C'è già un colpo Soulé. L'argentino è il nuovo regista offensivo
Con la situazione legata alla possibile cessione di Dybala, la Roma si avvicina sempre di più all'esordio stagionale contro il Cagliari. Alla Unipol Domus i giallorossi si affideranno al nuovo arrivato Matias Soulé. Arrivato per formare un tandem argentino tutto qualità ed estro mancino, l'ex Juventus si accinge (se le voci di merato dovessero essere rispettate) a essere la nuova Joya.
Il numero 18 è apparso fin da subito a proprio agio col tipo di calcio che vuole applicare De Rossi e, soprattutto in Inghilterra, ha messo in mostra una sua dote: la visione di gioco. Col Frosinone, nella brillante stagione disputata, contrassegnata da 11 gol (molti dei quali segnati su calci piazzati), non aveva messo in mostra questa caratteristica. Stiamo parlando del fatto che Soulé è già diventato una sorta di regista d'attacco per questa Roma. Il termine regista è spesso limitato al ruolo che occupa il centrocampista centrale, con Pirlo esempio assoluto. Si può essere il fulcro della manovra anche giocando in fascia. Basta ricordare il primo anno di Maicon in giallorosso per capire al meglio. Chi si aspettava in Soulé un giocatore il cui intento principale era quello di puntare gli avversari e sfruttare il dribbling come arma principale si deve ricredere. Poche partite con la Roma, quindi è ancora un giocatore tutto da scoprire, ma c'è già un colpo Soulé. Quale? Basta rivedere i gol di Dybala contro il Barnsley e quello di Pellegrini contro l'Everton. Entrambi nascono dalla stessa giocata: palla a Soulé sulla destra, subito dopo la metà campo, inserimento del compagno e pallone in profondità che lo mette a tu per tu con il portiere avversario.
Come si dice: "Un indizio è solo un indizio, due indizi sono una coincidenza, tre sono una prova". Contro il Cagliari, dunque, Soulé è chiamato a confermare il suo colpo che può diventare un marchio di fabbrica suo e della Roma di De Rossi.