Chi è Mohammad bin Salman
Con Dan Friedkin che ha congelato la trattativa per rilevare la Roma, il club giallorosso è alla ricerca di altri potenziali acquirenti in giro per il mondo. È notizia di ieri l’interessamento di un fondo dell'Arabia Saudita che fa capo a Mohammad bin Salman.
CHI È MOHAMMAD BIN SALMAN – Nominato principe ereditario da Re Salmān, Mohammad bin Salman è tra gli uomini più potenti dell’Arabia Saudita e del mondo: ha 34 anni e quando il padre è diventato Re (nel 2015), è stato nominato Ministro della Difesa (il più giovane del mondo), Segretario Generale della Corte Reale e, pochi giorni dopo, Presidente del Consiglio per gli Affari Economici e di Sviluppo. Ha un patrimonio personale stimabile in circa 8 miliardi di euro e gestisce il PIF (Public Investment Fund), il fondo sovrano saudita con un valore di circa 320 miliardi di dollari.
2018 E IL NEWCASTLE – Il suo nome era stato già accostato alla Roma nel 2018 con il presidente Pallotta che aveva bollato la vicenda come fake news. In queste settimane, Mohammad bin Salman sembra essere fortemente interessato al Newcastle per circa 340 milioni di euro ma si sono sollevate subito delle proteste in Inghilterra per il passato poco trasparente del Principe saudita: "Il nostro calcio rischia davvero di fare la figura del fesso - le parole della direttrice di Amnesty UK, Kate Allen, - nei confronti di chi invece vuole sfruttare il marchio e il prestigio del calcio inglese per insabbiare le sue azioni altamente immorali, o contro le leggi internazionali e totalmente estranee ai valori della Premier League e della comunità calcistica globale".
OMBRE – Nel 2018 il giornalista saudita Jamal Khashoggi è stato ucciso nel consolato saudita a Istanbul e subito la Turchia, e l’ONU successivamente, ha accusato il Paese arabo di aver organizzato l’omicidio del giornalista scomodo per il potere saudita. Mohammad bin Salman si è recentemente preso la responsabilità politica e indiretta di quanto accaduto, affermando di essere il responsabile di quanto avviene sotto la sua sorveglianza ma negando un coinvolgimento diretto. A detta di molti, un modo per affermare la sua leadership nel Paese senza però autoaccusarsi di aver ordinato l’assassinio. Lo scorso marzo ha fatto arrestare alcuni membri di spicco della famiglia reale saudita, accusandoli di preparare un golpe.
GUERRA – Poco dopo la sua nomina di Ministro della Difesa, Mohammad bin Salman è intervenuto militarmente in Yemen per fermare l’avanzata dei ribelli Huthi, sostenuti dall’Iran. L’Iran è un Paese sciita al contrario dell’Arabia Saudita, storicamente sunnita. La guerra ha provocato una crisi umanitaria tremenda e ancora non si vede una fine.
DONNE E CORRUZIONE - Mohammad bin Salman ha sposato in pieno il piano di sviluppo economico dell’Arabia Saudita, chiamato Vision 2030, e che prevede tra le altre cose di ottenere l'indipendenza economica dal petrolio e di “aumentare la partecipazione femminile nella forza lavoro dal 22% al 30%”. Dal 2017 è invece consentito alle donne di guidare un’automobile e successivamente, anche per promuovere all’estero l’immagine del Regno, sono caduti gli obblighi di chiedere il permesso per andare all’estero e di viaggiare negli alberghi del Regno solo se accompagnati da un membro maschio della famiglia. Recentemente, i locali pubblici non sono più obbligati a prevedere due ingressi separati per uomini e donne ed è stato annunciato il primo campionato di calcio femminile. I diritti umani rimangono però un argomento molto delicato e molte sono le denunce per la violazione degli stessi e molti sono gli attivisti rinchiusi nelle carceri del Regno. MbS (così è conosciuto il Principe all’estero) ha di recente abolito la fustigazione per i reati minori e ha lanciato dure campagne anti corruzione arrestando centinaia tra ministri, ex ministri e uomini di affari.
CURIOSITÀ – Il Principe è balzato alle cronache per l’acquisto della villa più costosa del mondo, lo "Chateau Louis XIV” per la quale ha sborsato 275 milioni di euro. In passato ha acquistato anche uno yacht (500 milioni di euro) e il "Salvator Mundi" di Leonardo da Vinci (450 milioni di euro).