L'ingaggio di Mou e Dybala, la Conference League, il delisting dalla Borsa. I Friedkin iniziano la partita sullo Stadio. Riusciranno a trasformare l'impossibile in possibile?
Da una partita vinta, a San Siro, contro l'Inter, all'inizio di una nuova in Campidoglio. Forse è la partita con la P maiuscola quella dello stadio di proprietà della Roma. Un qualcosa pensato, ideato, progettato da tutte le ultime presidenze, ma mai realizzato. Il club era stato a un passo con Pallotta e il suo Stadio della Roma di Tor di Valle, ma un iter burocratico enormemente complicato e una zona prescelta che ha fatto scalpore sin dall'inizio hanno archiviato il tutto.
Oggi il sentimento collettivo sembra essere diverso (anche se i primi problemi legati alla vicinanza del Pertini saranno cavalcati da chi si vorrà opporre, perché c'è sempre qualcuno che si oppone...) e il progetto di fattibilità presentato dal CEO Berardi in Campidoglio dovrebbe essere quello giusto per veder sorgere uno stadio definito "non soltanto per i tifosi della Roma, ma per la città".
Già, perché per fare due esempi, uno rimanendo al club giallorosso, l'altro a qualsiasi altra potenziale società professionistica capitolina, Roma, ad eccezion fatta dell'Olimpico non ha altri impianti. La Roma femminile adesso vive questo problema e con ogni probabilità dovrà emigrare a Frosinone e o a Latina per giocare le partite casalinghe della Women's Champions League, visto che l'Olimpico sarà inagibile durante la sosta per i Mondiali in quanto è in programma un rifacimento del manto erboso e comunque ulteriori partite stresserebbero ulteriomente un terreno già stressato. Un qualcosa che vive anche, per citare una squadra romana dal nome importante, il Trastevere. La squadra del Rione è da anni ai vertici dilettantistici, ma un'eventuale promozione in C comporterebbe agli stessi problemi della squadra di Spugna.
Senza divagare troppo, il sindaco Gualtieri ha dichiarato che "attiveremo ora la Conferenza dei Servizi per esaminare il progetto". Il precedente progetto presentò lo Studio sulla fattibilità il 29 maggio 2014 e il 22 dicembre fu deliberato, dall'Assemblea Capitolina, il pubblico interesse. Passarono 7 mesi, dunque, con il periodo di ferie estivo. L'iter, in termine di burocrazia sarà lo stesso. Adesso si aprirà la Conferenza dei Servizi preliminare, il voto in giunta, il via libera delle commissioni interessate e del IV Municipio, fino al voto in Aula Giulio Cesare, dopodiché la Roma dovrà presentare il progetto definitivo che sarà sottoposto a una nuova Conferenza dei Servizi, quella decisoria.
La speranza è che, così come i Friedkin stanno abituando i tifosi della Roma a veder trasformato l'impossibile in possibile (ingaggio Mourinho, Dybala, vittoria Conference League, delisting dalla Borsa), riescano anche in questa nuova impresa, probabilmente la più grande da poter compiere.