De Rossi: "Devo essere bravo a scegliere calciatori che vanno forte, non sono soddisfatto di nessuno"

26.08.2024 07:57 di  Marco Campanella   vedi letture
De Rossi: "Devo essere bravo a scegliere calciatori che vanno forte, non sono soddisfatto di nessuno"

Al termine di Roma-Empoli, ha parlato Daniele De Rossi.

Daniele De Rossi a Sky Sport

Come avevate preparato partita e cosa è mancato stasera? 
“Ci è mancata energia, intensità, soprattutto al primo tempo la palla scorreva lenta, giocavamo sempre indietro e poco in avanti. Quando andavamo in verticale siamo stati anche abbastanza pericolosi, con Artem e alcune giocate dirette. Poi, quando giochi contro squadre che si sanno chiudere bene, se palleggi lento e non fai le preventive, perdi fiducia, centimetri e spazio. E chiaramente prendi gol, il primo tempo hanno meritato di segnare e, al secondo, i miei calciatori hanno iniziato ad andare un po’ più forte. Abbiamo fatto un buon secondo tempo, che non è bastato. Quando non giochi bene il primo tempo, non ti gira neanche bene la fortuna". 

Per ritrovare velocità nella manovra e l’identità dello scorso anno cosa bisogna fare?
"Bisogna andare forte. A calcio bisogna andare forte e io devo essere bravo a scegliere quelli che vanno forte".

Nel secondo tempo hai cambiato modulo. Specialmente con un attaccante come Dovbyk mi sembra in difficoltà sul fraseggio stretto, è stato servito poco con i cross dalle fasce.
“Sì assolutamente, i quinti loro ci hanno un po’ infastidito. Dopo 20 minuti avevo chiesto di cambiare, ma si incrociavano e tornavano nella posizione iniziale. Artem va servito in profondità, nello spazio, con palla alta e gli va tolto spazio in area. Se va a riempire l’area da solo è impossibile per lui trovarsi gli spazi giusti. Anche con il fraseggio, quando sta spalle alla porta gli ultimi 16 metri, abbiamo visto tanti video suoi a Girona in cui teneva palla e appoggiava per il tiro al limite dell’area. Lo abbiamo fatto anche oggi un paio di volte, ma va servito meglio. Va fatta meglio la formazione, vanno fatte meglio tante cose che possono migliorare queste prestazioni. Però nel secondo tempo non abbiamo fatto una tattica particolare o chissà che cosa, eravamo sotto 2-0 eravamo disperati e abbiamo iniziato ad andare su di giri. Così si vincono le partite, così si pareggiano e si rimettono in piedi”. 

Si cercava una ragione nelle ripartenze che hai preso nel secondo tempo.
"Quando hai troppi centrocampisti che ti vengono incontro è l’inizio del pericolo. Il fatto che si venisse a prendere troppo palla sui piedi è quello che avevo chiesto di non fare e che ho cercato di ribadire a fine primo tempo. Il motivo per cui non sfondi in fase offensiva e prendi i contropiedi sulle marcature preventive. Dobbiamo lavorare di più ma non solo su centrocampisti e attaccanti. Se guardi la prestazione dei difensori sono stati incredibili. Molli nel primo tempo ma poi hanno tenuto il campo da soli, sono stati bravissimi”.

Difficile far giocare insieme Dovbyk, Dybala, Pellegrini e Soulé o è solo una questione di condizione?
I contropiedi non te li fanno evitare questi giocatori. Da dietro bisogna essere più aggressivi, fare fallo. Saranno tante le partite così. Lo scorso anno prendevamo tiri in porta troppo velocemente dopo aver preso palla. Ci abbiamo lavorato un po’ ma ci siamo ricascati”.

Daniele De Rossi a DAZN

Vuole fare un commento sul contatto con Shomurodov?
“Non ho visto l’immagine. La dinamica è innaturale ma non ho visto le immagini. Se voi concludete che è rigore… Non aveva motivo di buttarsi”.

Cosa è cambiato negli ultimi 20 minuti?
“I giocatori erano messi come 20 minuti nel primo tempo. Nel secondo tempo abbiamo spinto un po’ di più perché ci sentivamo battuti, concedendo qualcosa. Eldor si allena bene e dimostra di andare alla stessa velocità in partita.

La Roma a volte era più lunga e più larga. Ti preoccupa l'equilibrio.
“Mi preoccupa perché ci mancava anche l’anno scorso. C'è un dato su cui abbiamo lavorato, ancora non ci sono le condizioni fisiche di qualche calciatore. Contro squadre così se non sei compatto rischi di prendere contropiedi e tiri che si tramutano in gol”.

