Cambio Campo - Turco: “C’è molta curiosità per capire come la gente accoglierà Belotti. Per la Roma non sarà una partita facile, il Toro è molto aggressivo”

08.04.2023 16:55 di  Emiliano Tomasini  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano Tomasini
Cambio Campo - Turco: “C’è molta curiosità per capire come la gente accoglierà Belotti. Per la Roma non sarà una partita facile, il Toro è molto aggressivo”
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Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista a un giornalista che segue la squadra avversaria.

L’ospite di oggi è Fabrizio Turco, giornalista de La Repubblica, con il quale abbiamo parlato di Torino-Roma.

Nelle ultime partite al Torino è mancata un po’ di continuità, la squadra di Juric può ancora puntare all’Europa?
“È estremamente difficile arrivare in Europa, per arrivarci occorrono una serie di incastri, a partire dalla Coppa Italia e passando poi per la situazione penalizzazioni. Indubbiamente la squadra deve comunque darsi un obiettivo e alzare l’asticella può aiutare a dare il massimo da qui alla fine. Si proverà a giocare queste ultime dieci partite come fossero delle finali e poi a fine stagione si vedrà. È vero che la continuità in termini di risultati sta mancando, ma la continuità dal punto di vista del gioco non è mai mancata. La squadra ha perso contro il Napoli, ma ci sta perdere contro questo Napoli e comunque nei primi 30 minuti i granata hanno fatto una buona prestazione. Le due forze in campo però non erano paragonabili. Con il Sassuolo, invece, è arrivato un pareggio ma il Torino ha creato tantissime opportunità senza riuscire a concretizzarle. Il problema del Torino è questo: tante volte si è creato molto senza però riuscire a essere cinici”.

All’andata il Torino ha dominato per gran parte della partita e solo nel finale la Roma è riuscita a pareggiare. C’è voglia di rivincita per quella partita?
“Voglia di rivincita deve essercene sempre. La partita dell’andata può essere un elemento in più per fare bene, ma la voglia di rivincita c’è anche pensando alla partita contro il Sassuolo. Come ho detto, il Torino ha creato tantissimo, il Sassuolo al primo tiro ha segnato. E questo è successo anche all’andata contro la Roma, evidentemente è un problema di questa squadra”.

Come pensi sarà accolto Belotti dai tifosi del Torino?
“C’è molta curiosità per capire come la gente accoglierà il ritorno di Belotti a Torino. Va poi detta una cosa, quest’anno – ma anche negli ultimi anni – allo stadio c’è una fetta molto molto ridotta dei tifosi. C’è una disaffezione legata a tanti anni di anonimato, una contestazione nei confronti della società che ormai dura da anni. Chi sarà allo stadio è quindi una piccola fetta del popolo granata. È difficile capire come il popolo granata viva oggi il proprio rapporto con Belotti. Credo che – anche in questo – ci sia una netta separazione tra chi è rimasto affezionato a prescindere a Belotti e chi invece è ancora molto deluso dal suo addio. Sarà quindi curioso vedere come le 23-25 mila persone presenti allo stadio lo accoglieranno”.

C’è grande divisione anche in merito a una sua possibile esultanza dopo un eventuale gol. Secondo te, se dovesse segnare, sarebbe meglio se esultasse o no?
“Io credo che a volte venga prestata un’attenzione eccessiva a questi discorsi. Trenta-quaranta anni fa un calciatore era libero di scegliere se esultare o no e nessuno diceva nulla in contrario. Prima si badava alle cose preziose del calcio, cose che oggi non ci sono più. Il calcio prima era il sogno dei bambini, il calcio moderno mi sembra abbia tolto questo sogno. Belotti segna e esulta, segna e non esulta, io credo possa essere libero di fare come vuole. Ci si concentra troppo su questi problemi inutili e si presta poca attenzione a quello che succede in campo. Oggi il calcio italiano è estremamente noioso e mediocre, questo è il vero problema del calcio e di questo si dovrebbe parlare, non se un giocatore esulta o no dopo un gol”.  

Che partita ti aspetti? Come si affronteranno le due squadre?
“Io credo sarà una partita non facile per la Roma. Il Torino ha questo modo di giocare aggressivo che induce gli avversari a essere sempre sulla corda. Il calcio del Torino è un calcio un po’ antico perché è legato al faccia a faccia, all’uno contro uno. Juric non cambierà sicuramente atteggiamento e la Roma dovrà fare i conti con la fisicità e l’aggressività del Toro. Il gioco del Torino non permette alla squadra avversaria di esprimere al meglio le proprie qualità”.