COVID-19 - L'OMS risponde a Trump: "Virus ha origine naturale". Danimarca, si può ripartire entro il 29 maggio. Colonia: trovati tre positivi. Serie A, due possibili date per la ripresa. Azerbaigian, si torna in campo

01.05.2020 22:40 di  Redazione Vocegiallorossa  Twitter:    vedi letture

L'allarme Coronavirus continua a tenere banco in Italia, tanto da costringere il Governo ad attuare la chiusura di tutta l'Italia. Stando agli ultimi dati, sul territorio nazionale i casi attuali positivi sono 100.943, con una diminuzione di 608 rispetto al giorno precedente. 269 i decessi, per un totale di 28.236. I guariti sono 2.304, portando il totale a 78.249. I nuovi contagi sono stati 1.965. Vocegiallorossa.it vi ha aggiornato riguardo le principali notizie.

22:40 - Dopo l'Angola e il Kenya, la Guinea è il terzo paese africano che ha deciso di concludere qui il proprio campionato a causa della pandemia di Coronavirus.

22:17 - Nelle scorse ore il presidente degli Stati Uniti Donald Trump era tornato ad esporre i propri dubbi circa l’origine del Coronavirus, indicando i laboratori di Wuhan come sospettati nell’aver prodotto il virus. L’Oms, per bocca direttore per le emergenze Michael Ryan, ha però ribadito una volta di più come l’origine del virus non sia da ricondurre al lavoro dell’uomo: “Per quanto riguarda l'origine del virus a Wuhan, abbiamo ascoltato molti scienziati che hanno studiato questo virus e siamo certi che sia di origine naturale”.

21:39 - L'associazione danese di calcio spera di riprendere la Super League il prossimo 29 di maggio, al netto delle riserve che il Governo può o meno manifestare. A riferirlo è Jesper Moller, presidente della Federcalcio, che ha indicato come indispensabile iniziare entro quella data.

21:18 - Il Colonia ha comunicato che tre persone sono stati trovate positive al Coronavirus dopo che l'intera rosa, lo staff e lo spogliatoio sono stati testati ieri. I tre andranno in quarantena per un periodo di 14 giorni, a casa.

20:55 - Secondo quanto riporta Sky Sport la volontà comune delle 20 di A di terminare la stagione (con i giusti accorgimenti sanitari) si è tradotta su due possibili date per la ripresa del campionato: sabato 13 giugno o, in alternativa, sabato 20 giugno. In quest’ultimo caso verrebbe probabilmente sacrificata la Coppa Italia (fermo restando la deadline imposta dalla UEFA al 2 agosto per il termine dei campionati).

Domenica intanto andrà in scena un’altra tappa fondamentale nel processo decisionale: la FIGC, aspettando conferme, dovrebbe incontrare il Comitato tecnico scientifico per portare avanti le migliorie del protocollo di ripresa.

20:05 - Il campionato dell'Azerbaigian riprendere il 21 maggio con la Serie B, il 23 con la Serie A. Gli allenamenti sono già ripartiti, mentre mancano nove giornate alla fine. Al termine ci saranno semifinali e finali di coppa.

19:39 - Il Ministro allo Sport, Vincenzo Spadafora, tramite un post pubblicato su Facebook ha parlato del 1° maggio anche per chi gravita intorno allo sport. "Rivolgo un pensiero particolare ai tanti lavoratori dello Sport, coloro che, spesso senza le dovute garanzie, lontano dai riflettori, svolgono un’azione fondamentale. Molti di loro hanno poche tutele e meritano maggiore rispetto: per questo - quando questa emergenza sanitaria sarà terminata - mi sono impegnato a riformare l’intero settore. E in questa giornata in cui, per chi come me ricopre un ruolo di Governo, è doveroso essere a lavoro, ringrazio tutto il mio staff che mi sta supportando in modo eccellente mettendo al primo posto l’interesse del Paese".