Soddisfatto di Dybala?
“Non sono soddisfatto di nessuno. Quando perdi in casa è così. Dovevamo vincere e fare meglio, non solo nei singoli ma anche come squadra”.

Cosa hai chiesto a Soulé e Dybala.
“Di giocare ampi per chiudere sui quinti, per giocare così ci vuole lavoro e caratteristiche fisiche precisi".

I fischi a Zalewski?
“Non mi trovo d’accordo, è entrato bene, corre, va forte e ha sbagliato qualcosa, ma va più forte di tanti altri. Questa è una città che io conosco, se le cose non vanno benissimo vieni fischiato. Lui è un ragazzo fantastico e ha quel motore di cui abbiamo bisogno. Si tratta di un giocatore con potenzialità”.

Daniele De Rossi in conferenza stampa.
Quanto è difficile gestire una squadra così difficile tatticamente?

"La squadra di oggi può vincere contro l'Empoli e contro il Cagliari. Poi si può parlare di equilibrio e discorsi più profondi. Il campionato è lunghissimo e siamo all'inizio della stagione con tante squadre stanno faticando. Però con questi giocatori si poteva chiaramente vincere contro l'Empoli".

Com'è lo stato dei giocatori? Shomurodov era sul mercato e invece è entrato bene. Abraham e El Shaarawy non stanno bene?
"Stephan ha avuto un problema nell’ultima partita con la Svizzera, è stato fermo nelle 2-3 settimane di vacanza, non è in una situazione ottimale, ora sta bene. Shomurodov va forte in allenamento più di tanti altri, è più vivo di tanti altri. Faccio giocare chi sta meglio ed è più pieno di energie  e dovrò farlo anche con tanti altri".

Ha bisogno di un altro centrocampiste con caratteristiche diverse da quelle che ha già?
"A centrocampo numericamente siamo messi bene, siamo tanti. Vediamo quello che succederà. Tutti gli allenatori hanno bisogno di qualcosa, nessuno è mai felice. Staimo lavoriando giorno e notte per rendere questa squadra più forte. Ogni squadra ha bisogno di fare uscire giocatori per farne entrare nuovi, anche le più ricche, sia per un discorso finanziario sia per un discorso di numeri nella rosa. Adesso ci dobbiamo resettare, avremo di nuovo le idee chiare presto. Non ho bisogno di un centrocampista fisico, a me piacerebbe avere tanti giocatori fisici, perchè il calcio di oggi è fisico. Poi deve essere bravo l’allenatore a renderlo anche fluido e tecnico, puoi insegnare a giocare a calcio ad un giocatore fisico, uno che non ha il fisico non puoi insegnargli ad andare veloce. Non è un discorso di centrocampisti o attaccanti, è un discorso generale. Nasco calciatore di un certo tipo, mi piacciono i giocatori tecnici, ma mi sto trasformando in un allenatore a cui piace tanto la fisicità, il calcio sta andando in quella direzione”.

E stato anche un problema l'approccio allo svantaggio? Sono stati commessi pochi falli durante le ripartenze dell'Empoli.
Il primo tempo l'Empoli ha avuto qualche contropiede, nel secondo abbiamo gestito e c'è stata una reazione di intensità. Il primo tempo bisogna fare fallo, fare le preventive e il nostro concetto è che quando loro vogliono andare in anticipo si fa fallo. Il secondo tempo abbiamo preso un gol che ci ha ammazzato per la modalita. La reazione è stata positiva. Il giallo a volte non lo prendi, se vinci il duello, che sarebbe l'obbiettivo nostro. Nel secondo tempo i ragazzi hanno fatto un grande sforzo e una buona prestazione".

Come sta? Che momento sta vivendo?
"Intanto stasera non sono provato, sono dispiaciuto per il risultato e ho la fortuna che il giorno dopo riesco a ricaricarmi con uno staff fantastico e con un gruppo di giocatori che, anche in una partita non giocata benissimo, danno la sensazione di essere vivi e di finire la partita in crescendo. Non ci attacchiamo alla fortuna o all'immagine del fallo, ma comunque c'è stata una reazione. Mi attacco a queste cose qui, domani mattina sarò meno triste, meno solo, meno dispiaciuto, meno depresso o meno di tutti quei sentimenti che hanno gli allenatori quando perdono e quando le cose non vanno come avrebbero immaginato".