Bisogna agire in mezzo al campo

29.06.2024 08:11 di  Alessandro Carducci   vedi letture
Fonte: Il podcast di Alessandro Carducci
Bisogna agire in mezzo al campo
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Nuovo appuntamento con i podcast di VoceGialloRossa.it: ogni giorno, dal lunedì al venerdì, approfondiremo con le voci dei nostri redattori uno dei temi più importanti della giornata.

Nel campionato 2013-14 una grande Roma fu fermata da una Juventus capace di schiantare la Serie A con 102 punti. Quella squadra veniva dall’amarissima finale di Coppa Italia contro la Lazio dell’anno precedente e l’allora DS, Walter Sabatini, rivoluzionò la squadra per reagire fin dall’anno successivo. Rudi Garcia ereditò una situazione pesantissima ma ottenne ben 10 vittorie consecutive nelle prime 10 gare di campionato e la Roma sembrava veramente poter accarezzare l’idea di vincere il campionato.

IL CENTROCAMPO - Al di là dell’amarezza per il risultato finale, soffermiamoci sul centrocampo che l’allenatore francese aveva a disposizione: un trio formidabile composto da Pjanic-De Rossi-Strootman. La più grande banalità, e verità, del mondo del calcio è che le vittorie si costruiscono a centrocampo. Quella squadra poteva disporre di tre giocatori pazzeschi, un mix tra sostanza, estrema qualità e intelligenza tattica. Un delitto che una squadra con un centrocampo simile non sia riuscita a imporsi in Serie A, considerando inoltre che, a gennaio, arrivò anche Nainggolan, preso inizialmente per fare la riserva. Questo per far capire il livello di quella Roma e il livello che bisogna avere per provare, almeno, ad ambire a vincere. L’Inter scudettata ha potuto schierare Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan, con Frattesi addirittura riserva, nonostante possa giocare titolare praticamente in ogni squadra in Serie A.
Non è, quindi, un caso se, nonostante la partenza di Lukaku e l’urgenza di prendere un attaccante, in questi giorni stiamo leggendo molti nomi di centrocampisti accostati alla Roma. Bisogna alzare il tasso tecnico, bisogna dare più sostanza, più dinamismo, più esperienza e personalità. Serve un ulteriore salto di qualità, e serve innanzitutto lì in mezzo, oltre che in attacco e, ovviamente, sulle fasce.