COBHAM - Alonso: "Dovremo stare attenti a Dzeko". Conte: "Morata può giocare domani. De Rossi grande giocatore e uomo. Un onore essere stato accostato alla Roma". VIDEO!
Il tecnico del Chelsea, Antonio Conte, insieme al terzino Marcos Alonso, sono intervenuti ieri alle 14:30 in conferenza stampa in vista della sfida di Champions League di oggi contro la Roma. Di seguito le loro parole in diretta dal Chelsea Training Ground di Cobham, come riportate da Vocegiallorossa.it. In fondo alla notizia il video della conferenza stampa.
Parola a Marcos Alonso:
Quanto avete lavorato?
“Abbiamo lavorato molto negli ultimi giorni. Stiamo cercando di recuperare. Vogliamo dare il massimo domani”.
Quest'anno più difficile perché giocate anche la Champions League?
“No, cerchiamo di prepararci bene e affrontare questa competizione”.
Come sta Morata?
“Lo vedo pronto, si è allenato bene, non so se sarà fra i titolari. È stato importante nelle prime partite, farà molto bene”.
Sicurezza visti i due successi in Champions?
“Al momento non vediamo l'ora di iniziare. C'è molta motivazione per vincere. Saranno due partite importanti, sia quella di domani che quella in campionato. Ovviamente il nostro obiettivo è arrivare primi nel girone di Champions. Nel campionato dobbiamo tornare a fare punti”.
Pianificato l'aver tolto il giorno di riposo di domenica?
“Sì, lo era. Abbiamo scelto di allenarci per prepararci alla gara di domani”.
Perché tanta differenza tra la sfida contro l'Atletico Madrid e quella contro il Crystal Palace?
“Non è sempre facile. Ci sono molti allenamenti, tante partite. Dobbiamo essere pronti per ogni sfida, adattarci agli avversari di turno”.
Difficile recuperare il gap in campionato?
“Una squadra come il Chelsea deve cercare di vincerle tutte ma ci sono tante squadre che giocano bene. Mancano tante partite, però prima di pensare al Watford dobbiamo pensare alla Roma”.
Conte è stato duro dopo la sconfitta contro Crystal Palace dicendo che non avete giocato bene. Sei d'accordo?
“Credo che sia vero, ha fatto bene per motivarci. Il calcio è uno sport che cambia molto velocemente, domani abbiamo già l'opportunità di cambiare le cose. Non è stata una buona partita, possiamo solo migliorare”.
Che differenze hai notato nella Roma che conoscevi e quella di adesso? Quale giocatore può dare fastidio?
“Loro sono una squadra forte, penso sia rimasto il blocco di quando giocavo io in Italia. Domani sarà difficile, dovremo dare il 100% per vincere. Sono un blocco forte, a me è sempre piaciuto Dzeko e credo sia in un buon momento, dovremo stare attenti non solo a lui ma a tutta la squadra”.
Cambiato molto rispetto lo scordo anno, quanto influisce questo?
“Giochiamo molte partite quindi c'è il rischio di infortuni e di stanchezza, però ci siamo allenati molto per evitare queste cose. Siamo pronti, speriamo di dimostrarlo presto”.
Parola ad Antonio Conte:
Come sta Alvaro Morata?
“Sta in condizione per la gara di domani, si è allenato con noi, è uno di quelli che potrebbe giocare”.
Quanto è importante che parta dall'inizio?
“Pensi veramente che debba rispondere a questa domanda?”.
La sconfitta contro il Crystal Palace ha dimostrato che è importante avere attaccanti di ricambio in panchina?
“Conosciamo la nostra situazione. È difficile quando si infortunano giocatori come Morata, Kanté e gli altri. Noi dobbiamo fare il nostro meglio ma non è semplice sostituirli”.
Perché tanti infortuni?
“Quando giochi sempre con gli stessi rischi. In più considerate che molti di questi giocatori giocano per la prima volta 3 volte in una settimana, come Kanté, Alonso, Moses, Morata... Devi fare turn over e prenderti dei rischi. Per esempio Morata contro il City ha avuto un problema dopo 20 minuti, ma se non l'avessi fatto partire titolare cosa mi avreste detto?”.
De Rossi ha sempre parlato bene di te. Perché è ancora un punto fermo della Roma?
“Nutro grande stima per lui. Ho avuto la fortuna di allenarlo insieme a Florenzi e El Shaarawy, di fare un percorso incredibile. De Rossi è un grandissimo giocatore che ha voluto rimanere a Roma in tutta la sua carriera, come Totti, dimostrando non solo di essere grandi giocatori ma grandi uomini. Ho apprezzato tanto le sue doti, come quelle di Florenzi e El Shaarawy. Avrò piacere nell'abbracciarli, difficile considerarli degli avversari. Nei 90' però lo saranno, però non li vedrò mai in generale come avversari. Sono grandi ragazzi, avranno sempre il mio grazie per quello che mi hanno dato in Nazionale e per l'Europeo ricco di emozioni”.
Lei ha battuto la Svezia in Nazionale che adesso sarà l'avversaria dell'Italia nei playoff...
“Mi auguro sia di buon auspicio. Sono partite da dentro o fuori, ci sarà pressione ma ho grande fiducia. Da italiano sono sicuro che andremo ai Mondiali”.
Venite da due sconfitte, aiuta rigiocare subito domani?
“È un buon momento per giocare subito. Sarà importante la Champions, la Roma è una buona squadra. Ha pareggiato contro l'Atletico e vinto contro il Qarabağ. Sappiamo che hanno buoni giocatori”.
Più pressione giocare contro le italiane visto che ti conoscono meglio?
“Ovviamente c'è pressione. Ho avuto la fortuna di giocare e allenare in Nazionale, è stato un grande onore nonostante la pressione. La Roma è una grande squadra e quindi c'è pressione. Certo giocare contro un'italiana è difficile perché hanno un ottimo sistema di gioco”.
In passato hai cercato Nainggolan, perché ti piace tanto?
“Non è giusto parlarne adesso, effettivamente ci ho provato in passato ma adesso è un giocatore della Roma che rispetto molto, come altri calciatori. Lo ritengo uno dei migliori centrocampisti in circolazione”.
Vista la rosa, potreste dover scegliere tra Premier League o Champions League?
“Noi al momento viviamo partita dopo partita. Siamo a ottobre, mi sembra presto per parlare di queste cose. Giocare ogni 3 giorni è difficile perché usi sempre gli stessi e rischi gli infortuni. Adesso viviamo partita per partita”.
Mettere Morata domani sarebbe un rischio?
“No, avrebbe potuto giocare contro il Palace ma non sono così stupido. Devi fare la miglior scelta possibile e sono sicuro che la farò domani”.
In passato è stato accostato alla Roma, soprattutto per il dopo Garcia. Quanto c'era di vero? Cosa pensa del lavoro di Di Francesco (domanda del nostro inviato Alessandro Carducci)?
“Stiamo parlando di una grande squadra come la Roma. Se mi hanno accostato alla Roma è stato motivo d'orgoglio per me, una piazza importante. Però dopo Garcia la Roma ha fatto due grandi scelte: Spalletti, che è un grande allenatore, e Di Francesco, che è anche lui un grandissimo allenatore”.
Quale giocatore leverebbe alla Roma?
“Io penso sia il collettivo a fare paura. Dentro ci sono singoli molto importanti. Io conosco bene il cuore di De Rossi, Florenzi e El Shaarawy, gli leverei una parte di cuore (ride, ndr)”.