19:25 - In Brasile continuano a crescere i contagiati, oggi le stime parlano di oltre 85.000 casi di Coronavirus con quasi 6mila morti. Il presidente Jair Bolsonaro intanto prosegue sulla strada intrapresa fin dai primi giorni, criticando i governatori regionali per le misure anticontagio prese: “Sappiamo che ancora molte persone moriranno e ci dispiace. Il 70% della popolazione sarà infetta e, da quanto si intuisce, fino ad oggi tutti questi sforzi per arginare la curva del contagio sono stati inutili. Quali sono gli effetti collaterali? La disoccupazione. E le persone vogliono tornare a lavorare”.

18:58 - Negli Stati Uniti i contagiati dal Coronavirus hanno raggiunto il milione e 100 mila casi a livello generale, con quasi la metà solo fra New York ed il New Jersey. I decessi ad oggi sono 63.972, con oltre 150.000 persona attualmente ricoverate in ospedale. In questa situazione, 31 stati della confederazione sono pronti a dare il via alle riaperture graduali delle attività.

18:35 - Fumata grigia. Riunione interlocutoria quella andata in scena oggi fra i vertici delle 20 società di Premier League in merito alla ripresa del campionato. I club, si legge nel comunicato, hanno discusso delle eventuali modalità di ripresa, fermo restando l’assoluta priorità all’aspetto sanitario e alla salute di giocatori e staff. Le società hanno ribadito la propria intenzione di tornare in campo, per allenamenti e partita, se e solo se dovesse arrivare il via libera da parte del governo ed in tal senso hanno accolto con favore la creazione di una task force governativa per la ripresa dello sport professionistico che già questa mattina ha avuto una prima seduta di lavoro e incontri. Nell’incontro di oggi, si legge, non sono state prese decisioni sebbene sia stata ribadita la necessità di rendere la Premier League, le squadre e i calciatori parti integranti del processo decisionale. I club inoltre hanno confermato il proprio impegno nel voler portare a termine la stagione 2019/2020, accogliendo di buon grado il supporto del governo.

18:06 - Ecco il consueto bollettino della Protezione Civile: i nuovi contagi sono 1.965. Nello specifico, rispetto a ieri, -608 attualmente positivi, +2.304 guariti, +269 decessi. I tamponi effettuati sono stati 74.208.

17:40 - Secondo quanto riportato dal Guardian, la Championship sta valutando una soluzione in caso di sospensione definitiva del campionato. In tal caso Leeds e West Bromwich Albion sarebbero promosse. Ma la sorpresa sarebbe quella dei playoff. La proposta è quella di farli giocare ugualmente, con Fulham, Brentford, Nottingham Forest e Preston a giocarsi l'ultimo posto disponibile in gare secche su campo neutro e senza spettatori.

17:22 - Dopo l'ordinanza dell'Emilia-Romagna, che ha dato il "via libera" agli allenamenti individuali per gli atleti degli sport di squadra dal 4 maggio, anche la Regione Lazio s'appresta a decidere in tal senso. Giuseppe Cangemi, vicepresidente del Consiglio Regionale del Lazio, infatti, ha dichiarato:

“La Regione Lazio faccia un'ordinanza per permettere agli atleti anche degli sport di squadra di tornare ad allenarsi. L'Emilia Romagna, e sembrerebbe anche altre regioni, con un'ordinanza consente gli allenamenti professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionale dal Coni, dal Comitato Italiano Paralimpico e dalle rispettive Federazioni, non solo per gli sport individuali ma anche per quelli non individuali, eliminando così una discriminazione tra sport individuali e di squadra, assicurando il distanziamento sociale e senza assembramento. La Regione Lazio segua l'esempio e permetta ai calciatori e agli atleti delle altre discipline sportive, individuali e non, di riprendere gli allenamenti nei propri centri sportivi, garantendo tutte le disposizioni di sicurezza", riporta ilcorrieredellosport.it.

Una volta ufficializzata tale decisione, i giocatori di Roma e Lazio potranno dunque allenarsi individualmente all'interno dei rispettivi centri sportivi già da lunedì 4 maggio. 

