Deve essere l’ora di Dovbyk

Deve essere l’ora di DovbykVocegiallorossa.it
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Ieri alle 08:13Primo piano
di Alessandro Carducci
fonte L'editoriale di Alessandro Carducci

Fino ad ora, abbiamo riso (poco) e scherzato (ancora meno) ma, da ora, si fa sul serio. Lo ripetiamo da tempo e non possiamo non ripeterlo anche adesso. La Roma si gioca tutto giovedì sera. Si gioca la stagione, senza appello. O si va avanti oppure si possono già prenotare le vacanze. Difficilmente, infatti, la Roma potrà conquistare l’Europa che conta tramite il campionato e sarebbe già un’impresa arrivare in zona Europa League. Per coltivare ancora la speranza e l’illusione di dare un senso a questa stagione, la banda di Ranieri deve sbattere fuori il Porto e proseguire nel cammino europeo.

PALLA A DOVBYK - Sarà fondamentale una prestazione maiuscola da parte di tutti, lo sappiamo tutti, ma serviranno i colpi anche dei campioni, i colpi di chi, nel momento giusto, mette la zampata decisiva. Facile pensare a Dybala, ovviamente, ma questa volta servirà una gran partita anche da parte di Dovbyk. Criticato da qualcuno, difeso da molti (tra cui noi), l’ucraino sta avendo un ambientamento non facilissimo, di certo non agevolato dalla stagione maledetta della Roma. Ranieri ha più volte detto che la squadra deve imparare a servirlo però, ultimamente, il tecnico romano l’ha spedito qualche volta in panchina, o dall’inizio o a gara in corso. Il suo timbro giovedì sera convincerebbe gli scettici e gli darebbe il giusto slancio per la parte finale della stagione. Alla fine, alle grandi squadre serve almeno un grande bomber. È l’ora di Dovbyk.