Dimensione ritrovata

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venerdì 7 marzo 2025, 20:20Podcast
di Benedetta Uccheddu

La stagione di Zeki Celik si sta arricchendo di nuovi e importanti capitoli, segnali di crescita che, con il passare delle settimane, stanno portando il terzino a fare davvero la differenza. Il numero 19, spesso al centro di polemiche e critiche, sta finalmente mostrando piano piano il suo valore sotto la guida di Claudio Ranieri, un allenatore che sembra aver trovato la chiave per far emergere le sue qualità. Inizialmente, l’esperienza di Celik in Serie A era stata piuttosto turbolenta. Le prestazioni spesso erano insufficienti. La sua posizione sulla fascia, la capacità di spingere in avanti e la solidità difensiva erano aspetti che non sempre venivano fuori nel modo giusto e che non bastavano a mettere d’accordo i tifosi. Eppure, quando la situazione sembrava ancora incerta e le critiche più aspre si facevano strada, qualcosa è cambiato.

LA CRESCITA DI CELIK - Ranieri, con il suo approccio meticoloso e la sua esperienza, ha portato in dote a Celik una nuova consapevolezza. Il turco ha cominciato a scendere in campo con un piglio diverso, la determinazione era palpabile, così come la volontà di essere protagonista e non solo un semplice comprimario. Zeki ha capito che la sua funzione all'interno della squadra potesse essere molto più ampia rispetto a quella di un terzino puro. Oggi è in grado di entrare nel gioco con maggiore incisività, spingendo sulla fascia con maggiore frequenza e creatività e apportando un grande aiuto in fase difensiva. Un gol e tre assist sono il suo bottino finora sotto la guida del tecnico romano, un apporto che getta segnali concreti di una crescita che fa ben sperare per il futuro. Ogni assist e ogni recupero palla sono il risultato di un nuovo atteggiamento, di un ragazzo che finalmente si sente parte integrante del progetto nonostante non sia sempre preciso. Non si tratta più solo una semplice spinta sulle fasce, ma di un Celik che riesce ad abbinare l’azione difensiva con un’attitudine offensiva che prima sembrava latitare. Il suo gioco, ora, sembra più completo, si incastra bene negli schemi tattici di Ranieri, che ha saputo esaltare il meglio del giocatore, schierandolo da braccetto destro della difesa a 3, ruolo che, prima di venire a Roma, Celik non aveva mai ricoperto e che ora sembra davvero cucito addosso a lui. In questo finale di stagione che si preannuncia intenso, Zeki Celik potrebbe rivelarsi una delle sorprese più piacevoli per i tifosi. Se continuerà a dare segnali di crescita come quelli visti fino ad oggi, il suo nome non sarà più associato solo alle critiche. Ranieri ripone tanta fiducia nel terzino turco, tanto da dargli la titolarità anche nei match più delicati e importanti, anche a scapito di elementi inizialmente considerati più affidabili, come Hummels. Questo è un segnale chiaro di quanto il tecnico romano creda nel suo potenziale e nel suo contributo alla squadra. Non si tratta più di una semplice scelta tattica, ma di una vera e propria scommessa su un giocatore che, sotto la guida di Ranieri, ha finalmente trovato la sua dimensione.