Genoa-Roma 1-1 - Cosa dicono gli xG - Davanti manca solo precisione, dietro una linea sottile tra cause e conseguenze. GRAFICA!
Negli ultimi anni è stato sviluppato un nuovo tipo di dato che può aiutare ad analizzare ciò che è successo nelle partite di calcio e il rendimento delle squadre. Si tratta del dato degli Expected Goals, vale a dire un numero che quantifica, in media, i gol che si segnano in una partita dai tiri che si prendono durante la gara. Un numero non indiscutibile, in quanto sono stati sviluppati diversi modelli che danno dei risultati diversi (anche se tendenzialmente simili), e al quale non si può ridurre l’intero andamento di un match, ma che può aiutare a dare contezza di determinate situazioni in modo più freddo. Ecco l’analisi di Genoa-Roma, con i dati di understat.com.
FINALMENTE OCCASIONI - A livell ooffensivo, la partita della Roma è stata decisamente apprezzabille. Il conto degli expected goals generati è di 2,66 spalmati su 18 tiri, con tre grandi occasioni: quella sciupata da Dovbyk al 32', da 0,44 xG, quella realizzata ancora dall'ucraino al 37', da 0,56 xG, e un'altra sprecata sempre dall'11 al 53', da 0,49 xG. Oltre a queste, ci sono due opportunità che hanno sfiorato la soglia degli 0,30 xG: il colpo di testa di Mancini su calcio d'angolo al 14', da 0,26 xG, e il tiro di El Shaarawy parato da Gollini al 34, da 0,29 xG. Ciò che De Rossi aveva preparato in fase offensiva aveva funzionato, e solo scarse capacità finalizzative hanno impedito di arrotondare ulteriormente il punteggio. La Roma non creava così tanto in campionato dal 5 febbraio, quando gli xG della gara contro il Cagliari furono 3,36, e in nessuna delle successive gare i giallorossi sono stati capaci di generare 2 o più expected goals.
I NUMERI DI DOVBYK - Artem Dovbyk ha aggiunto altri 1,49 xG alla sua stagione, arrivando a 2,74 con un solo gol segnato. Numeri che da una parte danno conforto, perché sono nel segmento di attaccanti come Retegui, Thuram e Vlahovic, ma che dall'altra spaventano, perché il debito è già di 1,74 xG. L'idea è che se l'ucraino dovesse migliorare sul piano finalizzativo, avrebbe tante opportunità di mettersi in mostra.
LA LINEA SOTTILE - Passiamo alla dase difensiva. Nel primo tempo è stata di eccellente livello, con due tiri e appena 0,19 xG concessi. A livello empirico la ripresa è stata molto più problematica, con 18 tiri concessi: in realtà solo due di questi sono stati delle grosse occasioni per i padroni di casa, vale a dire il tentativo di Ekuban al 60', da 0,30 xG, e la rete di De Winter nel finale, da 0,34 xG, al termine però di un'azione che mai sarebbe dovuta nascere a causa dell'evidente fallo non fischiato su Pellegrini. Va capito quanto concedere 18 tiri sia conseguenza fisiologica di essersi abbassati e quanto sia invece il risultato di essersi abbassati troppo, come ha detto De Rossi dopo la partita. Una linea sottile, ma da cui dipende tanto del futuro della Roma in questa stagione.