Sassuolo, De Zerbi: "Ci hanno accusato di falsare il campionato per le esclusioni di alcuni calciatori. È stata una scelta condivisa"
Nel postpartita di Sassuolo-Roma, è intervenuto il tecnico dei neroverdi Roberto De Zerbi.
De Zerbi a Sky Sport
Sembravate avere più stimoli della Roma.
“Ci mancava anche che non li avessimo. La mia squadra ha giocato benissimo, sono infastidito perché ci hanno accusato di dare poca regolarità al campionato, ci siamo comportati bene. Ci tenevo molto alla gara odierna”.
Raspadori?
“Avevo già in testa di dargli la fascia da capitano, ho una sua foto da giovane con la fascia nelle selezioni giovanili. È una bella immagine per lui, ho parlato con Consigli e Magnanelli ed erano d’accordo con la mia scelta e non ho avuto più dubbi”.
È già un campione?
“C’è differenza tra buon giocatore e campione, dopo il gol contro la Roma è forte, ma i giocatori vanno difesi quando giocano male. Scamacca, per esempio, ha un potenziale enorme”.
L’attacco della prossima stagione?
“Avrò Caputo, Defrel, Raspadori, Scamacca. Non sarebbe neanche giusto tenerli tutti e quattro, questa è stata la valutazione fatta per Scamacca che ha grandi qualità. Abbiamo scelto di puntare su tre giocatori su quattro perché uno di loro avrebbe avuto meno spazio”.
La scelta di non far giocare gli italiani?
“Scelta condivisa e fatta anche in passato con Defrel, è stato giusto escluderli perché i miei calciatori sono stati dentro un focolaio. Se le ASL di Milano o Torino per 4-5 positivi bloccano una partita, perché la nostra scelta è discussa? Se ce l’avessi con qualcuno ve lo direi, però noi siamo andati contro i nostri interessi, abbiamo giocato con Marlon che è un destro a differenza di Ferrari. Abbiamo ancora l’ambizione di arrivare settimi, non vogliamo passare le ultime partite in costume, è una decisione giusta e mi ha dato fastidio passare per coloro che avrebbero potuto falsare il campionato”.
De Zerbi in conferenza stampa
La partita?
"Sono molto contento della prestazione. Abbiamo giocato a calcio con qualità, coraggio, organizzazione, con tutto. Dispiace perché avremmo potuto far qualcosa in più anche se davanti avevamo una grande squadra come la Roma però sono contento per come è stata condotta la partita, dall'inizio alla fine. Potevamo andare in vantaggio, siamo stati imprecisi e sfortunati, poi sono andati avanti loro su rigore ma non abbiamo mai giocato secondo il parziale ma sempre con la stessa mentalità e identità, questo mi è piaciuto molto".
Raspadori capitano per la prima volta: perché?
"Ce l'avevo già in testa di farlo capitano. Ho parlato con Consigli, sarebbe stato lui il capitano, e anche con il vero capitano che è Magnanelli e tutti e due mi hanno confermato che quella di Raspadori sarebbe stata una bella chiamata. Lui era capitano degli esordienti, è nato qua, mi piaceva come immagine per lui e per i tanti giovani che avevamo in panchina, mi piaceva dare l'immagine che nel calcio se ci si impegna e si hanno le qualità poi i sogni si possono realizzare".
Oggi possesso palla al 70% ma Roma avanti due volte: come si spiega?
"Il possesso palla non è sinonimo di vincere 4-0, ribalterei la domanda: senza il possesso palla avremmo tirato 12 volte in porta creando 6 occasioni, avremmo fatto 2-2? Forse se avessimo fatto più possesso palla avremmo tirato 15-18-20 volte in porta e avremmo avuto più occasioni. Se la Roma ha tirato poco in porta è perché abbiamo avuto il possesso per tanto tempo".
Quanto hanno pesato le assenze?
"Le assenze hanno pesato in maniera positiva. I ragazzi hanno capito le scelte che abbiamo fatto. Anch'io sono stato influente nella scelta. Era una scelta di coscienza, di correttezza e coerenza. Siccome Locatelli e Ferrari venivano dalla Nazionale dove c'è un focolaio, la nostra scelta era quella di non farli partecipare. Poi le altre squadre hanno fatto altro e son problemi loro, non entro nelle scelte degli altri, mi dispiace che qualcuno abbia messo in dubbio il nostro comportamento e la regolarità del campionato per una scelta giusta".
L'Inter?
"Ci prepareremo in tre giorni. Andremo a trovare la prima della classe con attenzione massimale ma con il nostro Dna, la nostra mentalità, il nostro pensiero totale al 100%. Quando si incontrano squadre forti bisogna raddoppiare tutto questo".