17:00 - Luca Zaia, governatore del Veneto, ha parlato della Fase 2 dicendosi pronto per riaprire tutto all’interno dei confini della regione. Queste le sue parole riportate da SkyTg24: “Il Veneto può aprire tutto. Ovviamente su base solida di una certificazione che ci dà il Comitato scientifico. Ma noi potremmo, in linea di principio, affrontare qualsiasi tipo di apertura. Il tema è capire se tutti noi entriamo nell'ordine delle idee che non è finita e che stiamo convivendo col virus. La mascherina è una delle conditio sine qua non per fare questa battaglia. Penso che la direzione, sentendo i vari colleghi, andrà verso la riapertura differenziata tra le regioni”.

16:31 - La Spagna ha registrato meno di 300 morti da Coronavirus nelle ultime 24 ore per il secondo giorno consecutivo: è quanto emerge dai dati comunicati oggi dal governo. Nelle ultime 24 ore il virus ha ucciso nel Paese 281 persone, 13 in più rispetto alle 268 del giorno precedente ma comunque di nuovo sotto la soglia delle 300. Il totale dei decessi sale così a quota 24.824, a fronte di 215.216 casi. Finora i guariti sono quasi 115.000.

15:37 - Come scrive TMW, l'Assemblea della Lega Serie A si è riunita questa mattina con tutte le Società presenti e collegate in video conferenza. Il Presidente Paolo Dal Pino ha riportato in riunione quanto espresso ieri sulla disponibilità a un dialogo col Governo in ottica costruttiva e collaborativa, ottenendo su tale posizione la piena condivisione da parte di tutte le Società.

14:31Corriere.it riporta che l’Austria ha prolungato fino al 22 maggio lo stop ai treni e ai voli da e per l’Italia.

14:03 - Ai microfoni di Sky, Boniek rivela che l'obiettivo del calcio polacco è di tornare in campo il 27 maggio, con l'obiettivo di terminare la stagione entro metà luglio.

13:55 - L'unanimità della Lega Serie A nella posizione circa la ripresa del campionato non sorprende Damiano Tommasi, presidente dell'AIC, che a SkySport commenta così la volontà dei venti club di massima serie: "Non è l'organo che decide se si riprende a giocare ma è una posizione che conoscevamo già, si andrà oltre il 30 giugno come stabilito da UEFA e FIFA, noi siamo concentrati a parte del protocollo per gli sport di squadra. Vediamo se si riuscirà a ripartire con un protocollo di ripartenza con allenamenti individuali per atleti di sport di squadra".

Che segnale è quello dell'ordinanza dell'Emilia Romagna, che permetterà gli allenamenti individuali da subito?
"Quello che dicevamo noi e chiedevamo: dobbiamo capire quanto questa ordinanza possa essere messa in pratica, visto che anche i comuni vorranno dire la loro, era il senso della chiacchierata che ho avuto modo di fare col ministro Spadafora".

Questa discrepanza di autonomia tra le regioni può essere un problema?
"È la particolarità del nostro movimento: la disparità di trattamento tra atleti individuali e di squadra e stiamo cercando di approntare il protocollo che oggi non è previsto, questo per tutti i giocatori, anche per quelli di categoria inferiore. I tifosi sono quelli di una stagione che può essere fermata, c'è il tempo per ragionare, quelli di riapertura su sport individuali e altri sono piccoli step che anche nel calcio vorremmo".

Qualche società e giocatore vi ha detto che dal 4 potrebbero andare ad allenarsi nei parchi cittadini?
"È una delle possibilità, ci sono alcune società che apriranno il centro e lasceranno i campi col libero accesso. Il tema della responsabilità è focale, oggi siamo concentrati ad ottenere questo. Un contatto tra federazione e comitato scientifico non ci sarà fino a lunedì da quello che ho capito".

