Cosa abbiamo capito dalle prime amichevoli

09.08.2024 08:36 di  Alessandro Carducci   vedi letture
Fonte: Il podcast di Alessandro Carducci
Cosa abbiamo capito dalle prime amichevoli
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Nuovo appuntamento con i podcast di VoceGialloRossa.it: ogni giorno, dal lunedì al venerdì, approfondiremo con le voci dei nostri redattori uno dei temi più importanti della giornata.

La premessa è molto semplice: le amichevoli estive contano quanto il due di bastoni quando regna coppe o come un cappotto a Ferragosto. Possono, però, dare qualche indicazione sulla strada che mister Daniele De Rossi sta tracciando.

DIFESA ALTA – Le intenzioni sono chiare: la Roma deve rimanere corta in campo e la linea difensiva è fondamentale per compattare la squadra. L’ha dichiarato apertamente Ndicka, direttamente dal ritiro in Inghilterra: “Senza palla dobbiamo essere più alti ed aggressivi. De Rossi ci chiede di restare alti anche quando non abbiamo il pallone. Stiamo lavorando per essere sempre corti”.

PRESSING – La difesa alta serve a compattare la squadra per provare a dominare il campo, magari andando in pressing sulla prima costruzione avversaria. Abbiamo visto degli esperimenti in tal senso anche se, ovviamente, serve una grande condizione fisica per giocare in questa maniera. Cosa impossibile ad agosto ma, nei pensieri di De Rossi, possibile magari nel corso della stagione. Vediamo se sarà una pressione più blanda, per chiudere le linee di passaggio, o un pressing vero e proprio per andare a contrasto a recuperare palla.

POSIZIONI INTERSCAMBIABILI – L’idea di Daniele De Rossi è di giocare palla a terra, con qualità, con movimenti e rotazioni continue che possano aprire gli spazi per l’inserimento di un giocatore senza palla. L’idea di Dybala falso nueve, per esempio, risiede nella possibilità di togliere i riferimenti agli avversari per innescare gli inserimenti degli esterni e dei centrocampisti. Così come i movimenti del terzino sinistro: contro il Barnsley, sia Angelino, sia Dahl hanno svariato molto per il campo, senza limitarsi a seguire il binario sinistro. Non sorprende Angelino, di cui abbiamo parlato già nell’ultimo podcast, ma abbiamo visto anche Dahl fare la stessa cosa, finendo nel corso di un’azione addirittura al centro del campo, come un centrocampista centrale. Nulla di nuovo, per carità, tutte cose già viste con Guardiola o, più di recente in Italia, con Pioli lo scorso anno, con Calabria. Anche i movimenti delle due mezzali sono molto fluidi, a volte a venire incontro, a volte a giocare sulla trequarti, a volte ad attaccare lo spazio lasciato libero da Soulé quando quest’ultimo viene incontro per ricevere palla.

L’idea di De Rossi è quella di proporre un calcio moderno, una Roma bella da vedere ma anche pratica e sporca, quando serve. In attesa degli ultimi rinforzi del calciomercato.