrocampo, con Baldanzi e Pellegrini, fisicamente e tatticamente poco predisposti alla fase difensiva?
“Faccio fatica a comprendere certe scelte. Forse, è subentrata un po’ di paura. Secondo me, per mantenere lo stesso assetto, che stava funzionando, era più naturale sostituire l’ex milanista con Soulé, uno dei pezzi pregiati del mercato romanista. Ma, al di là della tattica, il problema è che la Roma corre poco e sempre meno degli avversari. Poi, è vero che c’era un rigore evidente su Dybala, ma è altrettanto vero che la Roma ha sbagliato tante occasioni clamorose con Dovbik soprattutto e con El Shaarawy”.

Perché, secondo te, la Roma corre poco?
“Questo ce lo dovrebbe spiegare il preparatore atletico. Forse fare il ritiro estivo a quaranta gradi a Trigoria non è stata una scelta azzeccata. Come si fa a dire che, in estate, a Trigoria, con quelle temperature, si lavora meglio che in montagna? Nella mia carriera, ho fatto sempre i tradizionali ritiri estivi in montagna ed ho sempre riscontato poi benefici a livello di condizione”.