Branca: "Mourinho e De Rossi cacciati in modo poco professionale. Ghisolfi? Serve tempo"

19.10.2024 10:00 di  Marco Campanella  Twitter:    vedi letture
Branca: "Mourinho e De Rossi cacciati in modo poco professionale. Ghisolfi? Serve tempo"
Vocegiallorossa.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Marco Branca, ex calciatore della Roma e dirigente dell'Inter, ha parlato sulle colonne de Il Messaggero. Ecco una parte delle sue dichiarazioni:  

È mai stato vicino alla Roma?
"Sì, un paio di volte. In un caso, nell'epoca Pallotta, quando c'era Baldini direttore generale, mi arrivò una telefonata ufficiale. Poi le cose non si concretizzarono".

Di Totti che ricordo ha?
"Caratterialmente era uguale ad adesso. A fine allenamento mi fermavo a calciare le punizioni con lui e Giannini, e faceva delle battute fantastiche. Chi non vedeva quanto fosse bravo era cieco o in malafede".

Come giudica il percorso delle proprietà americane?
"Sono attente all'aspetto economico, ed è apprezzabile. Non condivido, però, la poca voglia nel voler conoscere la nostra storia e il nostro modo di pensare. Se non si conosce una realtà, la si studia. E poi non mi piace la maleducazione che hanno nel prendere certe decisioni. I Friedkin hanno mandato via Mourinho e De Rossi in un modo non troppo professionale. Ci vuole il rispetto per la storia degli altri".

Lei conosce bene Mou: prenderlo è stato una grande mossa?
"Direi di sì. Ma le squadre non le fa vincere solo Mou. Devono essere complete nel parco giocatori e nell'organizzazione. Se qualcosa non funziona, si perdono punti. José ha dato tanto entusiasmo, ma in campo ci va anche la bravura dei giocatori e del club".

Ha sentito José recentemente?
"Sì, lui è sempre carico a mille. Per come era finita con la Roma era dispiaciuto, ma un po' si aspettava quello che sarebbe successo".

La Roma ha preso come DS Ghisolfi. È più difficile per uno straniero muoversi da noi?
"Certo. È come se io dovessi fare il DS in Francia. Ci vuole tempo per comprendere equilibri e relazioni".

Come ha giudicato la parabola di De Rossi?
"Un allenatore non può fare tutto da solo. Ha bisogno di un DS per la gestione dei problemi, e questo porta almeno 10 punti. Se non c'è confidenza fra tecnico e DS - e alla Roma non c'è stato neppure tempo per svilupparla - devi avere una squadra forte. Per questo c'è bisogno di una figura di riferimento intermedia".

La Roma è da Champions?
"Lo spero, ma ci vorrebbe a breve un clic coadiuvato da un paio di innesti a gennaio".