Se non va bene l’acquisto di Soulé, forse non andiamo bene noi

26.07.2024 08:04 di  Emiliano Tomasini  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano Tomasini
Se non va bene l’acquisto di Soulé, forse non andiamo bene noi
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Ci siamo. Matias Soulé sembra davvero a un passo dalla Roma. Dopo una lunga trattativa, il club giallorosso sembra aver trovato la giusta offerta per convincere la Juventus a cedere l’argentino, che arriverà nella Capitale per circa 30 milioni di euro tra parte fissa e bonus. La Roma acquista così un giocatore di livello per il presente e per il futuro e ha ora la reale possibilità di trovarsi un grande campione tra le mani. Eppure, anche questa volta, qualcuno sembra scontento. “Ma che ce famo?”, “Trenta milioni so troppi”, “Se era bono lo davano a te?” e via col tango – rigorosamente argentino – delle critiche preventive.

NUMERI - Nella passata stagione Soulé è stato senza dubbio il miglior giocatore del Frosinone di Eusebio Di Francesco. Il classe 2003 ha giocato un’ottima prima parte di campionato, mentre nel girone di ritorno il suo rendimento è calato, come quello di tutta la squadra ciociara. Numeri alla mano, a fine stagione, Soulé registra: 39 partite, 11 gol e 3 assist. Non malissimo per uno alla prima stagione da titolare tra i grandi.

CENTOUNO - Ma non finisce qui. Un altro numero va sicuramente sottolineato. Centouno. No, non parliamo dei dalmata. Centouno sono i dribbling riusciti a Matias Soulé nello scorso campionato. Chi ha fatto meglio di lui in Serie A? Nessuno. L’argentino è infatti il miglior dribblatore della Serie A 2023-24. Chi è stato il migliore della Roma? Paulo Dybala. Quanti ne ha fatti? Ventotto. Basterebbe questo per far capire quanto sarebbe utile il suo arrivo alla Roma. Quante volte infatti, riprendendo quei luoghi comuni di cui sopra, è stato fatto notare che alla squadra giallorossa mancasse gente in grado di saltare l’uomo? Tantissime. Ecco, Soulé è esattamente la soluzione a questa lacuna.

CONVIVENZA - Della convivenza con Dybala e Baldanzi ne abbiamo già parlato in un precedente podcast. Di base, senza tornare troppo sull’argomento, le soluzioni per farli giocare insieme ci sono. E, mal che vada, qualcuno partirà dalla panchina e darà il suo contributo a gara in corso. Anche qui, quante volte è stato detto che la panchina della Roma non era all’altezza dei suoi titolari? Ora il problema è che ci sono troppi giocatori forti?

COSTO E AMBIZIONI - “30 milioni sono troppi”. Anche qui, un anno fa il problema era che la società non spendeva e non voleva investire nella Roma. Senza andare troppo indietro nel passato, fino a pochi giorni alcuni erano addirittura convinti che i Friedkin stessero per vendere la Roma. Stadio, Soulé, attaccante e anche Le Fée (da non dimenticare) forse sono riusciti a ribaltare almeno questa convinzione. Si diceva che la proprietà non fosse ambiziosa, che non investisse ma ora che un grande acquisto è vicino, il problema è che si spende troppo. Ma quale sarebbe allora la cosa giusta da fare, visto che  - appare evidente - non va bene nulla?

FORSE NON ANDIAMO BENE NOI - C’è anche chi sostiene che non bisognerebbe spendere così tanto per un giocatore affermato, ma che bisognerebbe puntare su giovani meno conosciuti da valorizzare. Il problema è che queste persone sono le stesse che poi si lamentano degli interessamenti per Pubill o Assignon (“Ma chi so questi?”). La sensazione reale è che, alla fine, qualunque mossa di mercato sarà criticata almeno da qualcuno. Ma se non va bene l’acquisto di Soulé, forse non andiamo bene noi.