Un'occasione da sfruttare

Il derby in programma domenica è anche uno scontro diretto per l’Europa. Un concetto che ne contiene due: il primo è ancora indigesto alla Roma, che domenica scorsa contro la Juventus ha purtroppo confermato di non riuscire a esprimersi in questo tipo di partite come invece fa in altre gare. Il secondo quest’anno non è di appartenenza giallorossa, dopo anni di percorsi UEFA terminati almeno a maggio, ma biancoceleste, con la squadra di Baroni che avrà la stracittadina in mezzo alle due sfide dei quarti di finale di Europa League contro il Bodø/Glimt. La Lazio ha avuto il derby “tra le scatole” anche nei due precedenti affacci a questo livello della competizione: nel 2018 si presentò alla sfida contro la Roma dopo la traumatica eliminazione a Salisburgo, mentre nel 2013 il derby si giocò di lunedì, tra le due sfide dell’allora squadra di Petkovic contro il Fenerbahçe, che ebbe la meglio nei 180 minuti. In entrambi i casi la Roma non fu in grado di approfittare degli impegni ravvicinati dei suoi avversari: l’ultima volta in realtà era reduce dall’impresa (comunque dispendiosa) contro il Barcellona, mentre quella prima ebbe addirittura otto giorni di riposo rispetto all’impegno precedente ma non li fece pesare, riacciuffando il match solo grazie a un rigore di Totti dopo aver rischiato di andare sotto 0-2.
Stavolta l’occasione va sfruttata, perché se negli scorsi anni la rincorsa per la Champions League nelle ultime giornate è sfumata per il contemporaneo avanzamento in Europa League, in questa stagione la (disgraziata) eliminazione contro l’Athletic Club deve almeno portare il vantaggio di poter preparare le gare con più calma e in modo meno logorante, per di più contro un avversario che, storicamente, ha nel doppio impegno settimanale uno dei suoi problemi raramente risolti. Nelle ultime gare contro Cagliari - al termine però di un ciclo pesante -, Lecce e Juventus in realtà la Roma non è comunque apparsa brillantissima a livello fisico: con sette giorni per lavorare, però, un miglioramento è atteso ed fondamentale, sia come collettivo che come singoli, con elementi come Angelino, per dirne uno, che stanno rifiatando dopo una serie di partite molto positive. Per provare il miracolo-Champions, ma anche per riconquistare una comunque inaspettata - visto quello che succedeva a novembre - qualificazione all’Europa League servirà approfittare di ogni aspetto favorevole di ogni gara: stavolta individuarlo è facile, vedremo se sarà altrettanto semplice mettere in pratica la teoria.
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