Che esempio dall'estero potrebbe ispirarci?
"Abbiamo visto, sin dai primi di marzo, e imparato ad aspettare. Le decisioni prese oggi avranno altre premesse tra una settimana, i commenti di oggi verranno superati dagli eventi. Serve capire come arrivarci a piccoli step, c'è bisogno di una preparazione progressiva, non so se c'è un modello di riferimento e non vedo grande ottimismo neanche all'estero. C'è da fare un percorso, vedremo se l'inizio degli allenamenti individuali potrà esserlo".

Che paure si trovano ad affrontare i calciatori?
"Uno che riguarda il movimento, che riguarda la sostenibilità e la chiusura dei campionati pone tanti interrogativi visto che tante squadre mettono in dubbio la ripresa come azienda. Dall'altra una paura che riguarda la sicurezza sul posto di lavoro, dell'attività, ci sono parecchi calciatori che hanno una sensibilità diversa rispetto ad altre regioni".

13:40 - (ANSA) - ROMA, 01 MAG - La volontà unanime di "portare a termine la stagione" della serie A, interrotta per l'emergenza coronavirus, è stata ribadita dall'Assemblea della Lega di A, riunita in teleconferenza per discutere della questione dei diritti tv e delle rate ancora in riscossione dai broadcaster. La posizione dei 20 club, che ribadisce quanto fissato lo scorso 21 aprile, arriva all'indomani delle parole del ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, che aveva sottolineato come se non si troverà un accordo per la modifica del protocollo per la ripresa, il Governo si assumerà la responsabilità di dichiarare chiusa la stagione. (ANSA).

13:20 - (ANSA) - ROMA, 01 MAG - Calcio si', ma a porte chiuse fino a dicembre, con possibile estensione fino a maggio 2021 se Downing Street prolunghera' sul lungo termine il divieto alla manifestazioni di massa. E' questo lo scenario che si trova davanti la Premier League, impegnata in queste ore nella riunione tra club per il 'Restart Plan', il piano di ripartenza che ha come obiettivo di tornare a giocare l'8 giugno. Secondo il Times, il piano prevederebbe le porte chiuse non solo per la restante parte di questa stagione, come è ovvio, ma anche per la prima parte della prossima. Uno scenario che fonti della Premier hanno parzialmente smentito ad altri media, precisando che per ora si sta parlando solo dell'attuale stagione da terminare. L'altro problema e' quello dei tamponi: il governo inglese insiste che per tornare a giocare il calcio deve sottoporre tutti a 3 tamponi a settimana, con un costo stimato di 30 mila sterline ogni sette giorni. Ai club è stato offerto anche un sistema di controllo che consente di valutare le positivita' nel giro di due ore e mezzo, ma con un limite massimo di sette tamponi al giorno. In ogni caso nel pomeriggio è previsto un incontro tra i rappresentanti di diversi sport, Premier compresa, e funzionari del governo. Intanto della ripresa degli allenamenti dal 18, per il quale c'e' l'informale via libera governativo, parlerà la riunione dell'unita' di crisi prevista in giornata. Per definire se è possibile giocare l'8 giugno, probabile che sia decisiva una riunione dei club fissata per giovedì prossimo (ANSA).

13:10 La soglia delle persone guarite dal Coronavirus a livello mondiale ha superato oggi il milione: è quanto emerge dal conteggio aggiornato pubblicato dalla Johns Hopkins University. Secondo i dati raccolti dall’università americana, i guariti sono ora 1.014.809 e gli Stati Uniti risultano in testa (154 mila), seguiti da Germania (123 mila), Spagna (112 mila), Cina (78 mila) e Italia (76 mila). Le vittime nel mondo invece sono 233.405 a fronte di un totale di 3.257.520 casi.

13:00 - Importante ordinanza regionale nell'ambito della ripartenza del calcio. "È consentito l'allenamento in forma individuale di atleti professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionale dal CONI, dal Comitato Italiano Paralimpico e dalle rispettive federazioni, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento in strutture a porte chiuse, anche per gli atleti di discipline sportive non individuali". Con questa ordinanza del governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, le squadre di Serie A emiliane possono cominciare le sedute dal 4 maggio. A meno di "congelamenti" da parte del Governo dunque, che potrebbe bloccare il tutto tramite il ministro degli Affari Regionali, SPAL, Sassuolo, Bologna e Parma potrebbero tornare ad allenarsi nei rispettivi centri già dal prossimo lunedì.

