Lazio-Roma 3-0 - Top & Flop
TOP
SE LA ROMA PIANGE, L'INTER NON RIDE - Aumentano i punti di distacco dalla quarta posizione in classifica, ora occupata dall'Inter. Proprio lo stato psico-fisico della squadra di Spalletti, in crisi, è la notizia più positiva in chiave qualificazione Champions. Resta il fatto che potenzialmente la Lazio ha gli stessi punti della Roma e che giocando come nelle ultime gare non si va lontano.
ALMENO CI HA PROVATO - Provando a salvare qualcuno dei giallorossi in campo, si perde e si vince in undici, l'unico a provarci è il debuttante Nicolò Zaniolo. Si perde sempre sul più bello, quando dovrebbe mandare la palla in porta.
FLOP
QUANDO C'È DA DIMOSTRARE... - Dopo l'umiliazione di Firenze, il secco 3-0 contro la Lazio. Se in Coppa Italia dovevi dimostrare di essere squadra di blasone, contro una compagine che non lotta per i tuoi stessi obiettivi, contro i concittadini, vista la sconfitta dell'Inter a Cagliari, c'era da dare l'ennesima svolta a una stagione con più bassi che alti.
MAI IN PARTITA - Il gol di Caicedo arriva al 12° dopo la pressione costante biancoceleste. Praticamente, a parte qualche occasione, la più ghiotta con Pastore, parlando in termini di risultato, la Roma non è mai stata in partita.
NON CORRE(A) - La difesa giallorossa. Senza la velocità di Manolas, indisposto, alla Lazio basta lanciare una palla lunga per creare pericoli. Correa per Caicedo nel primo gol, lancio dalla retroguardia per Correa in occasione del penalty. Qui è impressionante la differenza di passo tra i due, con il laziale che parte qualche metro indietro per Fazio e in pochi passi lo supera in velocità.
4-3-3 NON SBROCCO PER TE - Squadra costruita in estate per questo modulo (oggi in panchina: Pastore, Nzonzi, Kluivert), male a inizio campionato, quando le cose sono migliorate col 4-2-3-1, si è tornati al "peccato originale", con Zaniolo adattato a destra. Se conta l'atteggiamento più del modulo, vedere una squadra non fare gioco, lunga, con i giocatori che chiedono di sistemare le cose (vedi Jesus, vedi Dzeko), anche l'aspetto tattico vuole la sua parte.