Roma – Fiorentina 1985: 2-1, la doppietta di Toninho Cerezo rilancia le ambizioni della Roma di Eriksson
La Roma domina, vince e convince al di là del risultato finale, troppo esiguo rispetto alla mole di di occasioni prodotte. I viola ringraziano l'ottimo portiere Giovanni Galli se non chiudono il match con un passivo decisamente più pesante.
Lo scontro con la Fiorentina arriva dopo il brutto stop di Avellino, sintomatico di un inizio campionato altalenante. Prima della sconfitta in Irpinia, infatti, alla terza giornata i giallorossi di Sven Goran Eriksson erano incappati nell'altra inattesa battuta d'arresto a Bari contro i neopromossi pugliesi. Prestazioni interne convincenti seguite, però, da cadute rovinose in trasferta allontanano i capitolini dalla vetta della classifica, creando una distanza che per poter essere colmata richiederà un notevole dispendio di energie.
La sfida con i toscani vede una Roma costantemente in attacco per tutti i 90 minuti. Eroe della domenica giallorossa il brasiliano Antonio Carlos Cerezo. “Toninho” firma una doppietta, al 23° del primo tempo risolve una mischia in area spedendo in rete di sinistro mentre alla mezz'ora della ripresa, sugli sviluppi di un corner battuto da Conti, realizza di testa il punto della vittoria. Tra le due segnature il momentaneo pareggio del gigliato Daniele Massaro, dopo una manciata di secondi dall'inizio della ripresa. La Roma riprende la rincorsa alla Juve del Trap interrotta dopo il passo falso di Avellino. Trovata una continuità impressionante di risultati, nel girone di ritorno i giallorossi agganciano al vertice la Juve. Nelle ultime due giornate, però, un crollo fisico finisce per concedere alla squadra di Viola solo il secondo posto. Il riscatto immediato arriva con la conquista della sesta coppa Italia dopo la doppia finale contro la Sampdoria.
Schierati dal tecnico Aldo Agroppi troviamo Iorio e Massaro. Maurizio Iorio vive in giallorosso la stagione indimenticabile del secondo scudetto, realizzando cinque reti fondamentali per la conquista del titolo. Nella Capitale disputa anche l'annata 1984 – '85 prima di trasferirsi a Firenze. Daniele Massaro, invece, vivrà nella Roma un anno in prestito, il travagliato 1988 – '89.
Si giocava la settima giornata della stagione 1985 – '86, era il 20 ottobre 1985.
LA GARA La Roma scende in campo con: Tancredi, Gerolin, Bonetti, Boniek, Nela, Oddi, Conti, Cerezo, Pruzzo, Ancelotti, Tovalieri. Si oppone la Fiorentina con: Galli, Contratto, Carobbi, Oriali, Pin, Passarella. Berti, Massaro, Monelli, Battistini, Iorio. Dirige l'incontro il signor Mattei di Macerata. Roma pressante fin dai primi minuti, Galli in evidenza con interventi decisivi. Al 23° la svolta, affondo sulla destra di Boniek che entra in area e tira, respinge Galli sui piedi di Tovalieri che calcia addosso al portiere viola. La palla giunge a Cerezo che di sinistro infila il vantaggio per la sua squadra. La reazione degli ospiti si riassume nel tentativo su punizione di Passarella, respinto ottimamente da Tancredi. Inizia la ripresa e dopo soli 30 secondi un'azione in solitaria di Massaro sulla sinistra porta all'inatteso pareggio dei viola; dopo essersi liberato in dribbling di un paio di avversari entra in area e con un diagonale batte Tancredi in uscita. Tutto da rifare per gli uomini di Eriksson che si lanciano all'attacco alla ricerca del nuovo vantaggio. Conti al 5° tira dal limite e colpisce la traversa, la palla rimbalza sulla linea e fa gridare al gol, ma l'arbitro non è d'accordo. Al 13° primo cambio nella Fiorentina: Gentile prende il posto di Oriali. Galli è costretto agli straordinari sui tentativi incessanti dei giallorossi ma alla mezz'ora deve capitolare. Angolo battuto da Conti, deviazione in mischia, la palla giunge a Cerezo che di testa infila la sua doppietta personale. Labardi rimpiazza Carobbi tra i viola al 37°, non succede altro. Triplice fischio, 2-1 il risultato finale.