Ripartire dai senatori

15.10.2024 17:00 di  Alessandro Carducci   vedi letture
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci
Ripartire dai senatori
Vocegiallorossa.it

Quando le cose vanno male, da sempre è l’allenatore in primis a pagare. Poi, almeno per i tifosi, sono i cosiddetti senatori a essere messi sotto accusa. È accaduto anche dopo l’esonero di De Rossi benché, probabilmente, il colpevole fosse più da ricercare dietro una scrivania di Trigoria che in campo.
Fatto sta che anche i giocatori hanno le loro responsabilità e il gruppo storico deve rispondere in campo e ha tutta una stagione per farlo. Parliamo, ovviamente, dei vari Pellegrini, Cristante e Mancini (più i primi due, in realtà). Pellegrini è romano e romanista, oltre che capitano, un onore e un onere molto importante, soprattutto nella Capitale. Cristante è arrivato invece a Roma nel 2018, un anno prima rispetto a Mancini. Tanti anni, quindi, e una maglia giallorossa ormai un po’ cucita addosso.

RIPARTIRE DAI SENATORI - Sarà da loro che Juric dovrà ripartire, ma non solo dal punto di vista simbolico: sono Cristante e Mancini, infatti, insieme ad Angelino, i calciatori che fanno viaggiare maggiormente il pallone in verticale nella Roma, proprio ciò che chiede Juric, primeggiando nei progressive passes, i passaggi appunto che fanno andare il pallone verso la porta avversaria di almeno 10 metri. Pellegrini, invece, primeggia nella Roma nelle azioni offensive che conducono direttamente a un tiro (vengono prese in considerazioni le due azioni offensive precedenti alla conclusione). Il capitano giallorosso si rende pericoloso più da palla da fermo (corner, punizioni), rispetto alla palla in movimento ma è il calciatore, nella Roma, più di tutti coinvolto in una conclusione.
Sono loro che dovranno tirare la Roma fuori dalle sabbie mobili in cui si è ficcata. C’è ancora tempo, ma neanche troppo. I punti persi ora rischiano di essere decisivi a maggio e il calendario andrà peggiorando d’ora in poi, avendo i giallorossi già affrontato quasi tutti le ultime della classifica.
D’ora in poi, quindi, si dovrà necessariamente fare sul serio.