Danso lascia la Capitale: "Sono deluso e sconcertato. Austria e Lens non hanno mai ravvisato irregolarità". FOTO!
La notizia è stata ufficializzata ieri sera: il passaggio di Kevin Danso dal Lens alla Roma è saltato. Il difensore non ha infatti superato le visite mediche con il club giallorosso e, come di può notare dalle foto di TMW, ha lasciato da pochi minuti l'hotel Hilton dove si stanno svolgendo le ultime ore di calciomercato nella Capitale e dove, tra l'altro, da poco è arrivato anche Tiago Djaló, che sarà preso dalla Roma in prestito dalla Juventus.
Il calciatore ha pubblicato su Instagram una nota per dare il proprio punto di vista su quanto accaduto: "Sono deluso e sconvolto per gli eventi di questi ultimi giorni e per il trasferimento fallito alla Roma. In particolare, sono molto sorpreso dal presunto motivo del fallimento del trasferimento. Sia i medici della Federazione calcistica austriaca (ÖFB), sia il dipartimento medico dell'RC Lens mi hanno monitorato attentamente e mi hanno esaminato regolarmente in questi ultimi anni. Più di recente, ho svolto delle visite accurate per il precampionato con il Lens e non sono mai state riscontrate irregolarità. Pertanto, le interpretazioni dei controlli medici a Roma sono altamente sconcertanti e completamente incomprensibili per me e per il mio team. Adesso discuterò della mia situazione con le parti responsabili del Lens e dell'ÖFB e mi concentrerò sulle cose che mi aspettano".
Il comunicato del Lens di ieri sera.
"Kevin Danso rimane al Lens, si sono interrotte le trattative con la Roma dopo aver raggiunto l'accordo. Danso non si unirà a loro. La lunga interpretazione di una visita medica è stata la causa di questo trasferimento interrotto. Ora il club va interrogandosi sulle ragioni di fondo della mancata validazione di questo movimento per un giocatore attentamente monitorato e che ha inanellato stagioni con più di 30 partite sia sui campi francesi che internazionali. Manteniamo la massima fiducia nel nostro pilastro difensivo, avremo il piacere di sottoporlo a un adeguato protocollo prima di fargli vestire nuovamente i nostri colori".