Santon: "Se la stagione non dovesse finire avremo un problema più grande di quello che già abbiamo"

01.05.2020 10:18 di  Redazione Vocegiallorossa  Twitter:    vedi letture
Santon: "Se la stagione non dovesse finire avremo un problema più grande di quello che già abbiamo"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Davide Santon ha rilasciato un'intervista all'emittente inglese Sky Sports.

Il taglio degli stipendi?
«Sentivamo di poter aiutare. Ci sono così tante persone nel calcio che non hanno lo stesso stipendio che abbiamo noi, quindi penso che sia stato bello poter aiutare altre persone. È per questo che abbiamo deciso di farlo. Quattro mesi di stipendio sono tanti, ma ci preoccupiamo per la nostra squadra e per le persone che lavorano per noi. Sappiamo che il calcio non è fatto solo di calciatori e allenatori, ci sono tante persone che ci lavorano. Volevamo sacrificare quattro mesi del nostro stipendio per aiutare queste persone, per poter ricominciare. Paghiamo soldi extra per poter aiutare tutte le persone che lavorano per la Roma perché sappiamo che hanno bisogno di soldi per mandare avanti le loro famiglie, per comprare cibo e tutto ciò che serve. Per noi è stato importante aiutare tutti quelli che potevamo. Abbiamo ricevuto un video in cui tutti dicevano "grazie" in tutte le lingue. È stato un video molto bello, anche emotivo. Si vedeva quanto fosse importante per loro ricevere quei soldi».

La ripresa degli allenamenti?
«La salute è la cosa più importante, prima di qualsiasi tipo di sport. Se hai le garanzie per essere in grado di allenarti, si può tornare a farlo. Non credo sia ragionevole che le persone possano uscire e correre nel parco liberamente mentre noi non possiamo tornare ad allenarci a Trigoria. Non credo sia giusto, soprattutto perché saremo controllati».

Il campionato deve finire?
«Penso che sia importante che la stagione finisca. Se la stagione non finisce, sarà un problema ancora più grande di quello che già abbiamo. Per me è molto importante, non solo per noi ma per tutti coloro che vivono intorno al calcio. Spero solo che tutto torni alla normalità in modo tale da essere in grado di finire il campionato, l'Europa League e la Champions League. Per noi è una competizione importante e spero possano temrinare anche le Coppe, che sono belle da giocare ma anche da guardare».

Come ti trovi a Roma?

«Sto a Roma da due anni, mi sento a casa. Mi sento parte del club e di tutta la città. Sembra che stiamo tutti lavorando insieme, cercando di rispettare le regole, cercando di aiutarci a vicenda. Sono felice di essere qui. Anche in questa difficile situazione vedo che le persone si preoccupano l’una dell’altra. Questo è ciò che è veramente importante per me».

Come stai passando la quarantena?
«Nel pomeriggio giochiamo in giardino, qui il tempo è bello, e poi ho la PlayStation oppure vedo una serie TV con mia moglie o un film con la piccola. Non è facile rimanere a casa così a lungo e avere sempre la motivazione per l’allenamento. Spero che torneremo presto in campo. Il calcio è uno sport così importante per tutti. Speriamo solo di poter ricominciare a giocare a calcio».