Anche la Campania sulla stessa lunghezza d'onda - Anche la Campania, su espressa richiesta del Napoli, sarebbe pronta a concedere la riapertura del solo centro sportivo di Castel Volturno: se venisse confermato, anche gli azzurri di Gattuso quindi potrebbero ricominciare la preparazione al termine del weekend a venire

12:50 - Il campionato ucraino è pronto a ripartire. Il 30 maggio riprenderà il campionato col 24° turno e si punta a finire il torneo l'11 luglio. In mezzo c'è la Coppa d'Ucraina da giocare con la finale fissata al 15 luglio. Sempre in giornata, il Ministro della Salute, Maxim Stepanov ha annunciato l'allentamento delle misure restrittive, abbandonando di fatto la quarantena. Già nella città di Cherkassy le restrizioni sono state sostanzialmente revocate, permettendo l'accesso alle persone ai parchi, oltre alla riapertura dei trasporti pubblici, negozi, parrucchieri e ristoranti.

12:30 - L’account della FIGC femminile ha omaggiato tramite un post su Instagram il personale ospedaliero con la tuta speciale e la scritta dietro con numero e cognome delle giocatrici che militano in Serie A Femminile. Tra i nomi raffigurati anche l'attaccante della Roma e della nazionale italiana, Annamaria Serturini: "Ora più che mai è questa la squadra da tifare! Auguriamo un buon primo maggio a tutti e rivolgiamo un pensiero speciale a coloro che sono scesi in campo per fronteggiare l'emergenza Covid-19".

12:15 - L'Ospedale Spallanzani ha diramato il bollettino medico di oggi 1 maggio 2020. I pazienti positivi al COVID-19 sono 95. Di questi, 16 necessitano supporto respiratorio. In giornata sono previste dimissioni di pazienti asintomatici o paucisintomatici. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture sono 386.

12:00 - L'’epidemiologo americano Zach Binney, della Emory University di Atlanta, ha parlato della riapertura degli stadi al Times: "Bastano solo pochi contagiati in una folla di 60 mila persone perché ci sia il rischio che accada qualcosa di molto grave"

11:50 - Ai microfoni di Radio Bianconera, nel corso di ‘Stile Juventus’, è intervenuto l’ex presidente della FIGC Carlo Tavecchio: “In questo momento bisogna chiarire la questione dei campionati. La UEFA ha chiesto di terminarli, avete visto cosa hanno fatto Francia e Olanda, la Germania vuole riprendere. In Italia come al solito non si capisce, si vogliono riprendere gli allenamenti ma non c’è certezza sul campionato. Sicuramente la situazione è grave. Gravina? Deve difendere assolutamente la regolarità del campionato, le strutture legate soprattutto a scenari che se non venissero portati a termine complicherebbero la situazione drammatica della Nazione e del calcio. Ci saranno problemi grossissimi per la Serie C e il calcio dilettantistico. In questo momento nei campionati minori ci sono circa 11mila associazioni calcistiche dilettantistiche che dipendono dal privato, da aziende e soggetti che investono con sponsorizzazioni e tante iniziative sul territorio, i Comuni sono quasi assenti. Sono anni che nessuno si occupa di queste realtà. Bisogna dire che il campionato o si ferma o parte, inutile stare a cincischiare. Il protocollo rasenta l’impossibilità esecutiva, come fanno società anche di Serie A a rispettarlo integralmente?”.

Sul piano B: “La situazione del campionato è legata a tanti problemi, io credo che la federazione difficilmente firmerà la sospensione dei campionati se non lo chiede il governo. Difficilmente ci sarà la sospensione delle coppe. Dal punto di vista della situazione economica siamo fuori da ogni logica. Sportivamente credo che non si possano inventare graduatorie, è una scelta molto difficile. Servirebbe chiarezza da parte del governo, bisogna farlo subito”.

11:35 - Secondo quanto riportato dal Daily Mail i club di Premier League sperano di accelerare i risultati dei test del coronavirus tra una partita e l'altra. Questo al fine di avere sotto controllo la situazione e poter disputare più partite possibile concentrate in poco tempo. L'obiettivo è quello di avere i risultati pronti entro la mattina del secondo giorno dopo la partita giocata. Di norma per questi test è necessario aspettare minimo 4 giorni, troppi considerata l'intenzione di finire nel minor tempo possibile la stagione, quindi con due partite a settimana.

11:10 - Il premier Giuseppe Conte, attraverso un post sul proprio profilo Facebook, ha parlato del mondo del lavoro, che sta attraversando un periodo molto complicato: "Il mondo del lavoro è messo a dura prova. Tanti vivono con ansia e preoccupazione questa emergenza, fra attività chiuse e prospettive di lavoro a rischio. Molti, durante la fase più acuta di questa emergenza, hanno lavorato negli ospedali, in strada o in ufficio per assicurarci assistenza, soccorso, sicurezza e beni essenziali. Oltre 4 milioni tornano a lavoro lunedì grazie ai primi risultati delle misure di contenimento: impiegati, addetti e operai che potranno confidare nell’applicazione di rigidi protocolli di sicurezza, su cui saremo intransigenti. Ho letto alcune vostre lettere, ho provato a vestire i vostri panni e ne ho avvertito tutto il peso. Ho apprezzato la lettera di Elisabetta che ha un’attività da estetista a Pomezia. Come tante altre sue colleghe mi ha scritto per tornare a lavorare in sicurezza, determinata a evitare qualsiasi forma di lavoro in nero. Ho letto con interesse le soluzioni proposte da Luciana, che da Torino mi ha raccontato la sua passione per la ristorazione, un mestiere che ha imparato dopo una lunga gavetta in periferia, con una lunga lista di consigli per ripartire il prima possibile, con vari accorgimenti per proteggere la salute. Ho percepito tutta la passione di Tonino per il suo salone di barbiere, aperto a Potenza nel 1978, l’attaccamento agli attrezzi del mestiere: le forbici, il rasoio. Sono sicuro che, con il rispetto delle regole adottate, in alcuni territori si potrà rallentare notevolmente la curva del contagio. E attività come la sua potrebbero rialzare prima del previsto la saracinesca: se abbassiamo il rischio di contrarre il virus e rispettiamo i protocolli di sicurezza, tanti clienti torneranno a tagliarsi i capelli senza essere bloccati dalla paura. Lo Stato, così come tutti i lavoratori, non ha mai trovato di fronte a sé una minaccia sanitaria ed economica come questa. Negli ultimi 50 giorni abbiamo dovuto mettere in campo uno sforzo economico pari a quello di intere manovre di bilancio realizzate nell’arco di 2 o 3 anni. Tanti hanno ricevuto un sostegno, altri lo riceveranno nei prossimi giorni. Abbiamo lavorato al massimo per far ripartire a pieno regime il motore dello Stato, perché questo poderoso sostegno pubblico si concretizzasse in pochi giorni: ci sono stati e ancora continuano alcuni ritardi nelle somme da erogare, come pure complicata si sta rivelando la partita dei finanziamenti. Chiedo scusa a nome del Governo, e vi assicuro che continueremo a pressare perché i pagamenti e i finanziamenti si completino al più presto. È ai dettagli un nuovo provvedimento con aiuti e misure per la ripartenza economica che saranno più pesanti, più rapidi, più diretti. Non farò finta di non sentire i vostri consigli, le vostre sollecitazioni, la vostra rabbia, la vostra angoscia. Non cadono nel vuoto, non sono parole al vento. Sono piuttosto il vento che spinge più forte l’azione del Governo. Credo sia l’unico modo per onorare questo giorno, questo 1 maggio".

10:45 - "Giocatori impauriti di tornare". Questo il titolo scelto dal quotidiano inglese Mirror, che apre con le preoccupazioni delle star di Premier League. Aguero ammette che la maggior parte dei calciatori ha paura di tornare: "Tutti hanno famiglie, bambini, neonati, genitori".

10:30 - La ripartenza della Serie A si fa sempre più dura ma prima di calare il sipario sulla stagione 2019/2020 ci sarebbe un'altra alternativa, quella di tornare in campo a settembre, sempre che la UEFA sposti la deadline per la chiusura dei campionati oltre il 2 agosto. Le decisioni potranno essere prese in occasione del Consiglio federale di venerdì prossimo e fino a quel momento le strade da percorrere restano tutte valide. Lo riporta Tuttomercatoweb.com.

10:20 - "La paura di Lotito: sei mesi di stop fanno crollare il valore della Lazio": così il Corriere di Roma a pagina 12, quest'oggi. Tra le ragioni che spingono Lotito a muoversi per la ripresa del campionato, oltre alla possibilità di conquistare lo scudetto e di incassare i soldi dei diritti televisivi, ce n’è una che non va affatto trascurata: le conseguenze dell’inattività per i giocatori della Lazio. Ultima gara il 29 febbraio e non c’è neppure la speranza di giocare le Coppe in estate.

10:05 La Gazzetta dello Sport oggi in edicola riporta che, tra domenica e lunedì, avrà luogo un nuovo confronto tra il Comitato tecnico-scientifico del Governo, la Commissione medica della FIGC e la Federazione Medico-Sportiva. Sul tavolo il famigerato protocollo della FIGC per la ripresa degli allenamenti. I nodi principali da sciogliere sono due: il primo riguarda le trasferte, con gruppi di 50-60 persone che dovrebbero spostarsi da una regione all'altra e il secondo riguarda un eventuale nuovo caso di positività. In questo caso, la persona contagiata dovrebbe mettersi in quarantena insieme a tutte le persone venute in contatto con lui, interrompendo così il fitto calendario previsto per finire il campionato entro agosto.

9:48 - Spagna e Inghilterra potrebbero riprendere i campionati attorno alla metà di giungo. Come riferito da La Gazzetta dello Sport, oggi è in programma una riunione decisiva della Premier League per decidere come agire. In Portogallo, il campionato ricomincerà a fine maggio.

9:35 - Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha affermato di credere che l'Istituto di virologia di Wuhan sia l'origine del virus SARS-CoV-2, che sta causando così tanti casi di COVID-19 nel mondo. 
Ha visto qualcosa che le dà un alto grado di fiducia sul fatto che l'Istituto di virologia di Wuhan sia l'origine del virus?
"Sì. Abbiamo molte teorie che scenziati e uomini dell'intelligence stanno verificando con attenzione. Successivamente, metteremo insieme tutte queste informazioni e alla fine penso che avremo una risposta molto buona e la Cina potrebbe dircelo", la risposta di Trump.

9:30 - Come riferito da La Gazzetta dello Sport, la Germania deciderà mercoledì prossimo in merito alla ripartenza della Bundesliga.

9:20 - Oggi avrà luogo la video conferenza tra i club di Serie A per parlare dell'aggiornamento "sui rapporti con i licenziatari dei diritti audiovisivi 2018-2021". Come riportato da La Gazzetta dello Sport, la posizione delle televisioni sarà la stessa tenuta nella precedente Assemblea, quando avevano chiesto almeno uno sconto sull'ultima rata che dovrebbe essere versata nei prossimi giorni, ricevendo il netto di rifiuto dei club. Le società si sentono comunque tutelate dal fatto che manchi nei contratti la causa di forza maggiore per sospendere i pagamenti. Non si può escludere, quindi, che dall'Assemblea di oggi emerga la posizione di minacciare di adire le vie legali in caso di mancato pagamento. La volontà è comunque quella di trovare un accordo e di non arrivare allo scontro, soprattutto se il campionato non dovesse più riprendere.